Presentata la giunta del sindaco Enzo Salera. Un esecutivo a doppio filo. Per amministrare. E dialogare con la politica provinciale e regionale. Il messaggio al Pd: "Niente guerre da Cassino"
Un messaggio alla città ed uno alla Provincia. Il primo governo del sindaco Enzo Salera guarda all’amministrazione di Cassino. E nello stesso tempo alla politica di Frosinone. Sette nomi distribuiti con il bilancino, rispettando i patti assunti prima del voto: con gli alleati e con la città. Un segnale chiaro al Pd provinciale: Cassino non vuole fare guerre interne al Partito, non intende stravolgere le gerarchie, reclama però rispetto per il risultato che ha conquistato. (leggi qui I sassi di Barbara: «Caro Zingaretti ecco chi ha tentato di sabotarci a Cassino») C’è tutto questo all’interno della giunta comunale annunciata nel pomeriggio alle 15.30 dal sindaco Salera.
Sette nomi e due interim
La giunta è sganciata dalle Segreterie di Partito. Non ci sono input né diktat. C’è un equilibrio costruito con il Manuale Cencelli: ogni due eletti si ha un assessore. Tre deleghe vanno ad esponenti del Partito Democratico, altrettanti alla Lista del Sindaco, 1 alla civica Demos.
Il presidente del Consiglio Comunale sarà Barbara Di Rollo, la candidata che ha ottenuto più preferenze in assoluto. Soprattutto la persona che nel periodo precedente alle candidature ha dimostrato la sua capacità diplomatica, lavorando con più convinzione di tutti per unire le varie sensibilità del Pd e portarle alle Primarie previste dallo Statuto.
Enzo Salera mantiene le due deleghe strategiche e più rognose: ad interim si occuperà di Bilancio – Tributi – Politiche fiscali.
La giunta
Il vicesindaco è l’ingegnere Francesco Carlino. È stato il regista della campagna elettorale, l’uomo di raccordo tra le varie sensibilità, il filo che ha tenuto unita in maniera salda la coalizione. A lui sono andate le deleghe a Lavori Pubblici – Patrimonio – Protezione Civile – Informatizzazione.
Il Pd esprimerà come assessore Barbara Alifuoco. Ha una lunga serie di deleghe: Affari Generali (anagrafe, stato civile, elettorale) – Affari Legali –Polizia Locale – Personale;
Altrettanto in quota Pd è la dottoressa Chiara Della Colli, assessore con delega alle Attività Produttiva e Commercio.
In squadra c’è Luigi Maccaro, per vent’anni direttore di Exodus; si occuperà di Politiche Sociali – Politiche Giovanile – Periferie e Integrazione. È espressione della civica Demos. Soprattutto è l’elemento all’interno della squadra – che nel periodo della formazione delle liste – ha sempre sostenuto la necessità di non accettare le proposte di collaborazione che arrivavano da ex esponenti della giunta di centrodestra. La coerenza con la linea politica ha pagato.
Torna in giunta Danilo Grossi: è l’anima creativa del gruppo, l’uomo dei grandi eventi e dei grandi attrattori. C’è lui dietro alla resurrezione del castello di Santa Severa, diventato uno dei grandi attrattori turistici del Lazio. A lui toccherà trasformare Cassino finalmente in una città da venire a visitare, mettendo a sistema le potenzialità dell’Historiale, della Rocca Janula, del Parco delle Terme Varroniane. A Cassino infatti si occuperà di Cultura – Comunicazione e Innovazione Digitale.
Grossi è espressione della lista del sindaco, così come l’assessore Maria Concetta Tamburrini, alla quale sono andate le deleghe a Pubblica Istruzione – Turismo – Sport – Pari Opportunità.
Alla civica di Salera fa riferimento anche l’avvocato Emiliano Venturi, delegato ad Ambiente – Manutenzione – Urbanistica.
Laboratorio Politico
La giunta messa in campo questo pomeriggio è un laboratorio di lavoro. Che è radicalmente di centrosinistra, fortemente zingarettiana, totalmente sganciata dalle gerarchie provinciali. Con le quali però non intende aprire un conflitto.
Il ruolo di ambasciatori plenipotenziari lo avranno essenzialmente in due: il sindaco Enzo Salera porterà avanti il dialogo politico ed amministrativo con Nicola Zingaretti e con il Pd provinciale; il presidente d’Aula Barbara Di Rollo dialogherà sul fronte amministrativo con il vice presidente operativo della Regione Daniele Leodori, con il presidente del Consiglio Mauro Buschini, con le varie sensibilità politiche del Pd cittadino. Soprattutto dovrà riallacciare i rapporti con Francesco De Angelis e l’ala di Pensare Democratico, dimostrando di avere colto il messaggio di mediazione lanciato la settimana scorsa dal Segretario regionale Bruno Astorre. (leggi qui I sassolini di Astorre sulle elezioni a Frosinone).
L’unità del Pd si ricostruisce anche attraverso il nuovo Laboratorio Cassino.