Camaleonti e consuntivo: Gaeta fa quadrare (quasi) i suoi conti

Il Consiglio comunale di Gaeta ha visto il ritorno dell'assessore al Bilancio, Luca Gallinaro, che ha lodato le minoranze e criticato le carenze nella riscossione tributi. Marco Di Vasta ha mostrato un comportamento contraddittorio, astenendosi sul Conto Consuntivo 2024. Tensioni interne nella maggioranza e criticità nella gestione comunale. Ma Mitrano crea un ponte con FdI

La sintesi in stile Bignami del Consiglio comunale di Gaeta tenuto mercoledì sera potrebbe essere questa. Primo: è tornato a farsi vedere in Aula l’assessore al Bilancio Luca Gallinaro ed anziché complimentarsi con la sua maggioranza s’è congratulato con le minoranze che “nonostante tutto hanno fatto il loro lavoro”. Secondo: il camaleontico comportamento politico del capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Di Vasta. Prima ha rimproverato la sua maggioranza di chiusura “sui problemi reali della città”, poi si è assentato dall’Aula quando viene chiamato in causa sulle sue invettive polemiche. Alla fine, si astiene sul Conto Consuntivo dell’esercizio finanziario 2024.

Sul piano politico, il Consiglio Comunale ha avuto la possibilità di sincerarsi di una cosa: è ancora in Giunta l’assessore al Bilancio in carica Luca Gallinaro, tornato nel palazzo municipale dopo oltre due mesi. Lo ha fatto per illustrare il Conto consuntivo dopo aver disertato nel frattempo tutte le sedute di Giunta chiamata ad approvare argomenti di sua competenza. (Leggi qui Gaeta verso le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale. E leggi anche Il problema con Gallinaro c’è: in Aula le delibere senza il loro assessore. E pure Gaeta, troppi… Gallinaro a cantare: Luca fa un mezzo passo indietro).

Assessore nel pieno dei poteri

Luca Gallinaro

La seduta consiliare di mercoledì ha registrato il voto favorevole sul rendiconto dell’esercizio finanziario 2024: con 12 si della maggioranza a fronte dell’astensione di Marco Di Vasta di Fdi ed al ‘no’ dei 3 rappresentanti del Pd. E soprattutto ha preso atto del ritorno in prima linea del titolare della delega, nonostante si fossero perse le sue tracce nelle riunioni di Giunta dal mese di febbraio.

Il dottor Gallinaro, con tono ‘british” ha lanciato diversi segnali ai vertici dell’amministrazione gaetana: non è affatto intenzionato a restituire le chiavi della cassaforte del Comune. Non molla la delega nonostante i suoi polemici forfait nelle sedute di Giunta: da mesi non si faceva vedere con la scusa di “gravosi impegni ospedalieri nel suo Reparto”. In realtà non gli sono andate giù le variazioni di Bilancio apportate senza consultarlo. Inoltre ha deciso di rinunciare ad occuparsi di una delle emergenze di sempre di Gaeta: s’è dimesso da assessore al Ciclo dei Rifiuti e la pulizia della città. (Leggi qui: Gaeta, Leccese punta sull’usato sicuro tra critiche trasversali e malumori).

L’assessore Luca Gallinaro

Che Gallinaro non voglia mollare l’ha evidenziato egli stesso. Lo ha fatto replicando e ringraziando le minoranze sulle “tante cose che non vanno”: la scarsa capacità del comune di incassare i tributi (dalla Tari alle violazioni del Codice della Strada) e la deficitaria gestione di alcuni servizi a domanda individuale come la refezione scolastica e l’asilo nido comunale che ha meno posti rispetto a quelli che avrebbe dovuto avere. “Prendo atto delle legittime considerazioni fatte….tutto e è migliorabile e, soprattutto, devo ringraziare il vostro comportamento responsabile perché, insieme, vedremo di migliorare la situazione”.

Le “garbate risposte”

Emiliano Scinicariello

Sono state queste alcune delle garbate risposte fornite dall’assessore ai consiglieri Dem Emiliano Scinicariello, Franco De Angelis e Sabina Mitrano. Gli stessi che hanno vivacizzato la seduta consiliare con bordate di duplice natura: hanno richiamato la maggioranza ad applicare quanto sollecitato dal collegio dei revisori dei conti. Cosa hanno detto i revisori? Il Comune incassa poco rispetto a quanto dovrebbe e pertanto dovrebbe effettuare “un’urgente revisione dei residui attivi antecedenti al 2019”. Perché, se apparentemente permettono al Comune di avere i conti in regola, sostanzialmente affermano il contrario perché “quelli che il Comune non è riuscito sinora a riscuotere si sono trasformati in crediti inesigibili”.

Ad incendiare il confronto con la maggioranza è stato in effetti il capogruppo del Pd Scincariello. È arrivato ad ipotizzare l’esistenza di un “voto di scambio elettorale” perché – a suo dire – il mancato introito dei tributi si trasforma da anni in una valanga di voti che dal 2012 premia il mitranismo. Cioè il modo di amministrare importato dall’ex sindaco Cosmo Mitrano e poi dal 2022 dal suo successore Christian Leccese.

Apriti cielo!

Pina Rosato

Nel dibattito che ne è seguito, il primo cittadino ha mandato inizialmente in avanscoperta alcuni suoi fedelissimi ma gli effetti non sono stati quelli sperati. Se il prossimo presidente del consiglio comunale Gennaro Dies ha definito la dichiarazione di Scinicariello meritevole di approfondimenti “nelle altre sedi competenti”, ha fatto peggio – secondo l’esponente del Pd – il capogruppo di “Gaeta Democratica” Pina Rosato: “Se il comune non incassa la Tari e gli altri tributi è perché la coperta è diventata corta e i dipendenti sono sempre di meno”.

