Asili nido, via ai nuovi fondi: in Ciociaria arrivano 8 milioni per 13 Comuni

Pubblicata la graduatoria dei fondi da distribuire ai vari enti. In provincia di Frosinone Alatri, Ceccano e Vicalvi hanno ottenuto i contributi più cospicui. Previsti interventi anche per la riconversione di edifici pubblici dismessi

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Costruire nuovi asili nido e trasformare edifici pubblici in luoghi accoglienti per i più piccoli. È questo l’obiettivo dell’avviso pubblicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha dato il via alla nuova fase del Piano nazionale per gli asili nido legato al PNRR. Una fase che arriva a pochi giorni di distanza da un altro provvedimento e da altri fondi: quelli della settimana scorsa li metteva lo Stato. Questi sono progetti Pnrr. (Leggi qui: Asili nido, fondi ai comuni ciociari: la fetta più grande ad Alatri).

Un’occasione concreta per ampliare l’offerta educativa nella fascia 0-2 anni e rispondere a una doppia sfida: sostenere le famiglie e incentivare la partecipazione femminile al mondo del lavoro.

Bambini in un asilo nido (Foto © DepositPhotos.com)

L’iniziativa rientra nella Missione 4 del PNRR – Istruzione e Ricerca, e prevede interventi su due fronti: realizzare strutture ex novo oppure riconvertire edifici esistenti, non ancora destinati alla prima infanzia. Il tutto finanziato con fondi europei Next Generation EU, per un investimento che mira non solo a creare nuovi posti nido, ma anche a migliorare la qualità dei servizi educativi e di cura già esistenti.

La situazione in Ciociaria

E la provincia di Frosinone? C’è, e ci crede. Con il Decreto Ministeriale n. 101 del 23 maggio, sono state pubblicate le graduatorie ufficiali: quasi 8 milioni di euro in arrivo per 13 Comuni ciociari. Una boccata d’ossigeno per tanti territori, soprattutto quelli medi e piccoli, che faticano a offrire servizi per la prima infanzia all’altezza dei bisogni delle famiglie.

COMUNETIPO INTERVENTOPOSTI DA REALIZZAREIMPORTO PNRR
AlatriNuova Costruzione/Ampliamento601.440.000
CastelforteRiconversione di edificio esistente non già destinato ad asili nido24480.000
CeccanoNuova Costruzione/Ampliamento36864.000
FerentinoRiconversione di edificio esistente non già destinato ad asili nido30600.000
Isola del LiriNuova Costruzione/Ampliamento30720.000
PiglioNuova Costruzione/Ampliamento24576.000
Vico nel LazioNuova Costruzione/Ampliamento20480.000
SantopadreRiconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido400.000
Colle San MagnoRiconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido600.000
ColfeliceRiconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido260.000
Rocca d’ArceRiconversione edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido660.000
Belmonte CastelloNuova costruzione/Ampliamento72.000
VicalviRiconversione con demolizione e ricostruzione di edificio pubblico esistente non già destinato ad asilo nido840.000

Due principali categorie di intervento:

  • Nuova Costruzione/Ampliamento: 7 Comuni
  • Riconversione di edifici esistenti (inclusa demolizione e ricostruzione): 6 Comuni

La maggior parte degli interventi riguarda la nuova costruzione o l’ampliamento, ma c’è anche un forte ricorso al riuso intelligente di edifici pubblici non destinati finora ai servizi per l’infanzia.

Posti e importi

I neonati nel Nido

In totale sono previsti 224 posti. I Comuni che attiveranno nuovi posti nido sono 7 su 13: Alatri, Ceccano, Ferentino, Isola del Liri, Piglio, Castelforte, Vico nel Lazio. Invece i Comuni senza indicazione esplicita dei posti nido sono sei: Santopadre, Colle San Magno, Colfelice, Rocca d’Arce, Belmonte Castello, Vicalvi. Si tratta di interventi di riconversione ancora in fase progettuale o con scopo di adeguamento strutturale.

Il totale del finanziamento PNRR assegnato è 8.292.000 di euro e la fetta più consistente va ad Alatri (1.440.000 €), Ceccano (864.000 €) e Vicalvi (840.000 €). L’importo medio per posto nido (calcolabile solo per i Comuni con numero indicato) è di circa 31.900 € per posto(basato su 224 posti e circa 7,14 milioni € allocati per quei Comuni).

Oltre ai centri medi come Alatri e Ceccano, molti interventi interessano piccoli centri dell’area montana o collinare, con l’obiettivo di ridurre il gap territoriale nei servizi all’infanzia. In molti casi si privilegia il riutilizzo dell’esistente, riducendo i costi di urbanizzazione e accelerando i tempi di attivazione dei servizi. I fondi sono distribuiti su un ampio numero di comuni, indicando un tentativo di copertura capillare e inclusiva.

Un passo avanti importante, non solo per l’istruzione, ma anche per una società più equa, inclusiva e moderna. E che parte, come sempre, dai bambini.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com).