Ad Ortigia FdI parla della crisi in Regione Lazio. C'è l'ipotesi di sacrificare Ciacciarelli. Togliendogli l'Urbanistica. Ma Salvini fa resistenza
Ne hanno parlato durante un aperitivo, sabato sera prima di cena. Lo hanno fatto nella tranquillità di Ortigia, a margine del G7 dell’Agricoltura organizzato dal ministro Francesco Lollobrigida, prima che su Siracusa piombasse la premier Giorgia Meloni a mettere il naso tra 200 stand agricoli allestiti da circa 600 aziende.
A pasteggiare tra gli assaggini serviti in porzioni da finger food ad Ortigia c’erano l’assessore regionale al Bilancio ed all’Agricoltura del Lazio Giancarlo Righini, la vicepresidente della Giunta regionale Roberta Angelilli, il presidente del Consiglio regionale Antonello Aurigemma, il consigliere Daniele Maura, il senatore romano Marco Silvestroni ed il deputato Alessandro Marco Palombi di Tivoli.
Lo stallo regionale
Argomento della discussione in attesa della cena: come andrà a finire la crisi aperta in Regione Lazio da Forza Italia. Che reclama un rimpasto con il quale adeguare la sua rappresentanza in Giunta ai nuovi equilibri che il senatore Claudio Fazzone è riuscito a costruire nell’ultimo anno. Il suo Partito è passato dai 3 Consiglieri regionali eletti a ben 7 grazie all’arrivo di due esponenti del Movimento 5 Stelle e due della Lega, lasciando al Carroccio un solo esponente in Aula. Ma due assessori in Giunta. Esattamente lo stesso numero che può contare Forza Italia.
Il Governatore Francesco Rocca ha tirato la questione più a lungo possibile. È abituato alle trattative complesse: da presidente di Croce Rossa Internazionale e Mezzaluna Rossa ha dovuto confrontarsi con scenari ben più drammatici. Ma nemmeno il senatore Claudio Fazzone è al primo tavolo di confronto. E compresa la tattica è stato rapido e micidiale: i suoi due assessori hanno smesso di andare in Giunta ed i suoi 7 Consiglieri (più l’ottavo di Noi Moderati con il quale c’è un patto federativo) hanno già fatto capire che potrebbero far mancare il numero legale qualora a qualcuno passasse in mente di convocare il Consiglio regionale.
Nei fatti? Forza Italia terrà bloccata la Regione Lazio fino a quando non riceverà una risposta soddisfacente. Se non ce ne saranno, Forza Italia passerà all’appoggio esterno.
La testa di Ciacciarelli
La soluzione che potrebbe sbloccare tutto passa per un nome: quello di Pasquale Ciacciarelli. Già Coordinatore provinciale di Forza Italia prima di voltare le spalle a Fazzone, migrare nella Lega e portargli in dote oltre 14mila preferenze personali, assessore regionale alle Politiche della Casa, un mucchio di altre cose e soprattutto l’Urbanistica. È quella la delega che darebbe soddisfazione a Claudio Fazzone e Forza Italia. Primo perché ha competenze di peso e di sostanza, secondo (ma per nulla secondario) perché verrebbe tolta ad uno che gli ha voltato le spalle.
Non sarebbe quella la sola delega che verrebbe trasferita a Forza Italia. Una la cederebbe anche il governatore Rocca ed un’altra Fratelli d’Italia. Piccole cose rispetto all’Urbanistica.
E Pasquale Ciacciarelli? Resterebbe assessore ma senza la competenza più importante. Quella che gli ha consentito di diventare una delle punte dell’esecutivo Rocca, mettendo a punto la riforma delle regole urbanistiche grazie alla quale sarà possibile recuperare scantinati, ex Cinema e sottotetti; sbloccando la pratica che consrntirà di allargare la Cittadella Giudiziaria di Piazzale Clodio a Roma.
Pollice verso
Durante l’aperitivo è stato detto che Fratelli d’Italia potrebbe non mettersi di traverso davanti ad un’opzione del genere. Non farebbe quadrato intorno a Ciacciarelli. Che a metà di FdI sta cordialmente antipatico per le entrature romane che è riuscito a costruirsi: gli 8mila voti ottenuti dentro le mura dell’Urbe alle recenti Europee da Mario Abbruzzese vengono soprattutto da lì. E per FdI sono un pericolo.
La questione ora rischia di aprire un altro fronte. La Lega non intende lasciar ridimensionare il suo uomo di punta. Sarebbe un affronto per Claudio Durigon, recentemente promosso a vice di Matteo Salvini. Lo sarebbe per il Capitano stesso dal momento che l’estate scorsa, intervenendo alla convention estiva di Ciacciarelli alla tenuta Guadicciolo di Castrocielo aveva blindato il suo assessore.
Ora si passa allo step successivo. E questa settimana si potrebbe andare all’offerta finale per il senatore Fazzone. Fratelli d’Italia, socio di maggioranza, ad Ortigia ha detto che non farà battaglie per l’assessore Ciacciarelli.