Il ritorno di Vittorio Sgarbi ad Arpino scatena un terremoto mediatico e familiare. Le immagini del sindaco di nuovo in municipio dividono: per la figlia Evelina sono una “fiction” con tanto di fotoritocco, per la compagna Sabrina Colle sono solo il segno di un amore che resiste
Doveva essere un ritorno in punta di piedi e invece è diventata un’escalation da melodramma con tanto di accuse di fotoritocco, indignazione filiale e lettere d’amore spedite via Rai Uno. Vittorio Sgarbi l’altra sera è tornato ad Arpino. Dopo almeno sei mesi di assenza forzata – tra depressione, ricoveri, cure e silenzi – il sindaco critico d’arte ha rimesso piede nel Palazzo comunale. Lo ha fatto in silenzio, col capo chino su un cellulare, pallido, come lo mostrano pochi secondi immortalati in un video da 60”, postato sui suoi social. E via, a tutta velocità, verso Roma.
Ma il ritorno istituzionale si è trasformato in una fiction – anzi, a sentire sua figlia Evelina, in una farsa bella e buona. Per lei quelle immagini sono sospette: troppo curate, troppo leggere, persino ringiovanite. “Ritoccate”, ipotizza. (Leggi qui: “Un amministratore di sostegno per Sgarbi”. Ad Arpino ne sanno nulla).
Parteciperà alla Giunta. Vittorio è malato

Certo è che il racconto ha due volti, come nelle migliori telenovelas turche dalla sceneggiatura fin troppo semplice ed approssimata. Il primo ciak si apre con una sequenza in campo largo sulla piazza centrale di Arpino: in un capannello che chiacchiera e cammina ci sono gli amministratori della città e c’è Vittorio Sgarbi, il critico noto per le sue polemiche incontenibili che un paio di anni fa si è innamorato di Arpino e delle sue chiese fino al punto di candidarsi a sindaco della città che diede i natali a Cicerone e Caio Mario.
È il giorno del ritorno alla vita pubblica. Avviene in una data non casuale: Evelina ha chiesto che venga nominato un amministratore per il padre. È certa che sia malato, la depressione gli stia facendo sentire in modo terribile il peso degli anni, ci sono poi altri acciacchi e cure. Nei giorni precedenti c’è stata l’udienza in Tribunale: una giudice dovrà accertare se l’ex Ministro ed ex Sottosegretario alla Cultura sia in grado di badare a se stesso. In Aula lui è apparso sveglio, con un colpo di teatro ha regalato al magistrato il suo ultimo libro assicurando di averlo scritto nei mesi in cui si stava curando.

Poi il blitz ad Arpino. Con quelle immagini di 60 secondi caricate sul profilo Instagram dell’ufficio stampa di Vittorio Sgarbi e rilanciate poi sul suo profilo personale: ritraggono il sindaco nel palazzo municipale, seduto dietro ad una delle scrivanie, circondato dal vicesindaco Massimo Sera e da altri amministratori comunali. Pallido, l’ex Sottosegretario alla Cultura si vede per tre secondi: ha il capo chino sullo schermo di un cellulare. Le scritte a corredo del video spiegano “Ritorno ad Arpino“.
I due Sgarbi

Arrivato in città intorno alle 16:45 dopo avere avvertito il vice sindaco. “Affaticato? Non direi – spiega Massimo Sera – ha fatto tutte le scale del palazzo municipale da solo e senza mai fermarsi, ha visitato il palazzo nel quale ci siamo spostati e dopo una breve riunione ha voluto fare una passeggiata nella piazza principale“. Non è stata una visita di cortesia: il sindaco Vittorio Sgarbi ha voluto fare il punto sulle pratiche che aveva lasciato ed ha chiesto come ci si stia organizzando per il Natale, quali iniziative si stiano allestendo per attirare visitatori e stimolare il commercio.
“Il sindaco ci ha detto che parteciperà alle prossime riunioni di Giunta, molto probabilmente da remoto ma in ogni caso ci sarà“. Parla poco, non ha la verve per la quale è diventato famoso “ma mi ha fatto una buona impressione ed è stato contento di tornare nella sua città” ha concluso Sera. Sgarbi riparte per Roma poco prima delle 19 di quella stessa sera.

Appena l’Agenzia Ansa batte la notizia arriva la replica del legale della figlia, Lorenzo Iacobbi. È una nota al vetriolo: “La mia assistita prova sconcerto e repulsione per il cinismo di chi continua a proporre un’immagine falsata di un uomo anziano e malato. Vittorio ha un cancro alla prostata, è cardiopatico, depresso e sotto psicofarmaci. Alla visita del tribunale appariva affaticato, con lo sguardo perso. Adesso invece compare sui social con vent’anni di meno: è chiaro che come figlia, Evelina, provi orrore”.
Eterno amore
Ma nel frattempo la narrazione si sdoppia. Da una parte c’è chi grida alla messinscena da soap, dall’altra chi parla d’amore. Letteralmente. Sabrina Colle, compagna di lunga data, ha affidato a Samantha De Grenet – ospite a “La Volta Buona” – una lettera letta in diretta su Rai Uno. “Vittorio non è mai stato isolato. In ospedale ha ricevuto visite costanti da sorella e figlia. Abbiamo taciuto per mesi, ma non escludiamo azioni legali contro chi ha speculato. Tutto questo si chiama amore”.

Un amore che si scontra però con una verità ancora da stabilire: quella su cui dovrà pronunciarsi la giudice tutelare, chiamata a decidere se Sgarbi sia ancora in grado di gestire se stesso o se serva un amministratore di sostegno. Mentre Arpino si divide tra chi gli porta ancora il caffè e chi vede nella sua statua equestre un simbolo di giorni lontani, la battaglia continua.
Una battaglia di immagini, di parole, e di sentimenti. Con al centro un uomo che, per tutta la vita, ha fatto della provocazione un’arte. Ma che ora è diventato – suo malgrado – protagonista di una fiction che nemmeno lui avrebbe saputo sceneggiare così bene.