Apriti cielo! E’ stato il miglior assist che l’ex presidente d’aula Pina Rosato avrebbe potuto fornire al suo “pupillo” del Pd: “Guardate che questo comune dal 2012 lo governate voi e nessun’altro. Le assunzioni le fate ma sono spezzatini con monti orari ridotti a favore di figli di….

Ha provato a metterci la toppa il sindaco Cristian Leccese ricorrendo ad una dichiarazione a metà strada tra l’autoironia e la provocazione: “Noi continueremo a fare voto di scambio se potrà garantire ancora sviluppo e benessere economico a questa città”.

Assise terminata, o forse no…

Cosmo Mitrano e Christian Leccese

Il consiglio terminava praticamente qui. Il sindaco Leccese, in rappresentanza della maggioranza, chiedeva ed otteneva il rinvio degli argomenti riguardanti l’approvazione del regolamento sul permesso di soggiorno, della Tari e sulle nuove tariffe del servizio. Lo slittamento delle nuove tariffe è oggetto di una proroga al 30 giugno prossimo (anziché al 30 aprile 2025) che, chiesta dal governo Meloni, è stata approvato alla Camera ma non ancora definitivamente al Senato.

Ma la richiesta di rinvio di Leccese ha avuto un’altra motivazione. Frange della maggioranza di centro (i consiglieri Massimo Magliozzi e Pina Rosato) erano state chiare: serve un nuovo e più equo piano tariffario della Tari. Perché? “Non è giusto che il tributo non venga versato da tanti B&b illegali o si applica una scontistica del 30% agli stabilimenti balneari di Gaeta”.

Gli anatemi di Di Vasta

Marco Di Vasta

Oltre al ritorno in consiglio dell’assessore Gallinaro la maggioranza Leccese ha dovuto far fronte anche alle velenose bordate arrivate dal suo interno dal capogruppo di “Gaeta Tricolore” Marco Di Vasta. E’ tornato a fare capolinea nell’Aula consiliare dopo le strategiche assenze in occasione dell’approvazione dei Progetti di Finanza per la futura gestione degli stabilimenti balneari. (Leggi qui: Progetti di finanza-spiagge Gaeta, la fuga in avanti della maggioranza).

Di Vasta ha lanciato diversi anatemi alla sua coalizione, “sorda e insensibile sulla risoluzione di argomenti sensibili come l’housing sociale e l’emergenza abitativa che stanno provocando lo spopolamento della città”.

“Se Di Vasta partecipasse invece all’attività della coalizione di cui dice di far parte, eviterebbe di effettuare queste infelici dichiarazioni” sono state le risposte. A muso duro gliele hanno fatte, tra gli altri, i consiglieri di maggioranza Pina Rosato, Massimo Magliozzi , Gennaro Dies e Roberta Di Ciaccio.

Marco Di Vasta mentre celebra il matrimonio

Ma Di Vasta non ha potuto o voluto ascoltare. Si era allontanato dall’aula consiliare per celebrare nella stanza del sindaco Leccese un matrimonio civile. E quando tutti pensavano che l’esponente Fdi si fosse di nuovo dileguato, la sorpresa politica della giornata. Di Vasta si asteneva sul conto consuntivo 2024… La maggioranza ha fatto fatica a celare la propria sorpresa, consapevole di non poter contare dal 2023 in poi del voto dell’esponente di Fratelli d’Italia in occasione dell’approvazione delle delibere riguardanti il bilancio del comune di Gaeta. E invece..

Il Piano B di Cosimino

Giancarlo Righini

Le elezioni amministrative a Gaeta, come a Formia, si svolgeranno nella tarda primavera del 2027. Nei giorni scorsi il consigliere regionale di Forza Italia ed ex sindaco Cosimino Mitrano ha inaugurato una diversa gestione nei rapporti con Fratelli d’Italia. La conclusione era attesa da tempo; si parla con chi realmente conta nel partito di Giorgia Meloni. Uno su tutti …il potente assessore al Bilancio della Regione Lazio Giancarlo Righini.

Insieme alla collega ai lavori Pubblici Manuela Rinaldi, il possessore delle chiavi della cassaforte della Giunta Rocca è stato invitato da Mitrano a partecipare alla presentazione di un progetto che, finanziato per 16 milioni di euro dal fondo di Sviluppo e Coesione. Permetterà entro il 2030 la riqualificazione di alcuni cavalcava insistenti nei tratti urbani di Formia e Gaeta della strada regionale Flacca.

Manuela Rinaldi

Questa conferenza poteva essere organizzata benissimo al comune di Gaeta. E invece Mitrano ha deciso di farla al comune di…. Formia lanciando un chiaro segnale anche all’amministrazione azzurra di Gianluca Taddeo. Dicendo: “Sono io l’unico interlocutore del Golfo alla Regione Lazio” e con chi frequenta la stanza dei bottoni”.

Il segnale politico

Mitrano muscolarmente l’altra mattina ha lanciato un altro segnale politico. Non si fida, anche in prospettiva delle future alleanze elettorali, della classe politica del Golfo e di Latina di Fdi.

Ed è bastato dare uno sguardo al tavolo dei relatori. C’erano i sindaci “pupilli” di Gaeta e di Formia, Cristian Leccese e Gianluca Taddeo, ma non le più autorevoli espressioni del territorio dei “Fratelli”. Due nomi su tutti: l’assessore regionale di Itri Elena Palazzo ed il consigliere regionale Enrico Tiero. Non sono stati neppure invitati. Capita…