Cassino, per il 'Salera bis' cento giorni con l'anestesia. A destra tutto tace, nel Pd si guarda al Congresso. Ed al gelo di Salera verso il suo ex braccio destro. Mentre Anna Rita Terenzio tenta un patto di consultazione. Perché è complesso.
Politica anestetizzata all’ombra dell’abbazia di Montecassino: nel centrodestra non si è ancora avviato un dibattito dopo la debacle delle elezioni Comunali dello scorso mese di giugno. Nessuna analisi della sconfitta, nessuna riunione di coalizione, nessun esame dei flussi per capire chi ha votato per chi e cosa non ha funzionato. Si è scelto di far finta che nulla sia successo.
La conseguenza è che il centrodestra continua a presentarsi nell’Aula del Consiglio comunale di Cassino con due opposizioni divise. Il che non appare una strategia che possa aiutare ad invertire la rotta.
Forza Italia si attiva
A tentare di scuotere il fronte ci sta provando la commissaria di Forza Italia Annarita Terenzio. Con la Coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli stanno tentando di convocare un tavolo delle opposizioni: quantomeno per definire una strategia. Difficile. Il piano B è un patto di consultazione tra i Gruppi di minoranza, per fare in modo che ai Consigli comunali si vada con le idee chiare e possibilmente una posizione unitaria capace di contrastare il centrosinistra.
A rendere più complesso il dialogo è lo scenario regionale: Forza Italia sta bloccando i lavori della Giunta di Francesco Rocca. Lo fa per reclamare un rimpasto nell’esecutivo del Lazio. Il che sta innervosendo a tutti i livelli Lega e Fratelli d’Italia: anche perché a perdere un assessore dovrebbe essere il carroccio che esprime nella Giunta proprio un esponente di Cassino: Pasquale Ciacciarelli.
Altro elemento che rende complesso il dialogo: la campagna per il tesseramento. Anna Rita Terenzio l’ha avviata in maniera massiccia. E nella coalizione questo viene visto come un gesto ostile a discapito degli alleati.
In tre mesi ben pochi guizzi
Intanto c’è una conseguenza del letargo d’Aula del centrodestra anche sull’amministrazione. La quasi totale assenza di oppositori (fatta eccezione per i due ex del centrodestra Franco Evangelista e Giuseppe Sebastianelli) rende anestetizzata anche la giunta del ‘Salera bis’ . Martedì prossimo, 17 settembre, si taglia il primo traguardo per qualsiasi amministrazione: quello dei cento giorni. È la fase di rodaggio necessaria a tutte le squadre di governo per avviare l’amministrazione a pieno regime. Ma in questi primi tre mesi, come l’opposizione è stata opaca anche la nuova squadra di maggioranza non ha brillato. (Leggi qui: La minoranza si fa opposizione da sola, Salera ringrazia).
Il cartellone estivo, messo su in pochi giorni e con scarse risorse economiche, non poteva regalare certo quello che la città di Cassino merita: al netto di alcuni appuntamenti di rilievo, per il resto nulla da segnalare. Sul fronte dei lavori pubblici si sono registrate due novità di rilievo: un nuovo assessore – Gennaro Fiorentino che ha preso il posto di Francesco Carlino – e la sostituzione di Mario Lastoria con un nuovo dirigente del settore. (Leggi qui: E Salera perde due stelle del suo dream team).
Tuttavia i cantieri aperti prima della campagna elettorale non sono in fase particolarmente avanzata. E al momento nulla è stato deliberato in merito alle nuove opere annunciate in campagna elettorale. In primis il completamento del rifacimento del centro con la nuova piazza Labriola. I nuovi assessori non fanno registrare un particolare attivismo molti settori appaiono anestetizzati, complice, forse anche una comunicazione molto soft.
Enzo che guarda al congresso dem
Il sindaco Salera sembra essere più concentrato sulle questioni politiche ed in particolar modo sull’imminente congresso provinciale del Pd. Continua a ripetere che la sua presenza a Patrica all’evento di quest’estate con cui Francesco De Angelis ha annunciato il suo storico passaggio in AreaDem non deve essere vista come una sua adesione alla corrente di De Angelis.
“Io sono sempre stato in Area Dem e mi lega un rapporto particolare con Daniele Leodori. Semmai è stato De Angelis a posizionarsi diversamente“. E a proposito del nuovo Segretario provinciale del Pd Salera è netto: “I primi nomi sono quelli che vengono fatti per essere bruciati, ma una cosa è certa: non si potrà prescindere da Cassino“.
Grossi problemi per la segreteria
Uno dei primi nomi messi sul tavolo è stato quello di Danilo Grossi, già assessore (e braccio destro) di Enzo Salera fino allo scorso mese di giugno. I rapporti tra i due non sono ottimali. Inevitabilmente il divorzio di giugno ha lasciato qualche ruggine. Ad oggi dunque appare difficile che Salera si spenda per favorire l’ascesa di Grossi. A qualche sindaco che gli ha detto “Mi ha chiamato Danilo in vista del Congresso…” pare che Salera abbia risposto “Non gli ho detto io di chiamare”. Se confermato, il messaggio politico sarebbe chiarissimo.
Vale cioè lo stesso principio stabilito da Francesco De Angelis e dalla sua vastissima componente. E cioè: se qualcuno vuole Grossi come Segretario parliamone, possiamo sostenerlo ma stabiliamo il perimetro. Finora nessuno si è fatto avanti. Toccherebbe all’area Schlein. Che per ora attende.