
La competizione elettorale a Ceccano: in gara non solo per la carica di Consigliere. Ma anche per le future postazioni. Chi sono quelli che preparano la doppia corsa. E perché
La corsa è cominciata ed al traguardo non c’è solo la conquista del Comune di Ceccano. C’è anche — forse soprattutto — la gara interna tra i capilista delle varie formazioni, civiche e politiche. In palio non solo la poltrona di Consigliere ma futuri spazi di potere: candidature e ruoli da protagonista.
De Santis, cavallo di razza a caccia del primato

Mariangela De Santis, consigliera uscente di opposizione e già aspirante candidata sindaco, sarà uno dei “cavalli di razza” della coalizione Progressista. L’obiettivo? Essere la più votata. Un risultato che potrebbe aprirle la strada verso una futura candidatura alle Regionali, forte anche del rapporto solido con l’onorevole Ilaria Fontana ed i vertici del Movimento 5 Stelle. Ai quali porterebbe in dote una massa di preferenze personali che al momento il M5S non possiede essendo il suo un voto ideologizzato e quindi sul simbolo.
Una partita tutta interna che si intreccia con il futuro del candidato sindaco Prog Andrea Querqui. In caso di elezione si ritroverebbe in una partita che hanno già giocato il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ed il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca. Uscendone ammaccati. Perché tutti i componenti della coalizione si aspettano che la loro lealtà ed il loro apporto venga premiato dal sindaco e dall’amministrazione della quale fanno parte. I fatti dicono che non sempre è possibile. Se il Pd schiererà alle Regionali un nome di Ceccano è chiaro che la lealtà al partito viene prima di quella verso la coalizione. Ed il sindaco non potrà restituire il sostegno ricevuto dalla civica Nuova Vita, ora alle Comunali e nel 2023 alle Regionali dove Querqui fece il test per la candidatura a sindaco.

Battagliera, tecnica, pignola: qualità che l’hanno spesso resa bersaglio di critiche. Oggi però questi tratti potrebbero essere la chiave per la scalata. Mariangela De Santis punta in alto: il ruolo di opposizione al centrodestra di Roberto Caligiore portato avanti con efficacia le consente aspirare a diventare vice sindaco. Nuova Vita la sostiene con convinzione, con il guru Gaspare Ferri in prima linea. Da capire la posizione di Pino Malizia, storico riferimento del MoVimento.
Piroli, il sogno regionale passa per Ceccano
Anche per Emanuela Piroli, già candidata sindaco nella scorsa tornata e volto noto della sinistra ceccanese, l’obiettivo è lo stesso: primeggiare. Non arrivare in testa nella classifica delle preferenze del Partito Democratico significherebbe indebolire la propria credibilità. Specie dopo l’ambizione — poi frustrata — di una candidatura a sindaco.

Secondo la piazza, la Consigliera uscente dell’opposizione è tra i favoriti. Un ottimo risultato le aprirebbe non solo le porte delle elezioni Provinciali ma anche un possibile approdo alle Regionali. Ad agevolarla c’è il fatto che vuoi o non vuoi anche Elly Schlein si è dovuta omologare al gioco delle Correnti. Grazie al quale il suo Collettivo potrà aspirare ad esprimere due candidature alle prossime Regionali. Il dirigente nazionale Danilo Grossi difficilmente scenderà in campo: è uomo di manovra e non da prima linea, rende al meglio nello Stato Maggiore e non in trincea.
E poi potrebbe scendere in campo per Area Dem il sindaco di Cassino Enzo Salera del quale è stato efficace suggeritore per 5 anni. Un tandem elettorale Salera – Piroli sarebbe trasversale e micidiale.
In mano, la Consigliera uscente ha una cambiale politica da portare all’incasso: ha rinunciato alla candidatura a sindaco e favorito l’unità del Partito. Qualcosa in cambio deve averla. Ma prima deve superare lo scoglio di queste elezioni: ora serve concretezza, in politica i voti contano più delle intenzioni.
Occhi puntati su Alessandro Ciotoli

Nella lista civica del sindaco, Andrea Querqui schiera il nome emergente di Alessandro Ciotoli. Considerato vicino alla Consigliera regionale Sara Battisti, Ciotoli sembra avere ambizioni più alte: forse, in prospettiva, anche una futura candidatura importante. Non politica ma nel mondo della Cultura romano, uscendo dal perimetro provinciale nel quale non ha molto altro da aggiungere. Ha inventato il Dieci Minuti Film Festival che ha portato ad una dimensione nazionale ed è ormai una realtà.
Per ora però il banco di prova è chiaro: deve raccogliere un risultato forte in termini di preferenze, dimostrando di essere già oggi una risorsa politica credibile, oltre che un valido organizzatore di iniziative culturali.
Non è un mistero che, in caso di mancato accordo nei mesi scorsi, Ciotoli avrebbe accettato con piacere una candidatura a sindaco. Questo conferma che la sua partecipazione alla corsa per il Consiglio comunale non è un punto di arrivo ma il primo passo di un percorso più ambizioso. Non necessariamente politico ma vicino alla politica. Non a caso tanti osservatori lo danno già proiettato verso obiettivi importanti: il risultato di queste elezioni dirà molto del suo peso futuro.
Francesco Ruggiero, la carta del Progresso

