Aceto, Bianchini e Del Brocco: la prevenzione unisce ma fa discutere

Il dibattito a Ceccano sull’Ottobre Rosa. Divisioni politiche più che unità. Le tre protagoniste, Federica Aceto, Ginevra Bianchini e Antonella Del Brocco: prospettive diverse sulla prevenzione, tensioni e alleanze nel contesto politico di Ceccano

La prevenzione resta la chiave di tutto. È un tema che supera gli schieramenti, le cariche e i colori politici. Ma come spesso accade a Ceccano, anche i temi che dovrebbero unire finiscono per rivelare visioni diverse.

Dopo il dibattito di ieri sulla delega alle Pari Opportunità e sulle iniziative dell’Ottobre Rosa, arrivano le risposte — pacate, ma significative — di tre donne che, in modi diversi, hanno segnato la vita amministrativa e politica della città: Federica Aceto, Ginevra Bianchini e Antonella Del Brocco. (Leggi qui: Prevenzione e potere: quando anche il nastro rosa divide la politica di Ceccano).

La prevenzione resta la chiave di tutto. È un tema che supera i Partiti, le cariche e i colori. Ma a Ceccano – dove ogni parola pesa come un comunicato – anche un tema universale come quello dell’Ottobre Rosa riesce a rivelare equilibri, distanze e alleanze.

Dopo giorni di riflessioni e post incrociati, le protagoniste sono tre: Federica Aceto, Ginevra Bianchini e Antonella Del Brocco. Tre volti di una stessa storia politica, tre modi diversi di interpretare la destra ceccanese.

Federica Aceto: l’esperienza e la memoria

Federica Aceto

Ha scelto toni pacati ma decisi. Federica Aceto, ex vicesindaca e oggi anima dell’associazione Serotonina, ha ricordato come la prevenzione sia stata, per anni, una battaglia portata avanti dentro e fuori le istituzioni. Ha rivendicato il lavoro svolto con Mariella Bruni, quando la delega alle Pari Opportunità aveva ancora un peso concreto. Ed ha ribadito la maternità della delibera del 9 maggio 2023, che mise nero su bianco l’impegno del Comune su queste tematiche.

Per lei, la prevenzione non è un evento, ma un percorso. Un lavoro fatto di campagne, di sensibilizzazione e di piccoli segni che restano: come la luce rosa che quest’anno illumina il Castello dei Conti. «È solo una luce – spiega – ma quel colore è un invito alla consapevolezza, alla vita».

Più che una replica, la sua sembra una lezione di metodo: quando il tema è la salute, non servono protagonismi, ma cultura. E la cultura della prevenzione – ricorda – non nasce a ottobre, ma si costruisce giorno per giorno.

Ginevra Bianchini: il ruolo e la responsabilità

Ginevra Bianchini

Dalla parte opposta, ma non in contrapposizione, si muove Ginevra Bianchini, capogruppo di Fratelli d’Italia. Con stile sobrio, ha riportato l’attenzione sull’aspetto istituzionale, ribadendo la necessità di assegnare la delega alle Pari Opportunità, ancora vacante. Una richiesta politica, ma anche simbolica: per dire che certe battaglie devono avere un volto, una direzione e una responsabilità chiara.

Nel suo messaggio c’è riconoscimento per chi l’ha preceduta – Bruni e Aceto – e una riflessione più ampia: la prevenzione, a Ceccano, è tornata al centro solo quando le istituzioni hanno deciso di crederci davvero.

Dietro le righe, c’è anche un invito all’unità: Fratelli d’Italia deve restare compatto, e il centrodestra non può permettersi di dividersi su temi che, per loro natura, dovrebbero unire. Non è un caso che la Bianchini – oggi considerata una delle figure di riferimento dell’area ruspandiniana – tenda la mano proprio nel momento in cui il suo Partito cerca una nuova sintesi interna.

Del Brocco: “Abbiamo fatto tanto. Ma qualcuno ha dimenticato”

Antonella Del Brocco

A riaccendere la miccia, però, ci pensa Antonella Del Brocco, ex consigliera e volto storico della destra ceccanese. Il suo commento, elegante ma affilato, arriva come un promemoria a memoria lunga: “Siamo sempre stati in prima linea quando si è trattato di ambiente e prevenzione. Non è una gara, ma un impegno collettivo: solo unendo le forze possiamo fare il bene del territorio”.

Poi passa ai fatti, con un elenco di iniziative che è anche una frecciatina all’amministrazione Querqui: “Abbiamo realizzato un calendario della salute, promosso giornate di prevenzione, aderito a progetti di ricerca, avviato sperimentazioni per la bonifica ambientale. Già nel 2015 organizzammo la prima giornata di prevenzione del melanoma, con 400 visite gratuite”.

E ancora: “Abbiamo acceso i riflettori su temi ignorati, come l’infertilità maschile in un territorio martoriato dall’inquinamento. Sarebbe stato utile non abbandonare questi progetti, ma portarli avanti con continuità”. Il messaggio è chiaro: la salute non può essere una bandiera da issare solo quando conviene.

Tra rosa e politica

Palazzo Antonelli

L’Ottobre Rosa, a Ceccano, quest’anno è diventato un confronto tra anime, più che tra Partiti. Tra chi vuole ricordare (Aceto), chi vuole ricucire (Bianchini) e chi lancia il guanto di sfida (Del Brocco).

Intanto, dal fronte della maggioranza Querqui, regna il silenzio. Ma in politica, si sa, il silenzio raramente è neutro: a volte è diplomazia, altre volte è imbarazzo. E in fondo, anche stavolta, il colore più acceso non è il rosa. È quel sottile grigio politico che si insinua tra un post e l’altro, tra un ringraziamento e una frecciata.

Perché, a Ceccano, anche la prevenzione – come la politica – finisce sempre sotto la stessa luce: quella dei riflettori.