
Secondo il consigliere civico di maggioranza inoltre Anas non avrebbe tenuto in considerazione alternative alla chiusura della strada
Una riunione di Commissione ed una Diffida: entrambe portano la firma della stessa mano. La Terza Commissione consiliare di Ferentino si è riunita questa mattina nel centro ernico su richiesta del presidente Maurizio Berretta. Tema: la via Casilina che è stata chiusa da sabato scorso per effettuare i lavori di abbattimento e ricostruzione del ponte in via Giovina Tofe da parte di Anas. Lavori che costeranno circa 1.5 milioni di euro e che dureranno sei mesi, periodo nel quale la via Casilina tra il Km 71 ed il km 72 sarà chiusa.
Nella riunione di Commissione Berretta ha voluto la presenza della Comandante dei Vigili Urbani e dei responsabili del settore Urbanistica e Lavori Pubblici. Ma quale è il motivo degli questa convocazione? Berretta nei giorni scorsi ha presentato una diffida ad Anas denunciando possibili vizi nel procedimento ed il fatto che al Comune non sia arrivato alcun progetto.
Pausa. Maurizio Berretta è consigliere comunale di maggioranza, sostiene l’amministrazione cittadina che ha dato il via libera all’operazione Anas. Ma su questa operazione ha voluto avere le mani libere, rivendicando la sua autonomia dal sindaco e dalla Giunta.
Chi c’era al summit

Secondo il consigliere civico di maggioranza Anas non avrebbe tenuto in considerazione alternative alla chiusura della Casilina e la tempistica dei lavori che poteva essere molto ridotta. Alternative c’erano e sono state confermate anche dai consiglieri di minoranza.
Alla Commissione oggi erano presenti, in qualità di Consiglieri della commissione Ugo Galassi, Federica Mastrangeli, Luigi Vittori, Angelica Schietroma ed Antonio Pompeo. A loro, Berretta ha annunciato a sorpresa di aver già depositato una denuncia penale nei confronti di Anas e contro ignoti. Con l‘effetto di avere una maggioranza che concede il via libera ai lavori ed un pezzo della maggioranza che presenta denuncia.
La verifica su possibili illeciti

Berretta vuole verificare se ci siano stati reati in fase procedimentale. Il presidente inoltre ha annunciato di avere incontrato anche il Prefetto e per rispetto sia delle indagini che del Governo chiamati a vigilare da ora in poi sulla vicenda manterrà un atteggiamento riservato.
I responsabili dei settori Urbanistica e Lavori Pubblici hanno spiegato che tecnicamente non hanno avuto modo di rispondere alle richieste del consigliere Berretta. Questo avendo ricevuto i documenti del consigliere solo lo scorso 17 marzo.
Intanto il resto della maggioranza prende tempo. “Ci siamo presi un mese di tempo per analizzare bene gli atti e tutta la problematica. Sia dal punto di vista del traffico, dei disagi che dal punto di vista delle ripercussioni economiche e lavorative per gli esercizi commerciali”. Lo ha spiegato il consigliere comunale delegato al commercio, Ugo Galassi.

E ancora: “Tra trenta giorni ci rivedremo per analizzare la situazione. Nel frattempo la prossima settimana avremo un incontro a Roma con Anas per studiare possibili progetti per il sostegno ai commercianti. Vedremo anche come si potrà agire come comune. Ci siamo battuti per accorciare i tempi di chiusura della Casilina ed avere meno disagi posso ili per cittadini ed automobilisti ma l’opera va realizzata“.
Falci, martelli e ponti
Oggi intanto il vicesindaco Andrea Pro ha fatto un annuncio. Lo ha fatto rispondendo all’ ex Vicesindaco ed ex assessore provinciale Francesco Giorgi che tre mesi fa aveva scritto al sindaco Piergianni Fiorletta ed all’Anas. Chiedendo che venisse conservato il simbolo della falce e martello presente sul ponte in ricordo di una famiglia ferentinate la cui impresa edile familiare lo costruì nel 1952. A

ll’epoca non esistevano loghi aziendali, soprattutto per imprese di quelle dimensioni che oggi verrebbero chiamate ‘microimprese‘. Essendo vicini agli ideali del lavoro ed a quelli del partito Comunista Italiano, presero in prestito i simboli del Pci e li scolpirono su una spalletta del ponte.
Andrea Pro ha annunciato che verrà realizzato un calco del simbolo e posizionata una stele commemorativa a fianco del ponte proprio come ricordo del diritto al lavoro sancito dalla Costituzione. Di quello ed in ricordo del lavoro svolto dalla famiglia ferentinate che ha lavorato alla realizzazione del ponte. Un simbolo importante per tutta la comunità del centro ernico.