Alta tensione in consiglio tra Azienda speciale e fibrillazioni politiche

A Terracina giovedì torna a riunirsi l'assise civica su richiesta delle opposizioni. Al centro del dibattito "modifiche ed integrazioni" allo statuto della società partecipata. Ma tiene banco la situazione elettrica della maggioranza con Fratelli d'Italia che minaccia di non approvare il punto all'ordine del giorno se il sindaco non darà seguito alle richieste fatte sul riassetto della giunta. Le minoranze all'attacco

Sale la tensione al Comune di Terracina alla vigilia del consiglio Comunale convocato su richiesta delle minoranze ed in agenda per domani alle ore 10. L’assise dovrebbe apportare alcune “modifiche e integrazioni” allo Statuto della partecipata del Comune, l’Azienda Speciale Terracina per la gestione dei Servizi Sociali e dei Servizi Tecnologici e Manutentivi in autonomia contabile e gestionale.

La chiave politica

I Gruppi di opposizione al centrodestra che governa la città sospettano che Fratelli d’Italia, il Partito di maggioranza relativa, intenda inviare un avviso di sfratto al sindaco Francesco Giannetti. Vogliono smascherare il gioco “perché sull’Azienda speciale non si può più scherzare dopo una gestione tutt’altro che dignitosa portata avanti negli ultimi 15 anni”.

Il sindaco Francesco Giannetti

A sostenerlo sono i consiglieri Alessandro Di Tommaso, Barbara Cerilli e Giuseppe Masci (Progetto Terracina), Pierpaolo Chiumera e Daniele Cervelloni (Partito Democratico), Gaia Pernarella (Sinistra Italiana) e Gabriele Subiaco (Europa Verde), convinti che i due principali gruppi consiliari della maggioranza Giannetti, dopo sedute consiliare andate deserte, scenderanno dall’Aventino e renderanno la seduta un far west. (Leggi qui: Il cammello del sindaco e il governo che non c’è).

Se la Lega ha ottenuto nel frattempo il minimo sindacale con l’avvicendamento (sollecitato dal Gruppo consiliare ma avversato dalla base degli iscritti) dell’assessora alle Politiche Sociali Sara Norcia (la sua possibile sostituta Nicoletta Rossi non è stata ancora ufficialmente nominata dal sindaco e non è escluso che possa occuparsi finanche di Bilancio…), è certo Fratelli d’Italia parteciperà al Consiglio rendendolo un terreno minato. (Leggi qui: Il sindaco Giannetti si piega ai diktat della Lega ma la crisi resta irrisolta).

Le richieste di Fratelli d’Italia

Il Partito di Giorgia Meloni ha chiesto, oltre ad un ridimensionamento del ruolo del vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Claudio De Felice, la nomina di un suo terzo rappresentante in Giunta che si aggiunga agli assessori Alessandra Feudi (Sport e Cultura) e Maurizio Casabona (Ambiente). Il terzo assessorato dovrebbe andare all’attuale presidente del Consiglio Luca Caringi (con la delega pesantissima all’Urbanistica). Al suo posto nello scranno più alto del consiglio il“fratello” Massimiliano Di Girolamo.

Luca Caringi

Queste richieste di FdI, a differenza di quella della Lega, non sono state portate ancora all’incasso e le minoranze ritengono che il primo partito di maggioranza venga in consiglio comunale e chieda il conto a suo modo: il voto contrario o, eventualmente, la presentazione di alcuni emendamenti alla modifica dello Statuto dell’Azienda speciale.

Integrazioni che se formalizzate – secondo Progetto Terracina, Pd, Sinistra Italiana ed Europa Verde – arriverebbero fuori tempo massimo dal momento che ben tre commissioni consiliari (Affari generali, Politiche sociali e Bilancio) si sono espresse rilasciando un parere congiunto con il voto favorevole dei rappresentanti della maggioranza di centrodestra, la stessa che ha prima presentato le modifiche allo statuto dell’Azienda speciale e poi hanno fatto dietrofront..per contare di più in Giunta.

