
Nel 2013 alle regionali sostenne Mauro Buschini, diventato poi consigliere regionale e assessore. Mentre alle europee votò e fece votare Francesco De Angelis, che infatti lo ha riportato nel Pd a dispetto di Michele Marini, Norberto Venturi e Stefania Martini. Domenico Marzi è stato due volte sindaco di Frosinone. Nel 2017 nel capoluogo si vota e un candidato unico non c’è. Si parla di Norberto Venturi, di Stefania Martini, di Angelo Pizzutelli, di Andrea Turriziani, di Antonello Galassi per il Partito Democratico, ma pure di Vincenzo Iacovissi o Massimo Calicchia per il Psi. Qualcuno propone Francesco Raffa.
Quindi sono perfino usciti nomi come la senatrice Maria Spilabotte, come Daniela Bianchi (consigliere regionale di Sinistra Italiana), come Fabrizio Cristofari (presidente dell’Ordine dei Medici). Qualcuno parla anche di Francesco De Angelis o Gianfranco Schietroma.
La realtà dei fatti è che al momento comunque il centrosinistra non ha un candidato sindaco per Frosinone. Si potrebbero celebrare le consultazioni primarie, ma dopo l’esperienza di Ceccano il rischio che si trasformino in uno “scannatoio” è reale. Ecco il motivo per il quale Francesco De Angelis e Mauro Buschini alla fine potrebbero optare per Memmo Marzi, che ha già vinto due volte e che quattro anni fa sfiorò il ballottaggio (dove si sarebbe giocato le carte per la vittoria) per una manciata di voti.
Tutti sanno che contro Marzi si schiererebbero Michele Marini, Norberto Venturi e Stefania Martini, ma tanto il Pd sarebbe in ogni caso spaccato. Però Marzi avrebbe il vantaggio di rappresentare un possibile polo di attrazione per gli scontenti del centrodestra e di Nicola Ottaviani. Che non sono pochi. Inutile cercare conferme adesso, negherebbero tutti. Anche perché bisognerebbe convincere Marzi ad accettare. Francesco De Angelis e Mauro Buschini, però, ci stanno lavorando.