Chi ha vinto e chi ha perso con il consiglio comunale di ieri sulla Mobilità Sostenibile, trasformato in adunanza aperta. Il solco indelebile. Ed i segnali per maggioranza ed opposizione
È finito nell’unico modo possibile il Consiglio comunale di Frosinone riunito ieri nella formula dell’adunanza pubblica sul Brt: l’autobus elettrico che collegherà la stazione con Piazzale de Matthaeis in 10 minuti. L’Amministrazione Mastrangeli va avanti con il progetto: “se le opere non vengono effettuate i finanziamenti vengono revocati” ha detto tra le altre cose il sindaco, disponibile però a recepire eventuali proposte migliorative. Se concretamente realizzabili.
Le premesse
La premessa è doverosa. Quasi 8 ore di dibattito consiliare (per la precisione 7 ore e 48 minuti) rappresentano un unicum per il Capoluogo. Aveva ragione il Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Tagliaferri quando ha deciso di convocare la massime assise per le 10, anche se è iniziata solo verso le 11 del mattino. Aveva capito subito che il dibattito sarebbe stato molto lungo e per questo iniziare i lavori di mattina era necessario.
Nonostante una durata da assemblea cubana ai tempi di Fidel quella di ieri è stata un’esperienza che ha tracciato un solco: ha dimostrato con i fatti che sulle tematiche di particolare impatto sulla città, il confronto diretto è fondamentale. A dirlo sono la grande partecipazione popolare (mai vista la Sala Consiliare così partecipata dai cittadini del capoluogo), lo scambio di idee e di proposte registrato. Ognuno ha avuto modo di esporre la sua versione dei fatti e la sua visione del progetto Brt, spiegando cosa porterà di buono e quali limiti ci saranno da pagare: e siccome la verità non sta mai da una sola parte è emerso ieri che ognuno ha la sua parte di ragione.
Ma più di tutto è stato chiaro a chiunque che bene ha fatto la minoranza a convocare il Consiglio per sollecitare il confronto; altrettanto bene ha fatto il sindaco nel trasformare la seduta in adunanza aperta perché così è diventato un dibattito con la città non limitandosi ai soli addetti ai lavori. La seduta di ieri ha detto che se l’opposizione vuole dare qualche segno di esistenza in vita deve continuare a sollecitare la discussione in assise su cose importanti e che coinvolgano la gente.
Non è stata certamente una competizione quella di ieri: è stata molto di più. Ma è evidente che ci sono alcune posizioni che escono rafforzate dalle otto ore di dibattito.
Chi ha vinto
Ha vinto senz’altro la città di Frosinone ed i cittadini che hanno partecipato al dibattito. Un confronto animato, a volte anche dai toni accesi, sintomatico di un grande interesse verso il tema della Mobilità Sostenibile che non è mai, o quasi mai, scaduto a livello di inopportuna “caciara”. Fatto salvo l’immancabile protagonismo di qualcuno dei presenti in aula consiliare. La comunità locale ha comunque dimostrato grande maturità: è pronta a ripetere una simile esperienza.
Ne esce rafforzato il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli. In primis perché ha dato modo a tutti i cittadini di Frosinone ed a tutte le categorie e associazioni interessate, di esprimere la propria opinione. Se prima Il Brt poteva essere interpretato come un intervento calato dall’alto, ora non più. In secondo luogo, perché ha fatto un ragionamento di ampia prospettiva, non contigentata ad un solo singolo progetto: “Il Brt servirà il 45% della città di Frosinone, potenzialmente 20mila persone potranno non prendere più l’auto privata. Frosinone è una città che purtroppo è nota per i suoi problemi di inquinamento, dobbiamo fare qualcosa per il futuro. Teniamo alla salute dei nostri figli. Frosinone ha un tasso di motorizzazione elevato, più di Los Angeles. Dobbiamo dare modo a tutti di spostarsi in città, anche alle persone più anziane“.
Da ultimo, ma non per questo meno importante, Il sindaco non si è chiuso a riccio sul progetto battezzandolo “immodificabile”, ma ha fatto delle aperture. Specie quando ha detto “Stiamo andando su bus che portano più di 600 persone al minuto. Questi mezzi sono sostitutivi anche dei Cotral. Il Trasporto Pubblico Locale come lo abbiamo conosciuto adesso, non ha la sua appetibilità perché non ha dei tempi certi. Ed ecco perché va azzerato tutto. C’è già un progetto appaltato, dove già c’è una ditta che ha vinto. Stiamo proponendo, ma ancora non abbiamo chiuso la delibera, perché vogliamo ascoltare i cittadini. Se avete delle proposte noi siamo disposti, compatibilmente con quello che ci diranno i tecnici, a sentirle. Ecco perchè siamo qua e abbiamo una discussione aperta. Via Marittima, che è già iniziata, è un tratto mai messo in discussione da nessuno”.
Strategici e non
Il Gruppo consiliare del Pd (i Consiglieri Angelo Pizzutelli, Norberto Venturi e Fabrizio Cristofari) ha avuto senz’altro il merito di chiedere per primo la celebrazione del Consiglio Comunale straordinario sul BRT. E doveva essere proprio il primo Partito dell’opposizione a farlo. Ma poi, per la consueta mancanza di strategia politica da tenere in Aula, ieri si è fatta letteralmente “fregare” il giocattolo dalle mani (e quindi la scena) da un altro Pizzutelli.
Anselmo, uno dei “malpancisti” che la strategia l’aveva preparata bene. E si è visto. Innanzitutto ha dimostrato di saper coinvolgere le persone. Principalmente quelle dello Scalo, che ieri erano presenti in massa a Palazzo Munari. La loro presenza è stata scandita in diverse occasioni con applausi scroscianti. La teatralità, anche da parte di qualche amministratore, nella massima assise comunale è una delle cose della quali si farebbe volentieri a meno.
In secondo luogo ha posto una serie di interrogativi puntuali, in primis quello della possibilità o meno di apportare varianti significative al progetto. Ora. Anselmo Pizzutelli si è letto bene le carte. E da ieri ha anche lanciato una lunghissima campagna elettorale in proiezione Frosinone 2027. Non è ancora chiaro, tuttavia, se solo per essere confermato Consigliere o qualcosa di più. Sicuramente ci sta lavorando.
Chi ha perso
Ha perso chi ha snobbato il consiglio Comunale straordinario sul BRT e sulla Mobilità sostenibile. Il ruolo del Consigliere Comunale (non fa ovviamente alcuna differenza se di maggioranza o di opposizione) assunto per scelta propria e per il consenso ottenuto, non per prescrizione medica, pur con i legittimi impedimenti di natura personale o professionale, a volte impone di essere comunque presenti in determinati occasioni importanti. Ieri era una di quelle.
Hanno perso poi tutti coloro i quali sono rimasti provi di risposte. Le 8 ore di dibattito e di confronto non hanno completamente fornito spiegazioni esaustive a tutti i dubbi legati al progetto. Perplessità che tanti, Consiglieri e cittadini, hanno manifestato ieri in aula. I tecnici ed i progettisti, presenti solo nella prima parte del dibattito, dovevano essere più pronti e convincenti.
A perdere è stato anche chi pensava, e qualcuno ci ha anche provato, di buttare il dibattito in caciara. È stata palese la sensazione che qualcuno si sia presentato in Aula solo per “fare casino” senza avere nulla di serio da proporre. Gli è andata male. Prima di lavorare sull’intelligenza artificiale, sarebbe forse il caso di fare qualcosa per la stupidità naturale.