Le opposizioni sul piede di guerra

Per Progetto Terracina, il Pd, Sinistra Italiana e Europa Verde la futura gestione economica della società partecipata del comune è la chiave che Fdi ha al momento in mano per mettere in difficoltà il sindaco Giannetti.

Il capogruppo Pierpaolo Chiumera ed il Segretario Provinciale Pd Omar Sarubbo

Chiaro il passaggio di un documento congiunto delle minoranze quando dicono che “il Partito di maggioranza relativa sembra non avere alcuna voglia di prendere di petto i problemi della partecipata comunale e minaccia di fare opposizione  al proprio sindaco presentando emendamenti ostruzionistici  alla discussione di giovedì“.

E’ un segnale chiaro ed eloquente al sindaco Giannetti, un avviso di sfratto che, dopo aver interessato la dimissionata assessora ai servizi sociali, giunge ora diretto al primo cittadino. Se non riuscirà a cambiare la gestione dell’azienda dopo due anni e mezzo di lavoro sarà costretto ad incassare la sconfitta, senza neanche poter vantare l’onore delle armi…”

Atteggiamento costruttivo

Le minoranze difendono il loro lavoro consiliare fatto sul miglioramento funzionale dell’Azienda speciale, poi trasformata però nel principale argomento di scontro tra Fdi e la Lega da una parte ed il sindaco Giannetti dall’altra.

“Da parte nostra c’è stato un atteggiamento costruttivo e responsabile per inserire nel nuovo statuto dell’Azienda speciale maggiori garanzie di efficienza, efficacia, trasparenza e controllo. Si tratta di un lavoro peraltro svolto durante le ferie di agosto per poter rispettare la scadenza concordata del 30 agosto. Queste migliorie sono state accolte nelle diverse sedute delle commissioni consiliari congiunte prima dell’approvazione della delibera 131 del 25 settembre“, hanno tenuto a precisare i consiglieri di opposizione.

Gaia Pernarella

Se non fosse stato per la nostra richiesta (del 16 ottobre scorso) di inserire all’odg del prossimo consiglio la trattazione dell’argomento, per le principali forze di  maggioranza questo lavoro sarebbe rimasto nei cassetti dell’ente ancora a lungo, o almeno il tempo necessario per far scadere i termini entro i quali si possa procedere alla selezione del nuovo direttore”.

Sono accuse pesanti che fanno a pugni con l’attualità amministrativa. Le vicende dell’Azienda speciale stanno bloccando l’intera amministrazione terracinese. Senza i bilanci della partecipata che tardano ad arrivare, l’approvazione del bilancio consolidato dell’ente con termine di legge al 30 settembre scorso non può avvenire. E di conseguenza, i trasferimenti economici statali e le assunzioni necessarie slittano ancora. Si sta “paralizzando un’amministrazione che in questi due anni ha dovuto affrontare i problemi di 15 anni di cattiva amministrazione targata Fdi”.

Lo stallo del Comune legato all’Azienda speciale

Le vicissitudini politiche di maggioranza che da tempo tengono il Comune in stallo, sono legate a doppio filo con quelle dell’Azienda Speciale. Eloquenti le recenti dimissioni del Presidente del CdA Enrico Del Monte che, nominato direttamente dal sindaco Giannetti, come ultimo atto  avrebbe chiesto formalmente il permesso a procedere al licenziamento della direttrice dell’Azienda speciale, la dottoressa Carla Amici per una condanna della Corte dei Conti.

Alessandra Feudi, uno degli assessori di FdI

Se Fratelli d’Italia per far pesare le sue rivendicazioni nel nuovo assetto dell’esecutivo ha fatto sapere di non voler approvare le modifiche allo Statuto dell’Azienda speciale o, in alternativa, di emendarle direttamente in Aula (con il rischio di essere discusse ed approvate nelle commissioni competenti), Carla Amici è pronta a restare al suo posto “ben difesa dai due partiti di maggioranza relativa”, hanno concluso Progetto Terracina, il Pd, Sinistra Italiana e Europa Verde.