Petrarcone: «Caro Mosillo, incompatibile ci sarai tu»

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di GIUSEPPE GOLINI PETRARCONE
già sindaco di Cassino
già presidente del Cosilam

 

Mi fa piacere constatare che Mosillo abbia le idee chiare. Soltanto la scorsa settima ha annunciato urbi et orbi la massima disponibilità nel portare avanti un percorso unitario nel centrosinistra onde evitare il ripetersi di quegli errori che hanno determinato la sconfitta alle ultime amministrative ed a distanza di pochi giorni, invece, è stato il protagonista di un attacco gratuito quanto infondato nei miei confronti.

Capisco che sia particolarmente suscettibile sull’argomento Cosilam e che il ricorso che ho sottoscritto insieme ai colleghi di minoranza lo abbia toccato da vicino perché mette in evidenza i diversi punti anomali, per non dire oscuri, che hanno caratterizzato il bando per la selezione del nuovo Direttore Generale del consorzio. (leggi qui) Ente di cui, è bene ricordarlo, Mosillo è vicepresidente da circa un anno senza che si ricordi una sua azione o anche una semplice proposta per valorizzare un polo industriale, il Cosilam appunto, che dovrebbe essere il punto di riferimento per l’intero territorio cassinate.

Mosillo di questo dovrebbe prendere atto e fare un passo indietro rassegnando le sue dimissioni dalla carica di vicepresidente a prescindere dall’incompatibilità che le stessa ha con quella di consigliere comunale.

Invece Mosillo, anche in questa circostanza, nasconde le sue mancanze dicendo fandonie ed accusando me di una presunta passata incompatibilità. (leggi qui)

Evidentemente Mosillo ignora che quando io sono stato presidente del Cosilam non c’era alcuna legge che impediva ad un amministratore di un Comune di ricoprire cariche anche all’interno di un altro ente. È stato il decreto legislativo numero 39 del 2013 a stabilire l’incompatibilità. Un decreto che ovviamente non aveva potere retroattivo e che quindi lasciava immutata la situazione per quanto concerne le cariche in essere.

Proprio per questo alla scadenza del mio mandato di presidente del Cosilam, essendo ancora sindaco della città di Cassino, non mi sono ricandidato. Insomma Mosillo ha perso un’altra volta l’occasione per tacere.

Farebbe meglio, piuttosto, al di là della conclamata incapacità a ricoprire quel ruolo, a rispettare le prescrizioni di legge e a scegliere se rimanere vicepresidente del Cosilam o consigliere del Comune di Cassino.”

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