Ceccano, la Notte Verde accende la politica

Dalle battaglie ecologiche ai premi alle eccellenze del territorio, la manifestazione ha mostrato anche un volto politico: sul palco e in platea il centrodestra con tutte le sue anime, tra Righini, Ruspandini e il ruolo sempre più visibile di Riccardo Del Brocco.

C’è chi l’ha vista come una festa dell’ambiente, chi come una chiamata alle armi. La verità è che la Notte Verde di Ceccano, andata in scena ieri sera, ha avuto entrambe le anime: quella ecologista, che ha radunato cittadini e associazioni sotto il vessillo della sostenibilità, e quella politica, che ha trasformato un evento nato anni fa — quando l’assessore all’Ambiente era Riccardo Del Brocco e al governo cittadino c’era il centrodestra — in un crocevia di strategie e posizionamenti.

Una serata che ha coniugato premi alle eccellenze locali, riflessioni sull’ambiente, testimonianze associative. Ma come accade spesso da queste parti, i riflettori hanno illuminato anche altro: dinamiche, equilibri e retroscena politici. Perché in Ciociaria, più ancora che altrove, il confine tra istituzione e Partito è sempre un filo sottile.

Il parterre affollato della Notte Verde

Perché sul palco e tra il pubblico, ieri, c’era il gotha di Fratelli d’Italia: l’assessore regionale Giancarlo Righini da una parte, il mondo del deputato Massimo Ruspandini dall’altra, due sensibilità spesso distanti che, stavolta, si sono trovate fondamentalmente sulla stessa piazza. Un segnale non da poco.

C’erano sindaci ed amministratori di sensibilità diverse: come i primi cittadini di Castro dei Volsci, Patrica e Ceprano con assessori al seguito, consiglieri di Anagni, Fiuggi, Veroli, Arce, Rocca d’Arce. Dall’amministrazione provinciale sono venuti il Consigliere Alessandro Cardinali e Sergio Crescenzi di Fratelli d’Italia, Luca Zaccari della Lega.

Dalla Regione Lazio c’è la presidente della Commissione Sanità Alessia Savo, da Montecitorio è arrivato il deputato Aldo Mattia, l’uomo che il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida manda in giro per l’Italia a spiegare la necessità di avere una produzione agricola capace di sfamare il Paese puntando sulla qualità. Con lui c’è Marco Cerreto nome pesante nel panorama geo politico dell’Agricoltura. E c’è il direttore delle Bonifiche del Lazio Andrea Renna, fresco reduce dalla campagna irrigua estiva con tanto di debrifing della commissaria Sonia Ricci che si è complimentata per i risultati ottenuti in Ciociaria (Leggi qui: La lezione della Ciociaria, dove l’acqua non manca anche in tempo di siccità).

Con il sindaco scende il gelo

A coordinare gli interventi, con Riccardo Del Brocco ed il team di Grande Ceccano ci sono il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Rino Liburdi, Pierluigi e Daniele Massa che hanno composto il pool dei moderatori.

C’era il centrodestra ma c’era anche il centrosinistra con il sindaco Pd Andrea Querqui. Ed è proprio qui che la serata ha preso un tono politico inatteso. Querqui, nel suo intervento, si è lasciato scappare quella che in platea molti hanno letto come una caduta di stile: «Non sarei dovuto venire, perché l’organizzatore nei giorni scorsi ci ha attaccato», riferendosi alle critiche lanciate dall’ex assessore Del Brocco sulle recenti scelte amministrative.

Una frase che ha gelato l’atmosfera, perché ha trasformato un evento istituzionale in un terreno di polemica personale. Come a dire: “Avrei potuto non esserci, ma ci sono lo stesso”. Con la risposta implicita, altrettanto tagliente: “Avremmo potuto non invitarti, ma ti abbiamo invitato”. Una dialettica che, più che rafforzare il momento di condivisione, ha ricordato quanto le tensioni politiche restino sempre sotto traccia.

