A Ferentino restart Consulta delle Associazioni dopo il caso Ciuffarella

Il nuovo statuto è pronto. Ora può ripartire la mission della Consulta delle Associazioni. Che riunisce 40 realtà e deve fare sintesi tra le loro proposte

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

A quasi otto mesi dalle dimissioni del presidente Alessandro Ciuffarella, la Consulta delle Associazioni di Ferentino riparte da zero. Era stato uno dei cavalli di battaglia dell’attuale amministrazione comunale: lo aveva inserito tra i punti programmatici più importanti del suo programma amministrativo. Ed aveva voluto al timone uomo vicinissimo allo storico Vicesindaco ed oggi consigliere comunale di maggioranza nella lista Ferentino nel Cuore, Luigi Vittori. (Leggi qui: Le dimissioni di Ciuffarella congelano la Consulta).

Il duo Ciuffarella-Valeri

La consulta doveva essere il parlamentino delle tantissime associazioni culturali e sportive del territorio: un’occasione per fare sintesi tra le loro proposte e trasformarle in progetti da sottoporre poi all’amministrazione comunale. L’aveva concepita così l’attuale vicesindaco Andrea Pro che è riuscito nell’impresa di mettere attorno ad un tavolo oltre 40 associazioni locali. Associazioni divise nel loro campo di pertinenza dallo sport al sociale alla cultura e turismo.

Andrea Pro, Alessandro Ciuffarella e Biancamaria Valeri

La consulta riunita in assemblea a febbraio 2024 aveva eletto presidente Alessandro Ciuffarella e come vice la professoressa e dirigente scolastico di lungo corso, Biancamaria Valeri.

A febbraio però sono arrivate a sorpresa le dimissioni di Alessandro Ciuffarella, ufficialmente per ragioni personali. Affidate ad una lettera scritta a mano: poche righe, quelle sufficienti per dire basta in maniera irrevocabile per “motivi strettamente di natura personale”. All’epoca, a chi gllielo ha domandato, ha giurato che non sono state assolutamente dimissioni “di natura politica”. 

Il richiamo di Codici

Franco Sisti

Una situazione che ha richiamato l’attenzione dell’Associazione Codici che parla di immobilismo dell’attuale esecutivo cittadino. Dura la critica del presidente dell’ associazione Codici di Ferentino, Franco Sisti: “Correva l’anno 2015 . Al comune di Ferentino il consiglio comunale approvò il regolamento della Consulta del volontariato e delle associazioni. Oggi 30 dopo ‘solo’ 10 anni ancora non c’è uno statuto modificato, anzi ‘forse’ c’è ma stranamente non viene prodotto e fatto conoscere.

Per Sisti probabilmente qualcuno non vuole più la Consulta. E può starci pure bene; sul piano politico forse in seno all’amministrazione comunale non ha trovato il giusto referente, quindi non se ne fa niente”.

La replica di Pro

Andrea Pro

Secca la replica del vicesindaco Andrea Pro. Il nuovo regolamento della Consulta è stato finalmente completato e rappresenta un passo fondamentale per il miglioramento della sua organizzazione e del suo funzionamento. Dopo un lungo e approfondito lavoro di revisione, nei prossimi giorni il testo sarà presentato alla Seconda Commissione consiliare. Qui “sarà oggetto di esame e confronto, per poi essere successivamente sottoposto all’approvazione definitiva del Consiglio comunale. Il nuovo regolamento – spiega Andrea Pro – andrà a sostituire integralmente quello attualmente in vigore.

Perchè quella revisione è importante? Il vecchio statuto della Consulta aveva molte lacune: mancavano regole chiare su aspetti chiave, come ad esempio come e quando il Presidente può dimettersi. Questa mancanza di norme precise causava confusione e rendeva difficile gestire le attività in modo ordinato.

Con il nuovo regolamento, finalmente ci sarà una base chiara e aggiornata su cui lavorare. Saranno definiti meglio i ruoli, i compiti e le procedure, così da evitare problemi e incomprensioni.

Cosa accade adesso

Appena il nuovo statuto sarà ufficiale, si potrà partire con le convocazioni e le elezioni del nuovo gruppo dirigente, secondo i tempi stabiliti. L’obiettivo è garantire una gestione più efficace, trasparente e aperta alla partecipazione di tutti.

“Siamo convinti che questa riforma del regolamento rappresenti un’importante occasione per rafforzare il ruolo della Consulta all’interno della nostra comunità, favorendo una partecipazione più ampia e consapevole da parte di tutti i soggetti interessati e contribuendo a rendere il comune sempre più vicino ai cittadini”.