Per qualcuno è un contratto capestro, per altri una svendita, altri ancora lo giudicano un segno dei tempi, per altri è un buon accordo. Al centro della discussione c’è la convenzione stipulata tra l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale con la Banca Popolare del Cassinate. E’ durata poche settimane e nelle ore scorse è stata cancellata.
L’accordo riguardava le sponsorizzazioni. Una paginetta in tutto, siglata dal rettore Giovanni Betta e dal presidente della Bpc Donato Formisano.
Cosa c’era che non andava in quell’intesa?
Chi la criticava, fino a ieri pomeriggio puntava il dito contro l’articolo 2 dei cinque che componevano il documento. C’era scritto: «In ogni caso l’Università verificherà preventivamente la disponibilità della Banca Popolare del Cassinate alla sponsorizzazione. In caso negativo, o di parziale sponsorizzazione, l’Università procederà al reperimento di sponsorizzazioni presso altri enti». In pratica, Uniclam aveva concesso a Bpc un diritto di prelazione. Se le iniziative le piacevano se le sponsorizzava lei in esclusiva, tagliando fuori tutti gli altri. E solo se le scartava, si aprivano le porte agli altri sponsor: che fossero Fca, Mediobanca, Trenitalia o Banca Popolare del Frusinate era la stessa cosa. Così per tre anni.
Chi era a favore dell’accordo invece diceva che è una buona operazione economica: perché in questo modo l’Università aveva la certezza di un riferimento per le sue iniziative, evitava di dover impiegare energie per raccogliere gli sponsor, si appoggiava alla collaudata struttura di Bpc. Oltretutto in virtù di un accordo trasparente.
In mezzo c’era chi ne faceva una questione etica. Ed ha domandato: perché la scelta del rettore legarsi con un solo nome, a prescindere da chi sia, fosse pure la Banca d’Italia?
E’ stato proprio questo aspetto ad indurre il rettore Betta e Bpc a rivedere le cose, ieri pomeriggio ed a cancellare l’intesa. Che è stata comunque come uno di quegli investimenti rapidi e che fruttano tanto in poco tempo: Uniclam adesso avrà la fila ogni volta che intende sponsorizzare un evento, Bpc invece ha assestato un altro grande colpo d’immagine. Al punto che qualcuno ha pensato: ma fosse tutto una geniale trovata del guru della comunicazione Bpc Salvatore Lala?