Ceccano, De Santis con Querqui, Maliziola no. Via alle Primarie a destra

Il centrosinistra di Ceccano si compatta in vista delle Comunali: Mariangela De Santis converge su Querqui. Invece Manuela Maliziola correrà da sola. Il centrodestra tiene il confronto tra i candidati alle Primarie

Il quadro si sta semplificando. Il centrosinistra di Ceccano si compatta in vista delle elezioni Comunali di maggio: aggrega anche la consigliera uscente Mariangela De Santis con la sua civica Nuova Vita. Come anticipato nei giorni scorsi ha ufficializzato oggi la sua adesione al progetto del Dem Andrea Querqui. Niente da fare invece per convincere a salire a bordo anche Manuela Maliziola: l’ex sindaca socialista proseguirà il suo viaggio alle urne da sola; la fecero cadere Pd e Socialisti e lei non glielo ha mai perdonato politicamente. Chiuso ogni margine di ragionamento: un video pubblicato in tarda mattinata sui suoi profili social ufficializza la candidatura.

Il Centrodestra si prepara a scendere in campo con un assetto analogo: due candidati sindaco, uno sarà espressione dell’alleanza Fratelli d’Italia – Lega – Forza Italia, l’altro sarà espressione di forze civiche della stessa area. A selezionare il candidato dei Partiti saranno le Primarie, alle quali sono sono iscritti in due: l’ex assessore Stefano Gizzi e l’imprenditore Ugo Di Pofi. Che ieri hanno avuto un confronto pubblico. (Leggi qui: FdI entra nel dopo Caligiore: “Come può uno scoglio arginare il mare?”).

L’adesione di Mariangela

Mariangela De Santis

Nei giorni scorsi tra Mariangela De Santis ed Andrea Querqui c’erano stati degli incontri con i quali prendersi le misure. Hanno definito una serie di temi prioritari e stabilito il metodo con il quale lavorarci in sinergia. Deciso cosa e come, Mariangela De Santis questa mattina ha diffuso la dichiarazione ufficiale: appoggerà Andrea Querqui nella sua corsa per diventare sindaco. «L’obiettivo è quello di restituire dignità alla nostra città considerato quanto accaduto il 24 ottobre dello scorso anno». Quel giorno gli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Frosinone hanno arrestato il sindaco Roberto Caligiore, contestandogli l’accusa di avere preso tangenti per pilotare gli appalti cottadini finanziati con soldi europei.

Con questa mossa si ritrovano sullo stesso fronte i tre consiglieri del mondo progressista che negli ultimi cinque anni hanno fatto opposizione al centrodestra di Roberto Caligiore. Una scelta dettata dalla responsabilità, spiega Mariangela De Santis: «Abbiamo deciso di supportare Andrea Querqui, convinti che la frammentazione del centrosinistra rappresenti un vantaggio per la destra che ancora oggi fatica ad assumersi la responsabilità politica di quanto accaduto». 

Campo Largo

Andrea Querqui

Nelle settimane scorse, al termine di un confronto avvenuto nella sede nazionale Pd in via Sant’Andrea delle Fratte aveva sciolto la riserva ed aderito anche Emanuela Piroli, eletta cinque anni fa all’esterno del Pd aggregando buona parte del mondo a sinistra del Partito. L’Area Schlein l’avrebbe schierata come candidato sindaco, le strategie per costruire un cartello solido hanno imposto un passo di lato. (Leggi qui: Ceccano è l’ora dell’unità: Piroli con Querqui. A destra le Primarie).

Saranno 6 le liste a sostegno di Andrea Querqui. Le presenteranno il Partito Democratico ed il Partito Socialista, ci saranno poi la lista del Sindaco, la lista Ceccano in Comune (la civica di Luigi Vacana e Biagio Cacciola) i giovani di Progresso Fabraterno e gli ambientalisti di Europa Verde (stanno valutando se concentrare le forze in un’unica lista) ed ora anche Nuova Vita. Resta da capire cosa farà il Movimento 5 Stelle, area che ha sempre avuto un dialogo con Mariangela De Santis: potrebbero decidere di mettere i loro candidati in Nuova Vita oppure presentare una loro lista; terza ipotesi: non riconoscersi nel progetto ed andare da soli.

