
Pubblicata la graduatoria dei fondi da distribuire ai vari enti. In provincia di Frosinone Alatri, Ceccano e Vicalvi hanno ottenuto i contributi più cospicui. Previsti interventi anche per la riconversione di edifici pubblici dismessi
Costruire nuovi asili nido e trasformare edifici pubblici in luoghi accoglienti per i più piccoli. È questo l’obiettivo dell’avviso pubblicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha dato il via alla nuova fase del Piano nazionale per gli asili nido legato al PNRR. Una fase che arriva a pochi giorni di distanza da un altro provvedimento e da altri fondi: quelli della settimana scorsa li metteva lo Stato. Questi sono progetti Pnrr. (Leggi qui: Asili nido, fondi ai comuni ciociari: la fetta più grande ad Alatri).
Un’occasione concreta per ampliare l’offerta educativa nella fascia 0-2 anni e rispondere a una doppia sfida: sostenere le famiglie e incentivare la partecipazione femminile al mondo del lavoro.

L’iniziativa rientra nella Missione 4 del PNRR – Istruzione e Ricerca, e prevede interventi su due fronti: realizzare strutture ex novo oppure riconvertire edifici esistenti, non ancora destinati alla prima infanzia. Il tutto finanziato con fondi europei Next Generation EU, per un investimento che mira non solo a creare nuovi posti nido, ma anche a migliorare la qualità dei servizi educativi e di cura già esistenti.
La situazione in Ciociaria
E la provincia di Frosinone? C’è, e ci crede. Con il Decreto Ministeriale n. 101 del 23 maggio, sono state pubblicate le graduatorie ufficiali: quasi 8 milioni di euro in arrivo per 13 Comuni ciociari. Una boccata d’ossigeno per tanti territori, soprattutto quelli medi e piccoli, che faticano a offrire servizi per la prima infanzia all’altezza dei bisogni delle famiglie.
COMUNE | TIPO INTERVENTO | POSTI DA REALIZZARE | IMPORTO PNRR |
---|---|---|---|
Alatri | Nuova Costruzione/Ampliamento | 60 | 1.440.000 |
Castelforte | Riconversione di edificio esistente non già destinato ad asili nido | 24 | 480.000 |
Ceccano | Nuova Costruzione/Ampliamento | 36 | 864.000 |
Ferentino | Riconversione di edificio esistente non già destinato ad asili nido | 30 | 600.000 |
Isola del Liri | Nuova Costruzione/Ampliamento | 30 | 720.000 |
Piglio | Nuova Costruzione/Ampliamento | 24 | 576.000 |
Vico nel Lazio | Nuova Costruzione/Ampliamento | 20 | 480.000 |
Santopadre | Riconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido | — | 400.000 |
Colle San Magno | Riconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido | — | 600.000 |
Colfelice | Riconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido | — | 260.000 |
Rocca d’Arce | Riconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido | — | 660.000 |
Belmonte Castello | Nuova costruzione/Ampliamento | — | 72.000 |
Vicalvi | Riconversione con demolizione e ricostruzione di edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido | — | 840.000 |
Due principali categorie di intervento:
- Nuova Costruzione/Ampliamento: 7 Comuni
- Riconversione di edifici esistenti (inclusa demolizione e ricostruzione): 6 Comuni
La maggior parte degli interventi riguarda la nuova costruzione o l’ampliamento, ma c’è anche un forte ricorso al riuso intelligente di edifici pubblici non destinati finora ai servizi per l’infanzia.
Posti e importi

In totale sono previsti 224 posti. I Comuni che attiveranno nuovi posti nido sono 7 su 13: Alatri, Ceccano, Ferentino, Isola del Liri, Piglio, Castelforte, Vico nel Lazio. Invece i Comuni senza indicazione esplicita dei posti nido sono sei: Santopadre, Colle San Magno, Colfelice, Rocca d’Arce, Belmonte Castello, Vicalvi. Si tratta di interventi di riconversione ancora in fase progettuale o con scopo di adeguamento strutturale.
Il totale del finanziamento PNRR assegnato è 8.292.000 di euro e la fetta più consistente va ad Alatri (1.440.000 €), Ceccano (864.000 €) e Vicalvi (840.000 €). L’importo medio per posto nido (calcolabile solo per i Comuni con numero indicato) è di circa 31.900 € per posto(basato su 224 posti e circa 7,14 milioni € allocati per quei Comuni).
Oltre ai centri medi come Alatri e Ceccano, molti interventi interessano piccoli centri dell’area montana o collinare, con l’obiettivo di ridurre il gap territoriale nei servizi all’infanzia. In molti casi si privilegia il riutilizzo dell’esistente, riducendo i costi di urbanizzazione e accelerando i tempi di attivazione dei servizi. I fondi sono distribuiti su un ampio numero di comuni, indicando un tentativo di copertura capillare e inclusiva.
Un passo avanti importante, non solo per l’istruzione, ma anche per una società più equa, inclusiva e moderna. E che parte, come sempre, dai bambini.
(Foto di copertina © DepositPhotos.com).