Ceccano in rosa ma il retroscena è tutto in controluce

Ceccano in rosa, tra sottotitoli politici e giovani che spingono: la città in cammino e un dettaglio non passato inosservato. Non mancano le polemiche: Matteo Compagnone attacca sui contributi alle associazioni

Ceccano ha indossato il rosa e si è messa in moto. Ha vissuto una domenica da cartolina civica: prevenzione, memoria, comunità. Ma, come spesso accade, la colonna sonora non è solo quella dei buoni sentimenti. In controluce scorrono i sottotitoli della politica, le prove generali dei giovani ed un dettaglio non passato inosservato

La camminata e la frase che pesa più delle altre

Mariangela De Santis

La Camminata in Rosa per sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno ha riempito le strade: grazie all’associazione SerenaMente APS, agli operatori ASL del reparto Screening impegnati a fissare appuntamenti per esami gratuiti (mammella e utero). E ad un calendario già deciso: 26 ottobre (8–14) in Piazzale Bachelet la Croce Rossa prevede ecografie mammarie e visite senologiche su prenotazione, oltre alla misurazione dei parametri vitali; Castello dei Conti illuminato di rosa per tutto il mese su proposta di Serotonina APS; 15 ottobre, luce dedicata al Babyloss Awareness Day su proposta dell’associazione Ciao Lapo.

Nel racconto ufficiale della vicesindaca Mariangela De Santis c’è una frase che non passa come le altre: le Politiche Sociali includono logicamente anche le pari opportunitàe gli obiettivi contano più della formalità delle deleghe. In scena, tradotto, significa: il timone delle Pari Opportunità è qui. E con quella frase De Santis ha voluto chiudere il fascicolo aperto nelle settimane scorse dalle opposizioni di centrodestra: le Pari Opportunità sono roba sua. Punto. Le minoranze reclamavano la nomina di un delegato. La risposta è arrivata con lo stile che contraddistingue la vicesindaca — determinata e decisa — come chi posa la penna sul tavolo e fa scattare il silenzio in sala. Fine delle polemiche. Almeno per lei.

Federica Maura

Nei ringraziamenti, però, manca un nome che pesa: Federica Maura, presidente della Commissione delle Elette. Quel passaggio non è passato inosservato. Più che una svista, pare un cartellino appoggiato in bella vista prima che l’arbitro fischi l’inizio. Piccoli screzi iniziali o semplice dimenticanza? Dilemma utile ai romantici. Perché chi conosce De Santis sa che dimentica di rado: in politica i silenzi non tacciono, fanno didascalie e indicano la regia.

“Arte che collega” e la maratona delle idee

Il Consiglio Comunale dei Giovani accende i fari con “Arte che collega”: una mostra–contest che mette in fila pennelli, tavolette e obiettivi, dove il tema sono le connessioni — tra idee, generazioni, sguardi. Tre giorni — venerdì 24, sabato 25, domenica 26 ottobre — all’ex Mediateca comunale; iscrizioni via QR code e aggiornamenti su Instagram. Non è vetrina, è officina e quando i “ragazzi” fanno i grandi, forse la città può davvero smettere di giocare a rimpiattino e può diventare credibile.

La mediateca di Ceccano

Sullo stesso asse di date, Engine4you mette in calendario la quarta edizione dell’hackathon EngineYourMind (24–26 ottobre): non il solito anglicismo, ma la pentola a pressione delle idee. Squadre da 2 a 5, 48–72 ore a caffè e tastiere, mentor che passano come contromastri in officina, briefing che diventano prototipi veri e non buone intenzioni. (Leggi qui: Engine4You, premiata forneria di cervelli. Ed anche «Reinventarsi», E4Y scalda i motori della circolarità.

Un acceleratore che, quando gira, lascia in dote contatti utili, competenze spendibili, progetti che camminano da soli. È la versione laica del miracolo: entri con un’idea, esci con una bozza di soluzione e una rete. Quarta edizione, ormai: una tradizione che si consolida e prova ad alzare l’asticella.

Il racconto: ordine sparso, significato unico

Alessandro Ciotoli

Nel riepilogo social dell’assessore Alessandro Ciotoli la domenica si srotola come una pellicola: prevenzione in strada, artigianato che cerca un format stabile, memoria delle vittime sul lavoro davanti a un monumento raro in provincia, ritorno ad Assisi dopo un decennio. Parole chiave: attenzione, coesione, vivacità. Che sia metodo o solo montaggio, lo capiremo alla prima curva: quando arriverà il bisogno di scegliere priorità, tempi, risorse.

La frase sulle Pari Opportunità è stata il metronomo del pezzo: regia rivendicata senza tirare giacche, con un inciso che vale più di una delibera citata a memoria. L’assenza di Maura nell’elenco dei grazie ha segnato il confine con un evidenziatore sottile: non un terremoto, piuttosto un avviso ai naviganti.

