Scintille tra l'assessore al Bilancio ed il suo predecessore. Non quello che le ha ceduto l'incarico. Ma quello che c'era prima ancora. Al di là della questione di merito. C'è il problema delle tensioni
La prima immagine che rende l’idea è quella che molti hanno notato durante l’ultimo consiglio comunale. Nel corso del quale, forse anche perché manca una parte significativa dei consiglieri, i due sono piuttosto vicini. Eppure non si sfiorano. E nemmeno si salutano. Come se non ci fosse buon sangue.
Sembra non sia cominciata con il piede giusto ad Anagni l’avventura di Serenella Poggi come assessore al Bilancio della giunta Natalia. Nulla da dire sulla competenza e sulle qualità professionali dell’esponente del gruppo Anagni in comune (ma fino a poche settimane fa militava ne Il coraggio delle idee). Sembra però che il neo assessore abbia subito avuto uno scambio di vedute piuttosto acceso (per usare un eufemismo) con il suo predecessore.
Ma non con Giuseppe De Luca, che le ha ceduto il posto dopo le dimissioni (e che è comunque il portavoce del movimento Anagni in Comune). Le scintille ci sarebbero state con quello che c’era prima. Ovvero, con l’esponente di Cuori Anagnini Carlo Marino, in veste in questo caso di assessore alla Cultura.
Scintille sui conti
Discussione (sempre per usare un eufemismo) legata al fatto che la Poggi, appena arrivata in giunta, ha preso in mano i libri contabili ed ha dato un’occhiata ai vari capitoli di Bilancio. Ed ha avuto qualcosa da ridire sull’entità delle risorse che Marino avrebbe voluto destinare ai festeggiamenti estivi, ed in special modo a quelli previsti per San Magno. Facendo capire a chiare lettere che sarebbe stato il caso di regolarsi meglio.
Un atteggiamento che certo non ha contribuito all’armonia nella squadra di governo. Tanto che, come hanno notato in parecchi, durante la lettura delle variazioni di Bilancio dedicate alle festività patronali, la faccia del neo assessore non era esattamente sorridente e distesa.
Tensioni già viste
Si tratta, a ben vedere, della riproposizione di uno schema già visto in precedenza. Non è la prima volta che certi rapporti stridono. Non a caso, tra le situazioni che avevano portato qualche settimana fa De Luca a gettare la spugna c’era stata anche la mancata sintonia (sempre un eufemismo) con alcuni esponenti della maggioranza. Ai quali l’ex assessore contestava, più o meno apertamente, un atteggiamento troppo miope, legato alla sfera del consenso personale e non dell’interesse della città. (Leggi qui: La verità dell’ex assessore: “Molti si lamentano, io ho agito”).
Che questa difficoltà di relazione si conservi anche dopo il cambio della guardia tra De Luca e la Poggi può, a questo punto, significare una cosa sola. Che i rapporti tra gli esponenti della maggioranza sono decisamente più tesi di quanto le versioni ufficiali.
E questo, assieme alle manovre per la creazione di una coalizione di centrodestra unita (obiettivo che sembra essere non esattamente raggiunto), rischia di essere un problema in più per il sindaco Daniele Natalia.