“Scusi, quei miliardi sono ancora lì? Ah si? E allora…”

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Quando competenza e testardaggine figliano un pacco di miliardi (in lire) dimenticati. E un'opera che non ti aspettavi più.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Immaginate di andare in un negozio e dire che vi siete dimenticate di prendere i soldi del resto: di una spesa pagata 38 anni fa. Come minimo vi riderebbero in faccia. È quello che hanno fatto alla provincia di Frosinone. Si è presentata al Ministero ed ha chiesto alcuni miliardi di vecchie lire, oggi milioni di euro.

Erano di un finanziamento con cui realizzare un’infrastruttura al servizio dell’area industriale di Anagni. Non è stata più realizzata. Nessuno ha più chiesto quei miliardi. Se n’è accorto Francesco De Angelis, presidente del Consorzio Industriale di Frosinone. Ha fatto squadra con la Regione Lazio

Dopo il primo no sono tornati alla carica. Non più solo l’Asi ma Asi e Regione. E poi c’è stato l’interessamento del governatore.

Oggi l’annuncio: ci sono i soldi, c’è il progetto, verrà aperto il cantiere entro un anno. È la nuova strada che dalla zona del casello di Ferentino porterà ad Anagni passando per la nuova stazione dell’Alta Velocità.

È il gioco di squadra ad avere fatto la differenza. Un gioco fatto però da persone con esperienza amministrativa

È questa la parola chiave che abbiamo smesso di cercare nella politica: competenza. E anche un po’ di testardaggine.

Sono state loro a pretendere il resto dopo 38 anni, per farci una strada che darà un senso diverso alla nuova stazione Tav.

Uno non vale l’altro.

Senza Ricevuta di Ritorno