Sul fronte “generazioni”, la palla resta al centro: i Giovani aprono porte, la macchina comunale fa da cornice. Il risultato finale dipenderà dal cambio di passo dal “bel momento” a una struttura: regole, programmazione, indicatori. Senza, resta vetrina. Con, diventa politica pubblica.

Contributi e frecciate: l’affondo di Compagnone

Daniele Massa (GN provinciale) e Matteo Compagnone (GN Ceccano)

Nel frattempo, Matteo Compagnone (Grande Ceccano) riapre un tema antico ma decisivo per la città: i contributi alle associazioni. E lo fa con il suo stile diretto, senza giri di parole. Nel suo post elenca tre punti: 1.000 euro alla Pro Loco, 1.300 per il viaggio ad Assisi e un incarico tecnico per la scuola di via Maiura affidato a un professionista non ceccanese.

Il suo è un colpo di fioretto e bastone insieme: denuncia, provoca e riporta il dibattito su un terreno che — nel bene o nel male — tutti a Ceccano conoscono bene. Sugli atti si legge che il contributo alla Pro Loco era connesso alla Fiera della Madonna della Pace, organizzata dal Comune di Ceccano e dalla delegata al commercio, Federica Maura.

Resta però il punto politico sollevato da Compagnone “si finanziano associazioni dove familiari di amministratori hanno ruoli apicali” e “stampa compiacente — che riporta al centro il dibattito su criteri, trasparenza e rendicontazione. Un tema non nuovo, già emerso ai tempi della festa di San Giovanni, quando l’assessore Alessandro Ciotoli pubblicò le rendicontazioni sottolineando come negli anni precedenti le associazioni che organizzavano feste comunali non avessero mai presentato documenti analoghi.

La gitarella tra amici ed il triplice bersaglio

La basilica di Assisi

Nel suo post, Compagnone definisce poi il viaggio ad Assisi una “gitarella tra amici”: una frase letta da molti come una caduta di stile, perché l’iniziativa riguardava la Marcia della Pace Perugia–Assisi, manifestazione fondata nel 1961 da Aldo Capitini, simbolo di dialogo, nonviolenza e impegno civile.

Ogni anno migliaia di studenti, associazioni ed enti locali percorrono quel cammino per affermare un messaggio di pace e solidarietà. Definirla “gitarella” è suonato a molti come un errore di tono, più che di contenuto ed ha finito per offuscare la forza dell’attacco politico. 

Il bersaglio indicato da Compagnone è duplice: Federica Maura, delegata al Commercio e l’assessore Francesco Ruggiero. Mentre viene elogiato per la sua trasparenza Alessandro Ciotoli. I ben informati sostengono che la frecciatina più tagliente fosse diretta alla professoressa Alviti, membro del direttivo e madre dell’assessore Ruggiero.

Francesco Ruggiero

E quando parla di “stampa compiacente”, aggiungono gli osservatori, il riferimento sarebbe al fratello della docente, il professor Pietro Alviti, giornalista noto in città per non lasciarsi sfuggire mai una delibera o una determina. Insomma — ironizzano nei corridoi — un attacco senza esclusioni di colpi: dove l’unica colpa dell’assessore Ruggiero sembra essere quella di avere una famiglia… e pure attenta. Ma, alla fine, in politica serve anche saperlo: certi cognomi (ed in questo caso certe famiglie)  portano con sé onori, oneri e inevitabili bersagli.

Oppure, più semplicemente, la destra dice: finanziate chi vi pare ma fate dimettere i parenti dai direttivi, così evitate incompatibilità.

Sa tutto lei

Mariangela De Santis con Andrea Querqui

Nel suo testo, Compagnone cita poi ancora gli incarichi e lancia un chiaro riferimento alla vicesindaca Mariangela De Santis, definendola senza mezzi termini “so tutto io“: un passaggio che aggiunge un altro livello di tensione politica, toccando un tema — quello relativi  ai procedimenti amministrativi e agli affidamenti — da sempre caro alla lista Grande Ceccano, che su questo mai nulla lascia passare.

Una frecciata che Mariangela De Santis difficilmente lascerà scivolare via. Per il momento, chi è chiaramente chiamato in causa (Francesco Ruggiero) non parla, non commenta e non scrive. Anzi, promuove l’evento comunale “Oltre lo Sport”, in programma sabato all’ex Cinema Italia: un segnale di equilibrio e maturità politica, o forse di prudenza e calcolo. O magari solo la consapevolezza che, in certi momenti, anche il silenzio può dire tutto. Nel bene e nel male?

Insomma, adesso la Pro Loco dovrà probabilmente chiarire cosa è successo e rendicontare le spese, mentre la vicesindaca De Santis si ritrova chiamata a rispondere su un terreno – quello degli incarichi – che a Grande Ceccano sta particolarmente a cuore.

Anche la delegata al commercio, Federica Maura dovrà spiegare come sono andate le cose; l’assessore Ruggiero dovrà dire la sua per chiudere un caso che, per ora, resta tutto aperto. E l’attacco di Matteo Compagnone c’è stato, diretto e senza giri di parole.