Per Isabelita la vendetta è un piatto da consumare caldo

Non si ferma più: Isabella Mastrobuono, direttore generale della Asl, ha accelerato sul piano della produzione delle delibere e ha preso posizione sull’ipotesi di accorpamento delle Asl di Frosinone e Latina, specificando che per il momento si parla soltanto di acquisto di beni e servizi. Non vuole infierire. Tutti sono consapevoli che si tratta del primo passo di un accorpamento più vasto e Frosinone non può competere con Latina.

Isabella Mastrobuono, che tra pochi giorni andrà in ferie, non ha più preoccupazioni di galateo politico dopo la promozione al vertice dello Spallanzani. Juan Domingo Zingaretti non l’ha cacciata, anzi. Infatti il trasferimento è arrivato al termine dei canonici diciotto mesi di mandato, espletati nel segno delle indicazioni di Zingaretti: Case della Salute, Atto Aziendale, spending review.

La Mastrobuono, confidano i suoi più stretti collaboratori, si sta addirittura divertendo. E va anche di fretta: ieri mattina, nel corso di un incontro con una delegazione sindacale, ha detto che andrà via all’inizio di settembre. E’ più probabile che sia ottobre inoltrato, forse novembre: lei lo sa ma si diverte a dire che andrà via prima. Così soffriranno di più nel continuare a vederla in via Fabi.

La fortuna è anche dalla sua parte: questa mattina è scattata la protesta del comitato in difesa dell’ospedale di Alatri: cinque persone che hanno sventolato due lenzuola, altro che le proteste andate in scena ai tempi di Mauro Vicano che dovette fronteggiare i trattore in strada a Pontecorvo e Sora oppure le cinquemila persone che ai bei tempi scendevano in piazza contro Isabelita. Lei non era in ufficio e quindi il poco chiasso che hanno fatto non l’ha nemmeno disturbata.

Il consigliere regionale Mauro Buschini (Pd) non sa più che fare. Neppure esterna più. E lei allora ci mette il carico da dodici. E si diverte a rigirare il coltello nella piaga. Tolgono la Asl a Frosinone e la accorpano con Latina: “Dovete sorridere” dice in sostanza Isabelita, che dichiara testualmente “Opporsi a questi cambiamenti non è utile e, soprattutto, è contrario a quanto in questi anni le leggi nazionali hanno stabilito, non ultima la legge che ieri è stata approvata al Senato che, testualmente, riprende quanto deciso dalla Conferenza Stato-Regioni del 02.07.15 sulle misure di razionalizzazione e rinegoziazione dei contratti per l’acquisto di beni e servizi e di dispositivi  medici  “che abbiano l’effetto di ridurre i prezzi unitari di fornitura”. Soffrite e sorridete.

Dicono perfino che sarà lei a suggerire a Zingaretti l’indicazione del prossimo manager.