
Il Consiglio d'Amministrazione dell'Azienda dei Beni Comuni a Latina è stato completato con la nomina di Alessandro Pietrogiacomi, esperto in consulenze fiscali. Il Cda potrà ora approvare il bilancio per il 2025. Allo stesso tempo, si accende la polemica sulle bollette Tari elevate.
Ora è di nuovo completo il Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda dei Beni Comuni, la società che a Latina gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. Per completare il board la sindaca Matilde Celentano ha scelto Alessandro Pietrogiacomi, classe 1963, di Latina, manager esperto in consulenze fiscali e amministrative, con vaste competenze nella gestione di aziende del settore della produzione di beni e servizi.
Viene superata così la fase aperta dalle dimissioni rassegnate a metà gennaio dell’allora presidente Lorenzo Palmerini. Aveva preso cappello in seguito alle polemiche per le verifiche avviate da Anac su una sua possibile incompatibilità. Perché? È stato curatore fallimentare di Latina Ambiente e consulente di Rida Ambiente, cioè due società concorrenti della Abc.
Ed ora il presidente

Il Cda tornato al suo numero perfetto ora sarà chiamato a eleggere il proprio presidente, tra Alessandro Angelini e Daniela Moscarino (già membri dal 2023) e lo stesso Pietrogiacomi. Per la sindaca Celentano, «con il Cda ricomposto sarà possibile andare spediti anche verso l’approvazione del bilancio di previsione dell’azienda dell’annualità 2025 e pluriennale 2025-27 e di tutti gli atti agli stessi collegati».
La nomina e la futura elezione del presidente arrivano in un momento delicato per Abc, con la necessità di chiudere la raccolta differenziata porta a porta nel centro storico, approvando il nuovo piano industriale e consecutivamente il nuovo Piano economico e finanziario. Proprio mentre nel capoluogo pontino scoppia la polemica per bollette in acconto Tari più elevate del passato.

Perché sono aumentate? Perché nelle bollette si paga in maniera anticipata una parte del servizio e poi a fine esercizio di fa il conguaglio. E questa volta, a differenza del passato, l’amministrazione ha scelto di spalmare sull’acconto non il 66% dell’importo totale, bensì l’80%. Fermo restando che per conoscere l’ammontare del saldo che si dovrà pagare a dicembre, toccherà aspettare l’entità del Piano Economico Finanziario. Che, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe salire di 2 milioni di euro, per coprire il porta a porta in centro.
Chi è Pietrogiacomi

Ma chi è Pietrogiacomi? Nel suo account professionale su Linkedin si definisce, tra le altre cose, manager nell’ambito della catena logistica e degli approvvigionamenti. E segnala la sua recente collaborazione con Tecnobus, parte di Icap Group, specializzata in tecnologie per la mobilità. È la società di Frosinone recentemente rilevata dall’imprenditore pontino Antonio Marini, la prima in assoluto a concepire dei minubus elettrici già negli Anni 70.
Mentre l’account personale Facebook denota il suo interesse per la politica, internazionale e nazionale. I suoi post recenti sono infatti tutti in favore dell’Ucraina e in funzione “anti-Putin“: bandiere ucraine, foto di manifestazioni pro Ucraina; il 9 marzo, commentando le notizie della guerra, scrive: «Trump infame, Usa traditori e complici di Putin. La storia vi giudicherà, io l’ho già fatto e siete colpevoli senza appello». E ancora il 4 marzo: «Ma qualcuno ha ancora dei dubbi sul fatto che Trump sia in combutta con Putin?».

E segue anche la politica nazionale: il 17 novembre 2022, pubblicando la foto di un libro “I primi 90 giorni” di Michael Watkins, scrive: «Questo è un classico HBS per i manager appena promossi, poi i giorni diventarono 100 ma il concetto resta valido. Intendo ….ma volete lasciare in pace la Meloni (che non ho votato!) e la figlia, la semantica sul nulla e la retorica e tirare le somme tra 3 mesi sulle politiche di governo? Tanto per ora non ha fatto praticamente nulla, sui conti sta vivendo di rendita Draghi e le promesse elettorali fasulle grazie al cielo se le è dimenticate ….resta un po di propaganda sulla pelle degli immigrati, qualche uscita no vax e omofoba qua e la, qualche mancetta agli evasori, spezzeremo le reni ai Franzosi».
La sindaca Celentano, che è di Fratelli d’Italia, lo ha certamente scelto per la sua professionalità, non per le sue idee politiche, come appare evidente.