
Il primo confronto tra i candidati sindaco di Ceccano è stato caratterizzato da un clima civile, diversi temi di discussione come trasparenza e gestione dei servizi pubblici. I candidati hanno presentato le loro priorità, evidenziando la necessità di riforme e collaborazione tra comuni per migliorare la città.
C’è quello al primo confronto ed è emozionato ma riesce a rispondere sempre in modo chiaro. E c’è quello che ai comizi è più abituato e per questo grida che è lui il vero centrodestra. Poi c’è quella che le risposte già le sai e suona come un disco rigato ma le va riconosciuto che sul piano dialettico è brava. C’è quello che arriva in ritardo e dice che era al lavoro: chissà se si è ispirato a Nanni Moretti ed il suo film Ecce Bombo “Mi si nota di più se vengo o se non vengo? Oppure se non vengo e poi arrivo in ritardo?”. E c’è quello che sente il peso delle voci che lo danno per favorito ed è anche lui emozionato: ma è stato concreto, diretto, istituzionale.
Benvenuti a Ceccano: nel cortile di fronte al municipio. Lì si è tenuto il primo incontro pubblico tra i 5 candidati sindaco di Ceccano.
L’iniziativa è del Comitato Centro Storico: appuntamento alle 17, format copiato dalla Par Condicio prima maniera: stessa domanda per tutti, due minuti per la risposta, comincia ogni volta un candidato diverso e conclude uno diverso. I quesiti sono quelli posti dai cittadini, raccolti durante l’assemblea pubblica del 9 marzo al teatro Antares. A moderare è il professor Pietro Alviti: con un limite preciso, niente domande aggiuntive a quelle indicate. Hai visto mai che dovesse uscirne qualcuna scomoda?
Il confronto

A differenza della Par Condicio qui però c’è il pubblico: più o meno 200 persone. Il Segretario cittadino del Partito Democratico Giulio Conti è agitato tra il pubblico e fa innervosire il candidato civico di centrodestra Fabio Giovannone. Che reagisce microfono alla mano e davanti a tutti: «Tanto lo sanno tutti che sarai il prossimo vicesindaco in caso di elezione di Querqui». Una mossa chiaramente pensata per creare tensioni: sarà vero che Giulio Conti farà il vicesindaco? O era solo una mossa per denigrare il candidato del polo Progressista?
Formato a domande secche: su Ambiente, sui Lavori Pubblici, sulla Sanità, la Scuola, il Degrado Urbano, Servizio Idrico. I toni sono stati accesi soprattutto sul gestore dell’acqua Acea Ato5, attaccata da tutti e scontro diretto poi sulle responsabilità politiche legate alla gestione del servizio idrico.
Molti candidati hanno sottolineato i problemi sulla trasparenza degli atti amministrativi: hanno proposto soluzioni come lo Sportello del Cittadino.
Si è parlato anche di Area Vasta, cioè la proposta di creare un’alleanza tra i dieci Comuni intorno a Frosinone: ognuno mantiene il suo sindaco ed il suo gonfalone ma una serie di servizi la gestiscono insieme come se fossero un’unica grande città. E poi i fondi pubblici e la necessità di creare un Gruppo di Lavoro per intercettare e gestire al meglio i finanziamenti (anche questo rientra tra le competenze dell’Area Vasta e Frosinone si sta già attrezzando).
Niente colpi sotto la cintura

Non è mancata l’attenzione sul Centro Storico, la crisi delle botteghe, la scomparsa del Turismo in città, la Cultura come identità cittadina ed il bisogno di spazi accessibili verdi e inclusivi.
Atmosfera tutto sommato corretta e civile: niente colpi sotto la cintura, rispetto assoluto tra i vari aspiranti sindaco. I programmi dei candidati sembrano abbastanza simili, segno che i problemi principali della città sono noti a tutti. Sembra quasi che la città sia ancora traumatizzata dall’arresto del sindaco uscente Roberto Caligiore, ai domiciliari dallo scorso autunno con l’accusa di avere preso tangenti sugli appalti cittadini finanziati con soldi europei. Niente polemiche, niente scorrettezze, fair play che deve essere esibito ai duecento in piazza.
Sarà per questo che durante l’incontro viene trattato tanto il tema della trasparenza: il professor Alviti sottolinea che “Un buon sindaco deve informare sempre la cittadinanza con conferenze stampa”,.
Cosa hanno detto

Durante l’incontro, Fabio Giovannone punta il dito su Acea Ato5 e la sua gestione: ne attribuisce la colpa ai voti del centrosinistra. Qualcuno tra il pubblico mormora che però nove anni fa Roberto Caligiore affisse in tutta Ceccano manifesto nei quali annunciava di aver cacciato Acea. Giovannone invita a lasciare alle spalle il passato fermo restando il garantismo e presenta la sua come una coalizione civica di centrodestra. Tra le priorità indica la Sanità ed ha attribuisce la responsabilità del dissesto finanziario al centrosinistra dal 2008, parlando anche dei numerosi mutui accesi in passato. Non accenna però al fatto se quei mutui siano stati accesi per opere utili alla città oppure per spese inutili: al pubblico resta il dubbio.
Ricorda di essere stato spesso accusato, da presidente del Consiglio, di essere vicino al centrosinistra e quindi di essere una persona equilibrata. Sulla squadra sottolinea che è composta da professionisti.
Città umiliata

