
Nel prossimo Consiglio comunale potrebbe esserci la staffetta programmata in giunta fin dall'inizio. Ma anche un cambio non previsto: quello che porterà dall'opposizione alla maggioranza i consiglieri De Luca e Tuffi
Per capire come cambiano (se cambiano) gli equilibri politici ad Anagni dopo le elezioni Europee (e locali) bisogna partire da una data. Non ancora fissata ufficialmente, ma già in calendario, almeno per quanto riguarda il dibattito cittadino. Tra una ventina di giorni dovrebbe essere fissato il prossimo consiglio comunale. Che potrebbe essere, stando almeno ai rumors che si fanno sempre più forti, il proscenio perfetto per almeno un paio di novità.
La staffetta programmata

La prima, nota da tempo, è la famosa staffetta; ovvero, il passaggio di consegne tra Anna De Lellis (Idea Anagni) e Chiara Stavole ( Forza Italia) nella giunta capitanata dal sindaco Daniele Natalia. Un passaggio atteso e non troppo traumatico; rientra nell’accordo fatto a suo tempo per garantire gli equilibri nel centrodestra in città. Anche se nelle ultime settimane non sono mancate le pressioni e le richieste per evitare il tagliando. Soprattutto da parte di chi (e sono tanti) ha riconosciuto il buon lavoro svolto nei settori di competenza da Anna De Lellis.
Ma gli equilibri vanno comunque salvaguardati: la soluzione dovrebbe essere un incarico esterno ai Servizi Sociali (di matrice regionale) per garantire una prosecuzione dell’impegno della stessa De Lellis. E fin qui ok.
E quella non prevista

Il prossimo Consiglio potrebbe essere però anche la sede giusta per un altro passaggio, ben più rumoroso, pure se atteso anch’esso da tempo. Quello di due consiglieri, Giuseppe De Luca e Danilo Tuffi, dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza.
Un passaggio che è da tempo nell’aria; i due sono notoriamente legati al mondo conservatore e non hanno mai vissuto troppo bene la coabitazione con un duro e puro del centrosinistra come Luca Santovincenzo di LiberAnagni. Di qui la decisione di passare dall’altra parte. Con chi, (Lega o FI), dopo una serie di trattative ed incontri più o meno riservati, lo hanno stabilito le Europee.
Che hanno certificato come, al di là del primato di Fdi, la seconda forza del mondo conservatore in città (e non solo) è Forza Italia, non la Lega. E proprio nel Partito di Berlusconi (ops, Tajani), confluiranno i due; rendendo la maggioranza Natalia, più che granitica, del tutto invulnerabile.
L’arrivo dei due modificherà dunque la composizione del quadro interno del centrodestra; Forza Italia si avvia ad avere un peso non indifferente (anche se non ci saranno deleghe consegnate, almeno non per il momento); a cui fa da contraltare la minore rilevanza della Lega. Che, almeno per il momento, non mette a rischio il ruolo di Vittorio D’Ercole (che però non è il beniamino di diversi settori della sua maggioranza); e che potrebbe favorire l’ingresso nella Lega, oltre che di Antonio Necci, anche di Guglielmo Vecchi; che reagirebbe così alla staffetta De Lellis- Stavole.
Il ruolo di Salvati

Le elezioni Europee hanno, tra le altre cose, reso sempre più forte la candidatura ( per ora solo sussurrata) del presidente del Consiglio comunale Davide Salvati a delfino di Natalia in vista delle comunali del 2028. La corsa a due tra lui e Carlo Marino sta vedendo sempre più in vantaggio Salvati, considerato più equilibrato e meno divisivo rispetto all’assessore al Bilancio ed al Turismo. Per ora. Ed il fatto che Salvati sia l’enfant prodige del Partito della Meloni ha ovviamente il suo peso.
E nell’opposizione? Canta (quasi) vittoria Francesco Sordo, con il buon risultato (1.195 voti) ottenuto dal Pd in città. Un successo, per lui, figlio del lavoro svolto negli ultimi mesi. E che va legato all’exploit di Avs. I due Partiti che, nelle ultime settimane, stanno faticosamente ricostruendo il tessuto per un’opposizione vera, e non solo di testimonianza.