
Il Bilancio 2024 di Acqualatina, approvato con una maggioranza Fratelli d'Italia-Lega, segna una frattura nel centrodestra pontino, riducendo l'influenza di Forza Italia. Nonostante un utile di 11,2 milioni, i debiti pregressi restano un problema. Acqualatina mira a investire 47 milioni entro il 2027 con progetti sostenibili.
Il motore di Acqualatina è sempre più a trazione Fratelli d’Italia – Lega, a spingere è sempre meno Forza Italia. La conferma arriva dall’Assemblea dei Soci che lunedì ha approvato il Bilancio 2024 dell’ente che gestisce l’acqua e la depurazione in provincia di Latina.
La nuova frattura nel centrodestra pontino si è consumata dopo una maratona che ha evidenziato il consolidamento di un asse tra i Comuni governati da Fratelli d’Italia e Lega. Il tutto, ai danni di quelli che un tempo dominavano l’ente: Partito Democratico e soprattutto Forza Italia.
Solo 4 dei 22 Comuni considerati soci maggioranza di Acqualatina hanno approvato il bilancio 2024: due medio grandi espressione di Fdi (Latina e Terracina) ed altrettanti tra i più piccoli della provincia (Sperlonga e Ventotene) ma espressione o nell’orbita della Lega.
Il capolavoro politico studiato dal sindaco di Sperlonga e due volte presidente della provincia Armando Cusani ha permesso a questi quattro comuni di diventare maggioranza nonostante fossero titolari sulla carta del 14% della quota societaria complessiva.
L’inedita alleanza

Nell’Assemblea dei Soci c’è stato a sorpresa il matrimonio politico-gestionale di questi quattro Comuni a guida Fdi e Lega con il neo socio di minoranza, Italgas SpA. Un’alleanza che ha fatto valere il suo peso contro l’ex posizione dominante rappresentata dai comuni a guida Forza Italia.
È così che il Bilancio è stato approvato con il 63,2% delle quote azionarie a disposizione. Una quota che sarebbe potuta essere maggiore se il neo sindaco Fdi di Spigno Saturnia, l’avvocato Marco Vento, non fosse rimasto bloccato da un processo in corso presso il Tribunale di Cassino e se non ci fossero stati i voti d’astensione dei sindaci di Sermoneta e di Maenza.
La regia politica dell’ex pupillo di Forza Italia Armando Cusani ha spiazzato l’opposizione manifestata al documento contabile da Forza Italia. E soprattutto dai sindaci azzurri del Sud Pontini vicinissimi al coordinatore regionale azzurro, il senatore Claudio Fazzone.
Leccese la testa d’ariete

Incaricato di esternare le riserve azzurre al primo Bilancio della presidente Cinzia Marzoli è stato il sindaco di Gaeta Cristian Leccese. Senza giri di parole ha motivato il No al Bilancio da parte di Forza Italia per una serie di tecnicismi e per l’esclusione degli azzurri dal nuovo consiglio d’amministrazione. E rispolverando un’interrogazione del senatore Fazzone alla commissione Ambiente di palazzo Madama, Leccese alla fine ha spiegato la vera ragione del no di Forza Italia al Bilancio: l’incompatibilità della neo presidente Cinzia Marzoli.
Il motivo? Avrebbe partecipato al bando pubblico di Acqualatina quando era ancora in carica nel Consiglio d’Amministrazione della società interamente pubblica (sull’orlo del fallimento) che gestiva il porto turistico di Anzio. In sua difesa è sceso in campo Armando Cusani con un intervento pirotecnico. Ha definito l’incarico della Marzoli nella società di Anzio “di nomina prefettizia e non politica, come è sempre avvenuto qui dentro“.
“Se Forza Italia – ha aggiunto Cusani – avesse potuto perché non ha presentato già oggi le firme necessarie per l’approvazione della mozione contro la presidente? È stato tutto un bluff per esercitare un’azione psicologica contro alcuni sindaci indecisi“.
L’affondo di Cusani

Cusani ha rivolto il suo ultimo affondo di giornata al rappresentante del comune di Fondi. Non era né il sindaco Beniamino Maschietto e tantomeno un suo assessore o consigliere comunale. Il Comune di Fondi aveva come delegato l’ex dirigente del settore finanziario di Acqualatina Vincenzo Leone. Ha spiegato il No al bilancio per l’esistenza di 148 milioni di crediti su dubbia esigibilità. Esilirante la replica dell’ex presidente della provincia e dell’assemblea dei sindaci: “A Vince’..da che pulpito arriva sta predica“.
Il bilancio 2024 di Acqualatina SpA – e l’ha spiegato bene il neo amministratore delegato Patrizia Vasta – si è chiuso con un utile economico di 11,2 milioni di euro (+3,9 milioni di euro rispetto all’anno precedente). In aumento anche gli investimenti realizzati. Hanno comportato una spesa su 44 milioni di euro, l’80% in più rispetto al 2022. “Si tratta di un ammontare mai raggiunto dalla Società, reso possibile dalla spinta all’ammodernamento delle infrastrutture impressa dal socio industriale Italgas.-ha commentato l’Ad – La straordinarietà di questo risultato testimonia anche l’importante sforzo organizzativo e operativo affrontato per dare seguito alla realizzazione dei progetti strategici finanziati dal PNRR”.
I risultati raggiunti nel 2024 scontano ancora l’ingente credito verso i clienti accumulato negli anni precedenti che condiziona la liquidità di cassa e pesa sulla struttura finanziaria della Società.. Acqualatina vuole fare di più nel 2027.. intende investire 47 milioni di euro a favore della digitalizzazione, sostenibilità ambientale, rafforzamento della struttura finanziaria e per favore un migliore “dialogo con il territorio. Quello che la politica nell’assemblea dei soci lunedì non ha saputo o voluto creare”.