Blindare Mastrangeli per stoppare Forza Italia

Perché ieri Fratelli d'Italia ha blindato il sindaco. La mossa che tampona due fronti. I tre paletti. I movimenti in atto tra i Gruppi: la nascita di un nuovo schieramento. Per puntellare Mastrangeli

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Strette di mano, sorrisi e anche qualche battuta sulla nazionale di calcio: così tanto per distendere ulteriormente il clima. Ma non c’è ne era assolutamente bisogno, Fratelli d’Italia è stata la vera guardia pretoriana del sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, senza mai metterlo in difficoltà. Gli unici sui quali ha potuto contare ad occhi chiusi in questi anni sono stati loro insieme alla lista del vice sindaco Antonio Scaccia.

Si è aperto così ieri sera a palazzo Munari l’incontro tra il sindaco e la delegazione di Fratelli d’Italia, seconda tappa del confronto con i Partiti dopo quello con i singoli Consiglieri comunali per tentare di sciogliere i nodi di una crisi che va avanti ormai da un anno. Il primo incontro era stato la sera precedente: con la delegazione di Forza Italia. (Leggi qui: La mossa del cavallo di Forza Italia).

I Fratelli pretoriani

L’ex assessore Fabio Tagliaferri (oggi ad ALeS SpA) ed il capogruppo FdI Franco Carfagna

A guidare la delegazione è stato il Segretario cittadino Fabio Tagliaferri con il Capogruppo al Comune Franco Carfagna. Il primo è stato in Giunta fino a pochi mesi fa, poi è stato chiamato a guidare l’azienda del Ministero della Cultura ALeS SpA) ed ha lasciato ogni incarico amministrativo. 

Tagliaferri e Carfagna hanno trovato sul tavolo lo scenario disegnato prima di loro da Forza Italia: chiede l’azzeramento della Giunta. Una proposta irricevibile per il sindaco e forse avanzata proprio per questo. Azzerare la giunta (e poco conta che venga chiesto nel mentre il congelamento delle deleghe attribuite agli assessori) significherebbe rinnegare tutto il lavoro fatto fino ad ora. Compreso il raggiungimento del target del risanamento dopo dodici anni di sacrifici. Chiaro ed inevitabile che Mastrangeli partisse da questo con Tagliaferri e Carfagna.

La posizione espressa dal partito di Giorgia Meloni al sindaco, per bocca degli stessi protagonisti, è stata secca ed inequivocabile: “portare avanti l’attività amministrativa con i consiglieri comunali che condividono ancora il programma elettorale sottoscritto appena due anni fa. Eventuali vuoti di Giunta lasciati da assessori privi del sostegno di consiglieri comunali potranno essere colmati temporaneamente con l’interim del sindaco. L’attuale crisi deve essere conclusa in tempi ragionevoli al fine di potersi concentrare liberamente sui bisogni della città”.

I tre paletti per la crisi

I banchi della maggioranza (Foto © Filippo Rondinara)

Fratelli d’Italia ha quindi fissato dei paletti, esattamente come aveva fatto Forza Italia prima. Che possono essere riassunti così. Punto primo: la crisi deve essere risolta in tempi ragionevoli significa che FdI (al pari del sindaco) non ha intenzione di farsi logorare dai malpancisti e men che meno da Forza Italia. Piuttosto saranno i Fratelli d’Italia a staccare la spina

Punto secondo. Nessuno può rimanere in Giunta senza i consiglieri comunali che lo sostengono. Il riferimento è all’assessore al Bilancio Adriano Piacentini, espressione di Forza Italia ma al momento isolato dal suo Gruppo; mentre lui è rimasto leale al sindaco il Gruppo lo stringe d’assedio. Il ragionamento di FdI è chiaramente a futura memoria: qualora Forza Italia decidesse per l’appoggio esterno a Mastrangeli ed uscire quindi dalla Giunta, Piacentini non avrebbe più Consiglieri in aula che lo “reggono”.

