Ad Anagni si cura (e si studia): nasce l’alleanza tra il Polo Riabilitativo e Tor Vergata

Il Polo Riabilitativo di Anagni diventa centro di eccellenza per la riabilitazione dell’età evolutiva grazie all'alleanza con l'Università Tor Vergata e il Policlinico. Un progetto che offre supporto a centinaia di famiglie nella zona.

Una firma, una targa, una visione. Il Polo Riabilitativo di Anagni diventa centro di eccellenza per la riabilitazione dell’età evolutiva grazie all’accordo siglato con il Policlinico Tor Vergata e l’Università. Formazione, ricerca e assistenza cammineranno insieme, a beneficio di centinaia di bambini e delle loro famiglie.

Niente proclami, questa volta. Direttamente ai fatti. E ad una firma che cambia le cose. Il Polo Riabilitativo di Anagni ha ufficializzato oggi la sua alleanza strategica con la Fondazione Policlinico Tor Vergata e con l’Università “Tor Vergata” di Roma. Il risultato? Una rete vera, concreta, per alzare l’asticella della cura e della formazione nella riabilitazione dell’età evolutiva, in un territorio che fino a pochi anni fa era costretto a spedizioni settimanali verso Roma per chi aveva bisogno di quel tipo d’assistenza.

Tutto in tre anni

All’Hotel Colaiaco si sono dati appuntamento amministratori, accademici, clinici e famiglie. Ma, soprattutto, i protagonisti di questa rivoluzione silenziosa. Il dottor Niki Dragonetti, amministratore del Polo, ha riavvolto il nastro: «Siamo nati tre anni fa per evitare a centinaia di famiglie viaggi infiniti. Oggi seguiamo 300 bambini, 170 in convenzione. Con Tor Vergata, diventiamo un centro di eccellenza per tutto il Lazio meridionale».

Il rettore Levialdi Ghiron ha dato il timbro universitario: «Un modello virtuoso che unisce didattica, clinica e ricerca. La riabilitazione dell’età evolutiva non riguarda solo i piccoli pazienti, ma l’intera famiglia. Questo progetto è un’alleanza a tutto campo». L’avvocato Gabriele Picano, vicepresidente della Fondazione Policlinico Tor Vergata, ha parlato chiaro: «Un punto di riferimento per Frosinone e per il sud della provincia di Roma. Il primo passo di un disegno ampio che coinvolgerà anche l’ASL e le altre strutture territoriali».

Arturo Cavaliere

Proprio il Direttore Generale dell’Asl di Frosinone, Arturo Cavaliere, ha sottolineato il valore del gioco di squadra: «Questa è la strada: pubblico e privato che collaborano, per dare risposte vere e rapide ai bisogni delle famiglie». E se qualcuno avesse ancora dubbi sul valore locale del progetto, ci ha pensato il sindaco Daniele Natalia a chiudere il cerchio: «Un salto di qualità per Anagni e per tutta la provincia. Questo è un segnale forte: anche nei centri più piccoli possono nascere eccellenze capaci di dialogare con le grandi istituzioni accademiche».

Dopo la parte ufficiale, la visita alla struttura guidata dal direttore sanitario Marco Pittiglio ha mostrato ciò che oggi si può vedere e toccare: spazi nuovi, percorsi terapeutici su misura, tecnologie dedicate all’età evolutiva, e una targa simbolica che suggella il patto.