Manuela Maliziola, sindaco con Ds e Socialisti sfiduciata durante il mandato, ora si presenta con una civica. Ha ribadito che il 24 ottobre la città è stata umiliata. Ha proposto l’arrivo a Ceccano di un centro di prevenzione e studio delle malattie tumorali, oltre a uno sportello del cittadino e idranti nel centro storico per motivi di sicurezza.
Luigi Mingarelli (Pci – Rifondazione – Acqua Pubblica) ha detto che lo scuolabus deve tornare attivo, posizione condivisa anche dal candidato Prog Andrea Querqui, che però ha specificato la necessità di valutare il Bilancio di previsione, dicendo che ripartirà “quanto prima, appena possibile, quando ce ne saranno le condizioni di Bilancio”.
Mingarelli ha detto che un sindaco non deve avere un citofono ma ogni cittadino deve poter entrare e parlare liberamente. Ha annunciato che, se eletto, denuncerà Acea Ato5 per interruzione di pubblico servizio ed ha proposto un assessorato alla Trasparenza.
4 conferenze e 2 proposte

Andrea Querqui ha ribadito l’importanza di legalità, onestà e trasparenza, promettendo 3-4 conferenze stampa l’anno per aggiornare i cittadini su progetti in corso e futuri. Ha denunciato che in questi anni molti Accessi agli Atti sono stati negati all’opposizione e che lui stesso ha ancora 8 richieste inevase. Ha garantito che sarà sempre dalla parte dei cittadini su Acea Ato5 e che garantirà in tutti i modi il rispetto della carta dei servizi. Senza fare populismo.
Due proposte concrete: a breve termine, il rilancio del teatro Antares; a medio-lungo termine, la ricostruzione del Palazzetto dello Sport (la sua “bomba” elettorale)
Ha parlato anche di maggior attenzione alla pulizia urbana, con verifica dell’operato della ditta. Nel suo appello finale ha sottolineato che la sua squadra ha tutte le competenze necessarie per amministrare.
Un punto di riferimento per la legalità

Ugo Di Pofi, candidato dal centrodestra unito, ha parlato di attenzione all’ambiente ed ha proposto una figura di alto grado, tipo forze dell’ordine, che funga da riferimento per la legalità ed il dialogo con i cittadini. Chissà se per un attimo si è ricordato che il sindaco Roberto Caligiore era un luogotenente dei Carabinieri con 5 medaglie.
Ha ribadito i concetti di legalità e trasparenza ed ha detto che Ceccano dovrà avere più negozi: per lui è brutto vedere tante serrande abbassate e farà di tutto per combattere il problema.
Dietro le quinte
L’ex assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco (sarebbe stato il candidato sindaco senza la traumatica interruzione della Consiliatura Caligiore e le dimissioni in massa) è arrivato tardi, molto silenzioso e defilato. Alessandro Savoni invece appariva soddisfatto e sereno, quasi fiero della scelta di essersi allontanato da Fratelli d’Italia. Da notare anche una stretta di mano con Del Brocco che non è passata inosservata.

A fine incontro, il Coordinatore FdI Rino Liburdi ha preso in disparte Giovannone, forse infastidito da qualcosa detta durante il confronto. Si sono poi chiariti ma secondo qualcuno una battuta sulla Segreteria di Partito potrebbe non essere piaciuta.
Diversi hanno notato un certo feeling tra Ugo Di Pofi e Fabio Giovannone, tanto che tra i presenti si mormora che l’accordo di mutua assistenza in caso di un ballottaggio sia già scritto. Alcuni addetti ai lavori della destra hanno confermato che contatti ci sono stati realmente, da entrambe le parti. E che forse converrebbe unirsi da subito.
Nessuno della coalizione di Querqui ha apprezzato l’atteggiamento di Giulio Conti durante il dibattito: più di qualcuno era visibilmente infastidito. Anche lo stesso Querqui è parso freddo e teso, soprattutto nei confronti di Conti che dalla prima fila ha fatto sceneggiate, polemizzato e urlato più volte.
In conclusione

Tanta gente, un forte bisogno di politica vera ma anche tanto fair play fra i candidati e forse qualche tema evitato. È questa la sintesi del confronto tra i candidati a sindaco, organizzato dal Comitato del Centro Storico. I membri del comitato hanno superato ogni difficoltà: il Comune non aveva infatti emanato l’ordinanza, dato la corrente, fornito le sedie. Così si sono arrangiati con le prolunghe messe a disposizione dai commercianti della piazza, i banchi della chiesa di S. Sebastiano, prestati dal parroco.
I candidati si sono presentati tutti e hanno espresso le loro idee rispondendo alle 7 domande poste dal Comitato: perché dovrebbero votarvi, quali sono le vostre priorità, come incrementare la trasparenza, e poi i temi della mancanza d’acqua, del centro storico, dell’area vasta, del futuro di Ceccano. Il clima è stato disteso, senza grandi scontri, un accenno appena al 24 ottobre e agli arresti, nessun intervento sulle infiltrazioni malavitose, che pure le inchieste hanno rivelato.
Una specie di volontà di dimenticare per guardare avanti, anche se gran parte dei vecchi amministratori si sono di nuovo candidati nelle due compagini di destra. Dopotutto, nessun altro oltre a Roberto Caligiore, è stato indagato.
Sarà difficile non fare i conti con l’inchiesta della Procura Europea che fra l’altro potrebbe avere sviluppi nei prossimi giorni, visto l’avvicinarsi del termine della scadenza delle indagini, fissato al 24 aprile. La legalità è stato il tema portante come ricordato già dall’introduzione della presidente del Comitato, la dottoressa Fabi. Che, nel ringraziare i presenti, ha rievocato la manifestazione del 3 novembre scorso, i cui valori – ha detto – dovranno guidare la futura amministrazione di Ceccano.