Pompieri in azione

Daniele Maura e Massimo Ruspandini

Invece i pompieri sono all’opera sul fronte interno.  Non c’è fisicamente perché impegnato a Tunisi in una missione istituzionale l’onorevole Massimo Ruspandini, il leader provinciale che in più occasioni ha detto apertamente di non gradire l’eccessivo attivismo di Righini sul suo collegio. Ma viene proiettato un video nel quale si complimenta per la manifestazione. E l’assessore rasserena ulteriormente il clima, dicendo alla piazza con toni pacati ma decisi, che il suo ruolo è di capo delegazione regionale di Fratelli d’Italia: un incarico che, ha sottolineato, «mi consente piena agibilità in tutto il Lazio».

Tradotto: nessuna ingerenza, nessuna invasione di campo, ma il dovere di esserci ovunque serva. A sostegno, Righini ha citato il caso di un piccolo comune del Viterbese che per la prima volta ha visto sul suo palco un assessore regionale: «Non si tratta di bandierine personali, ma di portare la Regione nei territori».

L’assessore riceve la maglia del Ceccano

La platea ha applaudito. E lo ha fatto poco più tardi anche quando il presidente del Ceccano Calcio, Orsinetti, ha consegnato a Righini una maglia ufficiale della squadra. Un gesto simbolico, legato a un risultato concreto: il campo sportivo di Ceccano, oggi fiore all’occhiello della comunità, è stato reso possibile proprio grazie a un intervento promosso dall’assessore regionale. Non solo parole, dunque, ma un segnale tangibile di come la politica possa tradursi in infrastrutture per i cittadini.

La lettura della bussola

Riccardo Del Brocco con Giancarlo Righini e Fabio De Angelis

Il dialogo di Riccardo Del Brocco con il fronte di Giancarlo di Righini è ormai un’evidenza, l’assessore ne ha elogiato l’attivismo e la capacità di relazione. Ma non per questo i canali con il segretario provinciale Ruspandini risultano chiusi: lo prova proprio il videomessaggio inviato e proiettato, quasi a sottolineare che la dialettica interna non significa rottura.

Del Brocco mostra la capacità di tessere e federare mondi diversi, portando sullo stesso palco sensibilità che a volte, altrove, faticano a parlarsi. Come dimostra un palco che ha aggiunto ulteriore peso politico a una serata che, pur restando nel solco dell’ambientalismo, si è caricata di un significato tutto interno a Fratelli d’Italia. 

I premi della Notte Verde

Il momento della premiazione

I premi consegnati hanno reso plastico il doppio volto dell’evento: l’associazione Clark Save the Dog per la lotta all’abbandono degli animali, la Fattoria Vetuscolana della Diaconia per l’integrazione dei ragazzi disabili attraverso l’agricoltura, il caseificio La Stella di Amaseno con Salvatore Rinna, simbolo della qualità ciociara.

Poi il premio speciale all’assessore Giancarlo Righini, definito «orgoglio della nostra terra» per aver evitato il dissesto dei Comuni ciociari con un provvedimento sui conguagli dei rifiuti che ha riconosciuto — unico tra tutti — il sacrificio fatto dal territorio nel reggere per anni i rifiuti di Roma. E non è un caso che a consegnargli il riconoscimento, con Riccardo Del Brocco, sia stato Fabio De Angelis il presidente della società pubblica Saf che si occupa della lavorazione delle immondizie prodotte in Ciociaria. (Leggi qui: Il conto lo paga la Regione: 13,8 milioni ai Comuni della Saf. E leggi anche Saf, ecco quanto si risparmierà Comune per Comune. E qui Rifiuti e conguagli dal 2007: una bomba da 14 milioni pronta a scoppiare).

Proprio Fabio De Angelis ha tracciato il profilo della nuova sfida ambientale lanciata da Saf: una gestione dei rifiuti che sta producendo utili alla Ciociaria e che ora ha l’obiettivo di ridurre pressoché a zero le emissioni in atmosfera dopo avere ridotto quasi a zero i rifiuti mandati in discarica.

Una targa, certo. Ma anche un manifesto politico. Perché ieri, a Ceccano, si è parlato di ambiente e comunità, ma in controluce si leggeva altro: una politica che discute, si divide e si ricompone; un laboratorio politico in movimento. In cui la Notte Verde è stata, più che un evento, un palcoscenico.