Alatri, una piazza per ricordare Paride Quadrozzi

La città ernica domenica renderà omaggio ad un personaggio storico della politica e cultura provinciale. Gli sarà intitolato lo spazio antistante la chiesa de "La Donna". Figura simbolo del Psi locale, è stato presidente dell'Ente Provinciale per il turismo. Il ricordo dell'amico Tarcisio Tarquini

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Figura storica del Partito Socialista provinciale e locale, consigliere comunale ad Alatri dal 1970 al 1990, presidente dell’Ente Provinciale del Turismo, ma soprattutto uno studioso, storico e giornalista amante della sua città che ha salutato per l’ultima volta nel 2014. Domenica Paride Quadrozzi sarà ricordato con l’intitolazione del piazzale antistante la chiesa de “La Donna” ad Alatri proprio all’ingresso della sua amata città. La cerimonia voluta dall’amministrazione Cianfrocca si svolgerà alle ore 16.

Di lui traccia un profilo Tarcisio Tarquini, un’altra figura storica del Psi alatrense e provinciale. Amico d’infanzia e poi compagno di partito in mille battaglie nella seconda parte del secolo scorso.  

Il ricordo di Tarquini

Tarcisio Tarquini

“Ho conosciuto Paride nel 1970, era diventato da poco Segretario della sezione del PSI di Alatri. In quell’anno si tennero le elezioni Amministrative e Paride venne eletto Consigliere comunale, gli altri due furono Franco Percario e Ugo Pavia, ha ricordato Tarciso Tarquini.

La sua dote. “Passava ore a studiare le delibere perché la sua opposizione alla straripante maggioranza democristiana fu sempre caratterizzata dall’approfondimento e dallo studio dei problemi. Era il suo modo per onorare il ruolo di consigliere comunale“.

Due decenni in Consiglio

Paride Quadrozzi con l’ex sindaco Carlo Costantini

Tarquini sottolinea l’ottimo lavoro svolto in Consiglio da parte di Quadrozzi. “Nei venti anni in cui è stato Consigliere comunale si è caratterizzato soprattutto per l’attenzione all’assetto ed allo sviluppo urbanistico di Alatri. Con due idee guida: la realizzazione di un piano particolareggiato del centro storico all’interno del quale venisse prevista l’attuazione di progetti di recupero delle sue abitazioni”.

Ma anche la sfida culturale. “La questione del centro storico e la qualità dello sviluppo turistico culturale cittadino erano centrali nelle sue attenzioni ha aggiunto Tarquini – L’esempio fu la richiesta alla Diocesi di abbattere il cosiddetto muro del Vescovo,  per rendere pubblico e accessibile il Giardino del palazzo dell’Episcopio sull’Acropoli così da rendere quel piazzale intero un’area di incontro, l’agorà vera, della nostra città“.

Purtroppo una battaglia giusta ma mai vinta.

La carriera

Il gotha Socialista a fine Anni 80, Quadrozzi è il secondo da destra dopo Aurelio Pietro Ranaldi

Il profilo tracciato da Tarquini tocca la carriera politica. “Paride fu due volte candidato al Consiglio Regionale del Lazio, risultando alla prima prova primo dei non eletti della lista socialista; fu poi segretario provinciale del PSI, e contemporaneamente presidente dell’Ente provinciale del Turismo – ha continuato Tarquini Fu tra i socialisti che tennero aperto fino all’ultimo il Partito nella nostra provincia, nei drammatici primi anni del Novanta, mentre compagni più celebrati si accomodarono in altre e più sicure collocazioni politiche. Di questo credo che tutti dobbiamo essergli grati”.

Le altre passioni

Paride Quadrozzi, Segretario del partito Socialista Italiano in provincia di Frosinone negli Anni Novanta

Ma Paride Quadrozzi non era solo Politica. Aveva anche altre passioni. Le ricorda sempre Tarquini con emozione ed orgoglio. “La sua attività di studio e scrittura si è espressa anche in altri campi, quello storico prima di tutto. È sua la biografia del giornalista, che fu vicedirettore del Corriere della Sera negli anni del secondo dopoguerra, Giulio Alonzi, una monografia che gli valse il premio Carlo Minnocci. Lo ricordo anche giornalista sportivo, da giovane fu corrispondente del Corriere dello Sport dai campi della periferia ciociara. Ricordo i suoi articoli che mi dettava mentre guidava“.

Domenica 19 ottobre alle 16 sarà così ricordato per la sua passione politica. Ma soprattutto per il suo amore per il rilancio culturale di Alatri e dell’intero territorio.