Ad Arce un confronto inedito tra Corte dei Conti, Regione Lazio ed Enti Locali: quando la formazione non è solo burocrazia, ma leva strategica per lo sviluppo e la buona amministrazione.
Corte dei Conti, Regione ed amministratori locali, tutti allo stesso tavolo ma non per rinfacciarsi i numeri, bensì per capire come farli quadrare meglio. Ad Arce la formazione ha smesso di essere un obbligo e punta a diventare leva di sviluppo. Perché, quando si parla di conti pubblici, la competenza non è un dettaglio tecnico, è politica economica vera e propria. E da Arce arriva un messaggio chiaro: solo con il dialogo tra istituzioni si costruisce la sostenibilità finanziaria dei territori.
Così sabato prossimo, la politica locale e regionale si incontreranno per discutere del futuro delle autonomie locali, della collaborazione tra istituzioni e, soprattutto, del modo in cui le regole possono diventare strumento di sviluppo e non di ostacolo.
Un evento politico economico
L’appuntamento – promosso dal Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio (CAL) in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Frosinone – non sarà solo un momento formativo, ma anche e soprattutto un evento politico-economico di alto valore divulgativo.

Il tema scelto, “L’attività di coordinamento tra Enti Locali, Regione Lazio e Magistratura Contabile”, mette al centro una questione cruciale: come rendere più efficiente e sostenibile il sistema delle autonomie, in un momento in cui i Comuni sono schiacciati tra responsabilità crescenti, tagli ai trasferimenti e l’urgenza di programmare il futuro in chiave europea.
Formazione e responsabilità: il ruolo dei controlli come garanzia per i cittadini. Il convegno, ospitato nella Sala Consiliare della XV Comunità Montana Valle del Liri, non sarà una semplice giornata di studio. È un momento di confronto tra chi amministra e chi controlla, tra chi legifera e chi applica la legge.
Riuniti politici, amministratori e magistrati
La presenza di figure istituzionali come il Paolo Trancassini, Tommaso Miele, Massimo Ruspandini, Nicola Ottaviani, Claudio Fazzone, Gerardo Stefanelli, Alessandro Romoli, Riccardo Mastrangeli, Enzo Salera e tanti altri rappresenta un segnale chiaro: la necessità di costruire un dialogo stabile tra politica, enti locali e magistratura contabile.

La prima parte dei lavori affronterà il tema dei pareri, dei controlli e dei poteri sostitutivi. Temi che possono sembrare tecnici, ma che toccano direttamente la vita dei Comuni e quindi dei cittadini. Perché ogni atto amministrativo deve essere al tempo stesso legittimo, utile ed efficace. Non un vincolo, ma una garanzia di buona amministrazione.
Economia e territorio: verso l’ATO unico
La seconda sessione, dedicata a “Verso un ATO unico nel settore idrico”, metterà invece in evidenza la dimensione economica del confronto. Il riordino del sistema idrico, con la prospettiva dell’ATO unico, rappresenta un banco di prova decisivo: significa parlare di tariffe, servizi, investimenti, ma anche di sostenibilità e gestione delle risorse pubbliche. In altre parole, la politica che tocca da vicino la quotidianità delle famiglie e delle imprese.

Sul tema interverranno amministratori e tecnici esperti, tra cui Emanuela Rinaldi, Cosmo Mitrano, Daniele Maura, Giuseppe Sacco, Daniele Natalia, Lorenzo Fiorini e Giammarco Florenzani, sotto la moderazione dell’avvocato Enrico Michetti, direttore della Gazzetta Amministrativa. I lavori si chiuderanno con i saluti dell’Assessore Regionale al Bilancio e Agricoltura Giancarlo Righini.
Un laboratorio di politica pubblica per il Lazio

Questo incontro va oltre il dibattito giuridico: rappresenta un vero laboratorio di politica pubblica, in cui la formazione si intreccia con la concretezza della gestione amministrativa. In tempi in cui la fiducia tra cittadini e istituzioni è fragile, eventi come questo riportano al centro la cultura della responsabilità e del servizio.
Come ha sottolineato la presidente del CAL Lazio Luisa Piacentini, “questi incontri sono fondamentali per mantenere viva la sinergia tra istituzioni, enti locali e Regione, promuovendo una cultura amministrativa basata su responsabilità, efficienza e cooperazione”.
La voce dell’organizzazione

A ribadire il senso profondo dell’iniziativa è Giammarco Florenzani, tra i promotori dell’evento in qualità di vicepresidente del CAL ed amministratore della nostra provincia. “Per la provincia di Frosinone è un onore ospitare il primo evento divulgativo del CAL sui territori – ha sottolineato Florenzani – Con la Presidente Piacentini e tutto l’Ufficio di Presidenza abbiamo lavorato in questi mesi per dare forza a questa importante istituzione statuita dalla Costituzione italiana”.
Florenzani entra nel dettaglio dell’appuntamento. “Non è solo un convegno, ma un momento in cui la politica torna ad ascoltare i territori e i territori tornano a dialogare con la Regione e con lo Stato – ha continuato il vicepresidente – Il CAL della Regione Lazio ha voluto creare un ponte, perché la buona amministrazione nasce dal confronto, non dalla distanza”.
“In un periodo in cui i Comuni faticano a programmare e gestire risorse, il dialogo con la Magistratura Contabile diventa un elemento di crescita, non un ostacolo – ha sottolineato Florenzani – Solo così – con formazione, responsabilità e collaborazione – si può costruire un Lazio più efficiente e vicino ai cittadini”.

Il tema dell’Ato unico sarà di grande interesse. La qualità e le tariffe del servizio idrico sono argomenti molto sentiti. “Abbiamo deciso anche di affrontare il tema dell’Ato unico del Servizio idrico sul quale la Regione Lazio sta accelerando e che per la nostra provincia rappresenta un tema centrale visto che è l’unica strada per consentire un taglio delle tariffe idriche ed un servizio più sostenibile dal punto di vista ambientale”, ha chiosato Florenzani
Un messaggio chiaro, quello che arriva da Arce: la formazione non è solo teoria, ma politica del fare. E quando Enti Locali, Regione e Magistratura Contabile si siedono allo stesso tavolo, il risultato non è solo un dibattito ma una visione concreta di come migliorare il sistema pubblico, con equilibrio e competenza.



