Chi è Fucci, il procuratore che prese la pagina sul Mattino

Carlo Fucci è da oggi il nuovo Procuratore della Repubblica di Cassino: lo ha indicato questa mattina il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Chi è. Il caso della pagina comprata su Il Mattino. Le audizioni in Senato con l'esempio di 'Cuoll' e papera' . Lo scontro con Castelli. E la colletta per il cavalletto di Berlusconi

Non parla solo per atti. Ed esprime opinioni. Anche se sono scomode. Come la volta che nel 1999 convinse i colleghi magistrati a fare una colletta e comprare una pagina di pubblicità sul quotidiano Il Mattino. La usò per denunciare che il suo tribunale di Santa Maria Capua Vetere era “sul punto di annegare” tra i fascicoli: quelli di migliaia di procedimenti penali e civili con “una mole di lavoro che non ha eguali in Europa” a fronte di “un organico insignificante”. Diretto, senza timori reverenziali, scrisse che non c’era da stupirsi “se poi i criminali vengono scarcerati”. È per questo modo di essere che i suoi colleghi lo hanno eletto ai vertici dell’associazione di categoria.

Carlo Fucci è da oggi il nuovo Procuratore della Repubblica di Cassino: lo ha indicato questa mattina il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Su di lui si sono concentrati 18 voti a favore, otto voti sono andati invece a Giancarlo Novelli, in tre si sono astenuti.

Figlio d’arte

Vittorio Fucci Sr

Procuratore della Repubblica ad Isernia dal 2018 è originario di Airola (Benevento): è figlio dell’avvocato Vittorio Fucci Senior, figura storica della Democrazia Cristiana sannita, promotore di molte riforme in materia agricola e sanitaria, accademico d’onore.

Dal padre ha ereditato la passione per il Diritto e l’attitudine a realizzare: Carlo Fucci è l’ideatore delle due aule bunker che verranno poi realizzate nel nuovo carcere di Santa Maria Capua Vetere. Verranno utilizzate per uno dei processi storici alla malavita organizzata in Italia: il processo Spartacus che portò alla sbarra il gotha del clan dei Casalesi ricostruendo tutte le sue imprese criminali dai tempi in cui lo guidava Antonio Bardellino.

Fucci ha il fiuto investigativo per il denaro. È lui ad occuparsi della Tangentopoli di Caserta arrivando allo scontro con il Pool guidato a Milano da Francesco Saverio Borrelli che reclamava quell’indagine. Il nuovo Procuratore della Repubblica di Cassino seguì le tracce della tangente Fiat fino a localizzare il denaro nei conti di alcune banche svezzere ed alle Bahamas. Fu lui a sostenere l’accusa in udienza ed ottenere le condanne sottosegretario e vari politici.

Il collo di bottiglia

Carlo Fucci

Quell’esperienza lo porta in Senato per essere ascoltato nel corso della XVIII Legislatura. È lì che Carlo Fucci spiega cosa non va nella lotta alle Mafie, suggerisce come limare le procedure e come rendere più rapide e funzionali le indagini. Con la chiarezza che lo contraddistingue.

Come la volta in cui fece capire la situazione alla Commissione dicendo «Se una collaboratrice di Giustizia comincia a parlare alle tre di notte dicendomi che un reato è stato commesso da Tizio, soprannominato  “cuoll’ e papera”, che ha sparato in un gruppo di dieci persone, ed io ne parlo subito con il funzionario di polizia o con l’ufficiale dei carabinieri, sappiamo chi è e loro sanno dove andare per cercare di arrestarlo subito. Se questo succede con il funzionario della Dda che viene da Bolzano, occorrono due giorni, a meno che non telefoni ad uno di noi per chiedere chi è “cuoll’ e papera” ».

Foto © Saverio De Giglio / Imagoeconomica

Nel confronto con Senatori e Deputati ipotizza una normativa che consenta di estendere gli accertamenti patrimoniali anche al di fuori del nucleo familiare dell’interessato: spiega che altrimenti è facile eludere e nascondere i capitali accumulati con le attività criminali. E richiama l’attenzione sul fatto che “Basta interessarsi di qualche inchiesta particolare rispetto all’ordinario, alla cosiddetta Tangentopoli ad esempio, perché si crei un arretrato spaventoso. Forse, sono il magistrato con il maggiore arretrato d’Italia … Sto cercando di prendere il controllo dell’ufficio …”.

La colletta per il cavalletto

Il Palazzo di Giustizia di Cassino

Con un’indole del genere era normale che venisse chiamato a ricoprire posizioni di leadership nell’Associazione Nazionale Magistrati: è stato Segretario Nazionale e Vice Presidente. E da lì finisce di nuovo sui giornali.

Accade quando l’allora ministro leghista Roberto Castelli mette a punto una proposta di riforma della Magistratura. Carlo Fucci scende in campo con una durissima presa di posizione: accusa la Lega di “voler fascistizzare la magistratura”. L’effetto è come quello di una molotov in un lago di benzina.

Più o meno come accadde nel 2005 nei giorni in cui Silvio Berlusconi subì un’aggressione ad opera di un giovane che gli aveva lanciato contro il treppiede della macchina fotografica. Il magistrato propose una colletta con cui ricomprare l’attrezzo al giovane, scatenando un’altra ondata di reazioni. Che disinnescò subito spiegando che la sua era solo ironia. 

L’esperienza Tributaria

Carlo Fucci

Due anni fa il Procuratore è stato eletto al Consiglio di Presidenza Nazionale della Magistratura Tributaria, risultando il candidato più votato in Campania. Quando è passata la riforma che sopprime da agosto la Commissione Tributaria di Frosinone e quella di molti altri capoluoghi ha detto subito quello che pensava. E cioè che declinata in questo modo la riforma era una sciocchezza. Perché non era applicabile, avrebbe generato una massa enorme di arretrati. Perchè occorrevano uomini e mezzi.

Quelli che solo in parte troverà a Cassino.