Tra i giovani protagonisti c’è Francesco Ruggiero, leader del movimento giovanile Progresso Fabraterno. Lo ha creato lui. Guarda lontano, tra i suoi c’era chi lo voleva candidato sindaco nel caso in cui il centrosinistra ancora una volta fosse riuscito ad andare diviso facendosi altro male politico.
Strategica per il futuro la decisione di schierare una lista autonoma. Primo: dimostra di avere la forza ed il consenso per riuscire ad aggregare tante persone intorno a lui. Secondo: punta sulla forza del Gruppo e nessuno potrà tirargli la giacca in caso di elezione. Questa elezione è un esame di maturità: deve prendere voti ed essere eletto, solo questo potrà consacrarlo come il naturale punto di riferimento per il centrosinistra nei prossimi anni.
Nella sua parete ideale sono appesi i poster del sindaco di Sora Luca Di Stefano, di Angelo Mattoccia (sindaco di Pofi) e di Leonardo Ambrosi (sindaco di Castro dei Volsci). Tutti esempi di giovani amministratori emersi con forza, ma sempre con un’attenta costruzione politica alle spalle. Ruggiero ha l’età giusta, le ambizioni chiare, una formazione politica solida. Poi, oltre al valore, in politica occorre la fortuna. E in politica, c’è una parte del corpo che o ce l’hai o te lo fanno.
Socialisti e Ceccano in Comune: partite aperte

Nel Partito Socialista, Antonio Ciotoli è stato per un trentennio una delle figure centrali del Partito in Ciociaria. Sta tentando il rilancio puntando su Francesca Ciotoli, suo storico braccio destro e figura di assoluta fiducia.
Già in passato aveva provato a lanciarla come candidata sindaco. Nei mesi scorsi, quando sembrava che le trattative per la composizione delle liste fossero in stallo, il suo nome era tornato prepotentemente in ballo.
Si era anche vociferato di un possibile ritorno di Luigi Compagnone, l’uomo che perse il ballottaggio contro Caligiore nel 2015 e che anni fa aveva battuto Gianni Querqui (papà di Andrea) nelle Primarie del centrosinistra, ma da ambienti interni è arrivato un secco no.
Ceccano in Comune: lista vacanizzata”

Nella lista Ceccano in Comune, la sfida interna è tra Adriano Papetti e Davide Di Stefano cioè uno che si è dimesso da presidente del circolo del Pd per candidarsi con i civici di Vacana.
Papetti e Di Stefano sono due figure con percorsi diversi ma intrecciati, entrambi a caccia di riscatto politico. Papetti, considerato vicino al movimento Ceccano 2030, potrebbe riprendere i contatti con quella parte di coalizione, sempre che non sorgano contrasti interni. Se eletto, potrebbe cercare di farsi portavoce di quell’area in consiglio comunale. Tuttavia, non è sicuro che Ceccano 2030 accetti l’accordo, poiché ci sono stati dissidi interni. Molti non hanno apprezzato la sua decisione di “abbandonare la nave” per candidarsi con Querqui e in questa lista. Inoltre, Ceccano 2030 oggi sostiene la candidatura di Luigi Mingarelli come sindaco e accettare un ritorno di Papetti non sarebbe automatico.

Di Stefano potrebbe riprendere i contatti con esponenti del Partito Democratico, ma la sua elezione consoliderebbe ulteriormente quel pezzo del Partito all’interno della coalizione. Se dovesse essere eletto potrebbe tornare a farsi portavoce di quell’area politica, ma la sua elezione non sarebbe priva di frizioni con altre forze in campo.
Luigi Vacana, vero regista dell’operazione Ceccano in Comune, punta con decisione ad eleggere almeno un consigliere, per rafforzare la sua posizione in vista delle elezioni Provinciali. Una lista, quella di Vacana, che molti considerano ormai una lista completamente “vacanizzata
Una città in fermento
Ceccano vive giorni frenetici. I candidati non si sfidano solo per vincere ma per costruirsi un futuro politico. E, come sempre in politica, chi oggi punta in alto dovrà prima dimostrare di saper camminare a testa bassa, contando ogni singolo voto.