L'archiviazione di ogni accusa ipotizzata 5 anni fa a carico di Alessandro Cardinali gli restituisce la verginità amministrativa. Con la quale ora può reclamare i Lavori Pubblici. Aprendo un fronte interno per il sindaco Natalia.
Una rivincita. Che però rischia di creare qualche problema all’interno della maggioranza. La rivincita è quella andata in scena l’altro giorno nella Sala gialla del comune di Anagni. Protagonista indiscusso, il consigliere comunale di FdI Alessandro Cardinali. Al quale, qualche giorno fa è arrivata la notizia che aspettava da tempo. Da più di 5 anni.
Dall’ottobre del 2013 per essere precisi; quando l’amministrazione comunale allora retta da Carlo Noto, (che di lì a poco sarebbe caduto) era stata scossa da una vera tempesta giudiziaria. Sotto forma di indagine delle forze dell’ordine, che avevano parlato dell’esistenza di una vera e propria “associazione a delinquere” con tanto di “corruzione”, “falsità ideologica”, “concussione” e quant’altro.
Un gruppo di una decina di persone avrebbe messo a punto un sistema per assegnare appalti pubblici a ditte amiche. Un sistema nel quale, secondo i carabinieri, sarebbe stato coinvolto anche l’allora assessore Alessandro Cardinali.
Più di 5 anni dopo, Cardinali ha potuto annunciare al mondo la sua vittoria. Sotto forma di archiviazione di tutta l’inchiesta. Cardinali era commosso nell’annunciare la fine della storia. Ne ha approfittato per prendersela con chi allora, aveva condotto le indagini “evidentemente non così accurate e precise”. E, va da sé, anche con chi all’epoca aveva seguito la vicenda per la stampa locale.
Una vittoria sotto tutti i punti di vista, quella di Cardinali. Che però rischia di creare qualche grattacapo alla maggioranza. Il perché è contenuto nelle ultime parole pronunciate da Cardinali durante la sua conferenza stampa: quando l’attuale consigliere di Fratelli d’Italia ha detto che da adesso in poi sarà possibile dedicarsi all’attività amministrativa “con maggiore slancio”.
Un’apertura, secondo i più, alla possibilità di coprire il buco lasciato aperto dalle dimissioni di Simone Pace.
Insomma, a questo punto Alessandro Cardinali potrebbe davvero diventare il nuovo assessore ai Lavori Pubblici, delega che da tempo è stata presa dal sindaco, che finora era sembrato non intenzionato a lasciarla.
La conclusione della vicenda giudiziaria di Cardinali apre invece un nuovo scenario. Con il consigliere Fdi che, reso più forte, potrebbe reclamare con più insistenza quello che aveva già chiesto dopo la vittoria alle comunali. Quando solo la legge sulle quote rosa aveva impedito al consigliere di diventare assessore, lasciando il posto alla compagna di Partito Jessica Chiarelli. Una ferita che era sempre rimasta aperta. E che ora potrebbe essere richiusa.
Ma paradossalmente, come si diceva, tutto questo rischia di rendere più teso il rapporto con la Lega di Vittorio D’Ercole. Che, dal giorno delle dimissioni di Pace, non ha fatto mistero di ritenersi l’uomo adatto a prendere la delega ai Lavori Pubblici.
Finora Natalia ha preso tempo. Ora invece potrebbe essere costretto a scegliere. E l’eventuale scelta di Cardinali lascerebbe l’amaro in bocca all’uomo della Lega. Che, va sempre ricordato, non ha mai del tutto digerito la propria esclusione a vantaggio proprio di Natalia nella gara al titolo di candidato a sindaco per il centro destra.
Una situazione che potrebbe, come detto, rendere meno veritiera l’aria di compattezza che sembra regnare nelle fila del centro destra locale.