Come annunciato nelle settimane scorse da Alessioporcu.it, Barbara Di Rollo sarà candidata alle Regionali. Nella lista del Partito Democratico. I conti da regolare. Chi deve stare molto attento.
Le Rochefauld diceva che “l’ipocrisia è l’omaggio che il vizio rende alla virtù”, riconoscendone la superiorità morale. Le formule della politica sono spesso e volentieri bizantine ed ipocrite.
Barbara Di Rollo, manager Neuromed e consigliere comunale di Cassino del Pd, sa bene come sono andate le cose. Sa bene che quando è stato avanzato il suo nome per la presidenza della Saf nel partito hanno subito detto no Francesco Scalia, Nazzareno Pilozzi, Antonio Pompeo, Simone Costanzo, Marino Fardelli e anche Marco Di Torrice, potentissimo vicepresidente della Saf e mentore del gruppo storico ferentinate, quello che, attraverso Francesco Scalia, va da Piergianni Fiorletta ad Antonio Pompeo.
Barbara Di Rollo fa parte dell’area di Francesco De Angelis e da mesi le è stato detto che alle Regionali avrebbe concorso in tandem con Mauro Buschini. Poi si è palesata la possibilità di andare a guidare la Società Ambiente Frosinone. Certamente era inconferibile, ma quante volte questo problema è stato superato con un accordo forte.
Stavolta no. Poi è successo che Matteo Orfini è venuto a Cassino e ha lanciato, oltre alla candidatura di Francesco De Angelis, quelle di Mauro Buschini e di Sara Battisti alle regionali.
Barbara Di Rollo è una signora nel vero senso della parola. Non alza la voce, ma elabora tutto. Dicono che sulla sua testa sia spuntata una nuvoletta dei fumetti nella quale si leggeva: “Ma non si poteva aspettare di vedere come va a finire alla Saf?”. Perché quell’occupazione doppia della casella, Buschini-Battisti, poteva tagliarla fuori.
Lei però non è una che si arrende. Ha tolto dall’impaccio Francesco De Angelis rinunciando alla disponibilità a correre per la Saf dopo che Scalia e Costanzo avevano eretto il “muro di Colfelice”. (leggi qui) Però alle Regionali ha detto già la settimana scorsa che si sarebbe candidata. Non tornerà indietro e rappresenterà una “variabile” di non poco conto.
Simone Costanzo e Marino Fardelli la stanno cercando per concorrere insieme. Lei non risponde perché vuole capire bene gli schieramenti di partenza. Potrebbe non avere bisogno del “tandem”, mentre gli altri senza di lei non vanno da nessuna parte.
Francesco De Angelis e Mauro Buschini sono in evidente imbarazzo politico, qualcuno ha proposto alla Di Rollo di candidarsi nella Lista Zingaretti. Lei non ha avuto bisogno di parlare, è bastato il suo sguardo. Si candiderà nel Pd, con il sostegno dell’area di Francesco Mosillo ma non solo.
Ha un altro conto politico da regolare, quello con il leader di Forza Italia Mario Abbruzzese, che alla guida della Saf le ha sbarrato la strada, preferendo addirittura posizionarsi su Roberto Suppressa.
Le quote rosa saranno fondamentali, non soltanto alle regionali. Pure alla Camera e al Senato. Francesco De Angelis ha un solo modo per cercare di ricucire davvero con Barbara Di Rollo: assicurarle una candidatura eleggibile. Ma non può “scavalcare” Sara Battisti e neppure mettere a rischio la sua designazione. Non se ne esce.
Barbara Di Rollo si prepara… all’invasione.