A conferma della fondatezza del ragionamento, FdI ha portato al sindaco proprio l’esempio personale di Fabio Tagliaferri. Che nella scorsa consiliatura, quando perse l’appoggio del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, del quale era il rappresentante in Giunta, venne rimandato a casa. Tagliaferri e Carfagna hanno aggiunto inoltre che se si liberano posti in Giunta il sindaco può tranquillamente assumere l’interim.

Avanti così

Da qui il passaggio fondamentale dell’incontro: Fratelli d’Italia ritiene che i numeri per andare avanti con la consiliatura Mastrangeli ci siano. Con 15/17 Consiglieri di fiducia e con l’istituto della seconda convocazione che consente di approvare in seconda battuta qualsiasi argomento e con meno voti.

I due rappresentanti hanno quindi detto al sindaco in modo molto chiaro: “Marzi ci ha fatto una consiliatura, Ottaviani ne ha fatte due con la seconda convocazione. Non vediamo perché non possa farlo anche tu Riccardo”

Punto terzo: per FDI il discorso è diverso per il consigliere Mauro Vicano ed il suo gruppo. Si era candidato come sindaco, al ballottaggio aveva appoggiato l’elezione di Mastrangeli ma nelle settimane scorse il suo assessore Alessandra Sardellitti. Per FdI è legittimo che Vicano indichi un altro assessore: nel suo caso il rimpasto non c’entra perché – per FdI – la Sardellitti si è dimessa e Vicano non è un malpancista ma si trova in una posizione politica diversa ed è giusto che lui recuperi il suo assessore.

Il nuovo Gruppo

Riccardo Mastrangeli

Mentre Tagliaferri e Carfagna parlavano il sindaco, estremamente attento ad ogni parola e ad ogni espressione dei volti, prendeva appunti con la calligrafia tipica dei farmacisti: leggibile solo per loro. Sul foglio ormai quasi pieno, ha sottolineato questi 3 concetti finali: no all’azzeramento della Giunta. Avanti con la consiliatura, anche con numeri ridotti, quindi senza i “malpancisti”. Si all’assessorato a Vicano. Poi prima di salutare cordialmente i suoi ospiti, ha messo il foglio dentro una cartellina, con scritto Fratelli d’Italia.

Prima di procedere con gli incontri, c’è la possibilità che la geografia dell’Aula possa cambiare. Ieri sera è stata anticipata a Riccardo Mastrangeli l’intenzione di costituire un nuovo Gruppo consiliare: a formarlo sarebbero  il Consigliere delegato allo Sport Francesco Pallone, i due Consiglieri espressione dei Medici per l’Ambiente Teresa Petricca e Giovambattista Martino. Con quale intenzione? Rafforzare la posizione del sindaco e staccarsi da chi in questa fase sta logorando la maggioranza. Nel caso concreto: Pallone è stato eletto nalle civica del sindaco e prenderebbe le distanze dai suoi due attuali colleghi Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella che invece sono annoverati tra i malpancisti. Mentre Pallone con Petriucca e Martino avrebbero ribadito la loro fiducia a Mastrangeli e l’appoggio al programma sottoscritto prima delle elezioni.

Ma potrebbe essere solo uno dei cambiamenti. Perché la civica Ottaviani da un lato vedrebbe in uscita Petricca e Martino ma potrebbe aumentare le proprie file aggregando la consigliera Cinzia Fabrizi che proprio ieri è stata espulsa dal Gruppo consiliare di Forza Italia. Un rimescolamento di carte che renderebbe plastica la nuova situazione.(Leggi qui: La mossa del cavallo di Forza Italia).

Tra qualche giorno Mastrangeli riprenderà le cartelline: quando avrà incontrato tutti i Partiti e le liste che lo sostengono. Le rileggerà tutte quando bisognerà fare sintesi e decidere il da farsi. Lo deciderà soltanto lui ed i suoi appunti. Sempre più preziosi.