
Eletto all'unanimità. Per mandare un doppio segnale politico. Ad uso interno: per dire che il Partito a Ceccano è unito. Ad uso esterno: per dire alla coalizione che solo uniti si può essere credibili
Azzeramento senza rinnegare, rinnovamento senza rottamare, tutto nuovo ma nel solco della tradizione. E dell’unità. Fratelli d’Italia a Ceccano parte dall’avvocato Rino Liburdi eletto nuovo Segretario cittadino.
È il Congresso del dopo. Che lascia alle spalle l’imbarazzo generato dall’arresto del sindaco Roberto Caligiore, l’uomo che a lungo è stato il portabandiera del Partito al punto da essere scelto per diventare Consigliere Provinciale. L’inchiesta per tangenti con cui pilotare gli appalti finanziati con denaro Ue finora non ha toccato il Partito e non ha coinvolto altri amministratori. Ma l’imbarazzo c’è stato.
All’unanimità

Per cancellarlo si riparte dall’avvocato Liburdi. Già candidato a sindaco, sempre nel centrodestra, proviene dal mondo cattolico. Moderato, figura di dialogo, sostenitore della necessità di una destra moderna ed europea.
Il primo segnale è il modo in cui quell’elezione è avvenuta: all’unanimità, senza distinguo e senza divisioni.
Il secondo segnale: il Direttivo è unitario. Con Rino Liburdi lo compongono Roberto Adinolfi, Daniele Massa, Pierluigi Passeri, Giancarlo Santucci, Pasquale Bronzi, Ginevra Bianchini, Mauro Staccone, Alessandro Savoni, Federica Aceto e Diego Bruni. In pratica: nessuna epurazione, nessuna esclusione, nessuna divisione.
È il risultato di un paziente lavoro di mediazione che ha visto impegnati il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini e l’ex assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco. Che con l’elezione di Rino Liburdi, soprattutto con il modo in cui è avvenuta mandano due segnali. Uno ad uso interno: il Partito a Ceccano è unito ed in sintonia; l’altro è ad uso esterno: per dire alla coalizione che l’unità è la via necessaria sulla quale poter recitare un ruolo credibile alle prossime Comunali di Ceccano.