Quel no agli investimenti che ha il sapore della beffa

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Se volevamo farci prendere in giro all’estero, ci siamo riusciti. Se volevamo sbattere la porta in faccia a quelli che sono talmente matti da scommettere ancora sull’Italia, lo abbiamo fatto. E se l’intenzione era quella di dire che erano fuffa tutti gli annunci di questi anni nei quali si fantasticava di una Regione Lazio più snella e smart per spianare la strada ai nuovi posti di lavoro, lo abbiamo ammesso.

Il no al progetto della Saxa Gres per riattivare lo stabilimento ex Marazzi di Anagni (leggi qui il precedente) è un diniego che la Regione Lazio ha fatto bene a pronunciare: perché è legittimo. Ma allo stesso tempo, dobbiamo essere consapevoli che fa rimettere i soldi in valigia a quelli che avevano puntato sul sistema industriale del Lazio, credevano di non dover più avere a che fare con una burocrazia capace di trasformare tutto in una palude nella quale ogni cosa resta intrappolata nelle sabbie mobili.

Troppo moderno

Il progetto per realizzare ceramiche con le ceneri dei termovalorizzatori è pericoloso? Rischia di inquinare l’aria ed avvelenare i cittadini di un’area già massacrata da anni di industrializzazione selvaggia? Oppure è concepito male al punto da farci sospettare che sia tutta una scusa con cui trasformare lo stabilimento in un deposito di scorie? Se il no fosse stato pronunciato per questo motivo allora tanto di cappello alla Regione Lazio ed un calcio nel sedere a chi, con la scusa di sistemare 94 padri di famiglia, intendeva portarci un’altra porzione di cancro in provincia di Frosinone.

Ma il no è stato pronunciato per un motivo diverso: gli inglesi di Saxa Gres ( leggi qui il precedente) hanno presentato un progetto troppo moderno, troppo innovativo e noi non abbiamo le leggi in grado di recepirlo. Non sappiamo se si può fare. Se fossero state polveri di cementifici sicuramente la risposta sarebbe stata si. Ma con le ceneri dei termovalorizzatori… boh. Le nostre norme in merito sono ferme al 1998: negli stati uniti il presidente era Bill Clinton e Paula Jones lo accusava di molestie sessuali, il governo russo metteva in circolazione i nuovi rubli per frenare l’inflazione e aumentare la fiducia, in Val di Fiemme un aereo militare Usa gioca a fare l’asso dei cieli e trancia il cavo della funivia del Cermis uccidendo 20 persone, Marco Pantani vince il Giro d’Italia e la Francia si aggiudica i Mondiali disputati in casa.

No perché è il primo

Siamo fermi lì. Non abbiamo detto ‘No perché è velenoso’. Abbiamo detto ‘No perché non sta scritto da nessuna parte’. E tutto lo sfrondamento della burocrazia compiuto da Nicola Zingaretti? Le corsie preferenziali per gli investitori? Si blocca tutto nel momento in cui si passa dall’Eur al Ministero.

Quello che ci sta uccidendo lentamente è il fatto che in questo Paese tutto ciò che non è espressamente previsto non si può fare. Invece, nei paesi moderni, tutto ciò che non è espressamente vietato si può fare.

Fa una bella differenza.