Manuela va da sola

Manuela Maliziola

Della coalizione non farà parte l’ex sindaca Manuela Maliziola. Correrà da sola. Nelle settimane scorse, per evitare che gli accordi di Partito potessero chiederle di convergere aveva lasciato gli incarichi provinciali in Demos.

L’annuncio ufficiale lo ha affidato ad un video di 2 minuti e 7 secondi. Nel quale dice «Con orgoglio e forte senso di responsabilità, stando il difficile momento che sta attraversando la nostra città, annuncio la mia candidatura a sindaca di Ceccano, il comune che ha avuto l’onore di amministrare come sindaca prima e come consigliere di opposizione poi». Annuncia che la sua coalizione sarà un progetto civico di centrosinistra e si chiamerà “Ceccano al centro”. A sostenerlo saranno liste civiche al di fuori delle dinamiche e delle logiche dei Partiti.

È un modo per restituire a Dem e Socialisti la cortesia che le fecero dieci anni fa nel 2015 quando le fecero mancare il loro appoggio ed affondarono la sua amministrazione eletta appena tre anni prima nel 2012.

Il dopo Caligiore

Stefano Gizzi e Ugo Di Pofi

Il centrodestra che per quasi dieci anni ha guidato Ceccano non è stato toccato finora dall’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco Roberto Caligiore. Ma l’imbarazzo si tocca con mano: il sindaco di Ceccano era la punta di lancia dei sindaci FdI in provincia di Frosinone, il Partito lo aveva sostenuto nella corsa per le Provinciali eleggendolo in piazza Gramsci a Frosinone. Il Coordinatore provinciale Massimo Ruspandini non ha mai nascosto di provare profondo disagio politico perché quei fatti riguardano una persona alla quale è umanamente vicino ancora oggi.

Il Dopo Caligiore è cominciato ufficialmente l’altro giorno con l’avvio della procedura per le Primarie del Centrodestra. Sul caso Ceccano s’è riunito nei giorni scorsi il tavolo unitario del centrodestra regionale e poi quello provinciale. Entrambi hanno detto che FdI – Lega e FI andranno uniti.

Con un piccolo giallo, legato alla posizione di Forza Italia. Una vulgata vuole che il Partito guidato da Rossella Chiusaroli non intenda mettere gli anfibi sul terreno elettorale. Lo dimostrerebbe il fatto che non ha indicato un suo candidato per le Primarie. Lo hanno fatto invece FdI (Ugo di Pofi) e Lega (Stefano Gizzi). I fatti però dicono altro. Al confronto tra i due candidati ieri erano presenti i rappresentanti azzurri: c’ erano Antonella D’Annibale (componente del Coordinamento provinciale), il consigliere di maggioranza uscente Angelo Macciomei e Vincenzo Parisi.

Si riparte dal basso

Il confronto tra i due aspiranti candidato c’è stato allo Smile di Ceccano: senza il pubblico delle grandi occasioni ma comunque più di quanto fosse realistico aspettarsene. C’erano però i rappresentanti di tutti i Partiti di Centrodestra: compresa Forza Italia ed anche Noi Moderati.

Apre i lavori il Coordinatore comunale dei Fratelli d’Italia Rino Liburdi. Batte subito un colpo l’ex assessore Stefano Gizzi (che venne cacciato dalla Giunta Caligiore per il suo aperto appoggio all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia). Dice che c’è un cerchio da chiudere e per farlo il Centrodestra dovrebbe affiggere in città un pubblico manifesto di scuse per quanto accaduto: anche se nessuno oltre al sindaco risulta indagato. Va oltre. E dice al centrodestra di non autoassolversi sul piano amministrativo perché molte cose potevano essere fatte meglio.

Ugo Di Pofi ha parlato invece della necessità di rimanere politicamente uniti. Al punto da rivolgere un appello a tutti gli esponenti di Partito presenti in sala «Se dovessi vincere le elezioni avrò bisogno dell’apporto di tutti».

A rendere vivo il confronto è stato il responsabile delle pagine di Politica di Ciociaria Oggi, Corrado Trento. È stato lui a moderare il dibattito. Che ha sancito l’avvio di una stagione nuova in quella che è stata la Stalingrado di Ciociaria e poi la Roccaforte dei Patrioti. Ed ora è alla ricerca di una nuova identità.