Sel: “L’unione della Sinistra? Un processo costituente da incoraggiare”

di GIUSEPPE FORTUNA (segretario Sinistra Ecologia e Libertà provincia di Frosinone)

In provincia di Frosinone nessun soggetto utile e credibile a sinistra è possibile senza il contributo di Sel. Sono centinaia gli iscritti e tanti gli amministratori che animano il Partito e ne costituiscono la spina dorsale. Gli stessi che hanno contribuito dopo tanti anni a dare rappresentanza parlamentare di sinistra alla provincia.

Fu un miracolo di impegno caparbietà orgoglio capacita organizzative e politiche. Nazzareno Pilozzi deve molto a questa comunità senza la quale la sua carriera parlamentare sarebbe rimasta solo un sogno. Dal giorno del suo abbandono per avvicinarsi al premier Renzi in una dinamica tutta di palazzo, Sel ha retto bene. Non solo. C’è stato un sentimento di reazione che ha rinforzato una consapevolezza: la nostra cultura politica la nostra organizzazione la nostra esperienza di governo delle istituzioni saranno il capitale che porteremo nella costruzione del nuovo soggetto della sinistra. Se ne parla da molto e i tempi sembrano ormai maturi . Da diversi territori della provincia registro l’avvicinamento di tanti compagni e amministratori interessati al percorso e che oggi vedono in SEL l’interlocuzione utile alla causa.

Non sarà un documento o un incontro fra maggiorenti a determinare tempi e modalità della nascita di un vero cammino unitario ma un percorso inedito che va coltivato quotidianamente e che porti ad una vera e propria fase costituente dove “una testa un voto” sia l’unica imprescindibile regola. Un processo da coltivare con iniziative pubbliche e confronto sui temi così come iniziamo a fare il 19 e 20 settembre a Frosinone; allo stesso tempo va stimolata la dialettica nel vasto campo socialista e democratico la cui involuzione Renziana sembra ormai irreversibile ma a cui non vedo ancora corrispondere nessun importante sommovimento . Le prossime amministrative di primavera in questo senso saranno un momento importante.

Fare la sinistra vuole dire anche e soprattutto giocare sui rapporti di forza, rideterminare legami e connessioni, mettere a valore le esperienze di governo, creare spazi di solidarietà, praticare il partito anche come strumento di costruzione di uno spazio diverso, sottratto alle regole del mercato del profitto dell’egoismo. Un partito che si fa società o meglio un partito che indica attraverso la pratica quotidiana il modello di società da costruire.

A chi pensa che ci sia già un modello un simbolo un contenitore una linea politica io rispondo che tutto quello che servirà sarà nella disponibilità di quanti vorranno rispondere e partecipare da protagonisti ad un nuovo inizio, tutti insieme, una testa un voto .

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