Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo mercoledì 23 marzo 2022.
Matteo Lodo
Digerita la batosta elettorale che li ha confinati in minoranza, i consiglieri Dem devono decidere l’assetto della loro opposizione. I segnali attesi dall’Aula. E le possibili configurazioni. Sulle quali si baserà il futuro politico del Partito in città
Il fronte del sindaco Cosimino Mitrano scalda i motori. E ‘sveglia’ il centrosinistra: che prova a ricomporre i cocci. Ma Scinicariello pone la questione Pd: con chi vuole stare?
Le reazioni al nuovo ingresso nella Lega annunciato venerdì. Il capogruppo in Consiglio Comunale si dimette in Aula giovedì. Ed i Giovani minacciano di lasciare la Lega “che sbanda a sinistra”
In un’intervista a Il Foglio l’Ingegnere “riabilita” parzialmente il Cavaliere e “randella” il premier, ma anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Aprendo la strada ad un Governo sostenuto da Pd e Forza Italia. Ma ora tocca a Zingaretti.
Le bordate della Lega contro l’amministrazione Raggi scatenano il contrattacco dei M5S. Ma il Carroccio non si fa intimorire. E prosegue con la mission di logoramento del Campidoglio.
Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Dopo le parole del Capo dello Stato e l’appello dei Cinque Stelle sulla riforma della prescrizione tutti si giocano tutto, soprattutto la credibilità. E nel Partito Democratico c’è chi comincia ad essere stufo dei richiami al senso di responsabilità.
Da Brindisi Di Stefano (M5S) dice che entro mercoledì si chiude. Al Berghem Fest Salvini (Lega) attacca il patto con il Pd. Ma difende Di Maio. L’ottimismo di Conte. La soluzione Franceschini.
Le strategie dei due Partiti di opposizione, che si sono affidati a potentissimo uomini che preferiscono lavorare nell’ombra. Goffredo Bettini ha delimitato il perimetro del Pd, Gianni Letta sta guardando al futuro prossimo. Più influenti della Bestia Salviniana e della piattaforma Rousseau.
Cosa c’è dietro alle mosse della notte intorno alla crisi. Il ritiro degli sherpa deciso da Zingaretti. Stop alle trattative. Non farà la ruota di scorta. La strategia di Renzi. La linea della chiarezza
Matteo Salvini in pochi giorni da uomo forte a cultore del rimpasto. Luigi Di Maio e Giuseppe Conte animati dalla rabbia di volersi vendicare del leader della Lega. Nicola Zingaretti dallo scenario delle elezioni subito al governo di scopo. Ma la verità è che nessuno ha visto arrivare un treno in corsa chiamato… Matteo Renzi.
Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
CORSI E RICORSI – D’Alema ricorda l’esperienza di quell’esecutivo, Zingaretti e Renzi restano distanti ma il lodo Bettini sta smussando diversi angoli. Nei Cinque Stelle c’è il via libera di Davide Casaleggio, che supera i dubbi di Di Maio e Di Battista. Sergio Mattarella per adesso guarda, poi quando toccherà a lui…
Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Nel quartier generale del Nazareno si aspettava che fossero i Cinque Stelle a chiedere a Zinga un governo di salute pubblica. L’ex rottamatore ha giocato d’anticipo. Adesso però i Dem non possono permettersi il lusso di spaccarsi. E arriva “zio” Goffredo.
L’ex capogruppo M5S a Montecitorio e oggi a capo della pattuglia pentastellata in Regione Lazio avverte il MoVimento. “Votare contro il processo a Salvini ci farà perdere la faccia”
Nicola Zingaretti scende in campo e critica lo show tv con il quale Matteo Renzi ha delegittimato il Reggente Martina, dettando la linea al Pd pur non avendone più alcun titolo. In campo Franceschini (“O dentro o fuori”), Orlando, Fassino.
Insider. Le indiscrezioni da dietro le linee. C’è il potentissimo Claudio Fazzone dietro al trasloco di Mario Abbruzzese dal Senato alla Camera. “Non lo vuole tra i piedi”. Nel Pd i due Franceschi non sono in posizione eleggibile