Come cambiano i Fratelli con il nuovo tesseramento

La nuova geografia interna a Fratelli d'Italia dopo il tesseramento. Ma non cambia l'assetto provinciale. Ruspandini ha ancora un margine ampio. La vera sfida è la collegialità

In tutto 6.300 tessere  tra rinnovi e nuovi iscritti: oltre 900 in più rispetto al 2023. Fratelli d’Italia registra in provincia di Frosinone il 20% in più di iscritti. Ma cosa dice quel tesseramento, come cambia la geografia politica interna al Partito di Giorgia Meloni?

Controllabili e non

Tra tutte quelle tessere ce n’è una parte importante che è stata sottoscritta on line, sfuggendo al controllo dei big territoriali. Si stima che circa un terzo delle iscrizioni sia stato effettuato in maniera spontanea: un modo per testimoniare la propria adesione al progetto politico della Destra di governo.

Quell’adesione spinta dall’onda dell’emotività ha inciso anche sul tesseramento tradizionale, andando a modificare gli equilibri interni spesso in maniera sensibile. L’analisi per area geografica del fenomeno restituisce una geografia molto diversa da quella alla quale si era abituati. E pone diversi interrogativi.

AREA DI SORA
Filippo Mosticone

Nell’area di Sora, storicamente Fratelli d’Italia è stata rappresentata dall’ex Consigliere comunale delegato ai Lavori Pubblici Massimiliano Bruni. Questo tesseramento racconta di un partito che ha allargato molto i suoi confini.

Soprattutto tra i giovani, come dimostrano le 350 tessere sottoscritte dallo studente universitario Filippo Mosticone, responsabile del movimento Giovanile in città. Ha come riferimento interno l’ex vicepresidente della Provincia (ai tempi di Iannarilli) Fabio De Angelis.

Altre 100 circa le ha sottoscritte l’area che si riconosce nella presidente della Commissione Sanità, Alessia Savo.

Poi 100 le ha sottoscritte il gruppo di Massimiliano Bruni e dell’ex candidato sindaco Federico Altobelli, che fanno riferimento al gruppo storico di Fratelli d’Italia.

Massimiliano Bruni

C’è chi ritiene che ad inquinare il tesseramento sia intervenuto il sindaco e presidente della Provincia Luca Di Stefano. Ma mancano le evidenze: perché nessuno del suo gruppo ha aderito ufficialmente al Partito continuando a rimenere civico come lui. Alle scorse Europee, il flusso dei voti indica che ha sostenuto la candidata del presidente della regione Francesco Rocca. Ma fino ad ora non c’è stata un’adesione formale ed ufficiale.

Il tesseramento produce ora un cambiamento pratico nei rapporti tra Fratelli d’Italia e l’amministrazione comunale di Sora: il gruppo di Filippo Mosticone ha una linea di dialogo con il sindaco a differenza del Gruppo di Bruni che si contrappone a Luca Di Stefano ed alla sua eventuale rielezione.

AREA DI ANAGNI
Alessandro Cardinali e Riccardo Ambrosetti

Il tesseramento ha messo in evidenza le figure dell’ex vicepresidente della Provincia Alessandro Cardinali (area Fabio De Angelis) e del vicesindaco Riccardo Ambrosetti e (Area Ruspandini). Sono state riconfermate le tessere dello scorso anno: Ambrosetti può vantare intorno alle 230 tessere e Cardinali sta sulle 200.

A nessuno dei due in questa fase conviene una contrapposizione muscolare: perché la città è governata da un sindaco di Forza Italia che è stato sub coordinatore provinciale ed è attuale dirigente provinciale. Cosa significa?

Che nel momento di scegliere il prossimo candidato sindaco, se Fratelli d’Italia vorrà far sentire il suo peso dovrà avere una posizione unitaria davanti ai livelli Provinciale e Regionale del Partito. Cioè dove si deciderà la candidatura.

AREA DI FROSINONE
Aldo Mattia (Foto: Stefano Carofei © Imagoeconomica)

Entra sulla scena il deputato Aldo Mattia, già alto dirigente di Coldiretti. A prescindere dal numero esatto di tessere che ha portato nessuno può negare che si sia ritagliato un ruolo nella sua città dove abita da sempre ma dove ha vissuto mai. L’ondata di sottoscrizioni che ha portato in dote non punta a sovvertire gli equilibri urbani né quelli provinciali. L’obiettivo è un altro.

Il primo è la ricandidatura in Parlamento. Perché Mattia ha pochissime possibilità di essere ricandidato in Basilicata dove è stato apprezzato direttore regionale di Coldiretti prima di candidarsi. Dimostrare il radicamento anche nel suo territorio è un indispensabile biglietto da visita se si aspira ad un bis magari confezionato a domicilio. Un’altra vulgata vuole che Mattia coltivi l’intima aspirazione ad essere candidato come sindaco della sua città: magari in contrapposizione all’uscente Riccardo Mastrangeli. È troppo intelligente per non sapere che quella candidatura verrà decisa su un tavolo nazionale e che le dinamiche saranno ben altre.

Alcuni vedono la manovra di Mattia come un’operazione ostile al coordinatore cittadino Fabio Tagliaferri. È una versione di corto respiro. Dopo avere resistito senza praticamente riportare neanche un’ammaccatura al bombardamento nazionale seguito alla sua nomina nella partecipata ALeS Spa, Fabio Tagliaferri ha uno spessore ed una solidità collaudati.

I numeri dicono che il prossimo coordinatore sarà il fidatissimo (di Tagliaferri) Franco Carfagna. E che la partita per le Comunali si giocherà su un tavolo nazionale nel quale i big dei tre Partiti si divideranno gli obiettivi sui quali concentrarsi.

AREA DI CASSINO
La Cena a La vecchia Pesa

A Cassino c’è stata l’adesione di Massimiliano Mignanelli e Gianrico Langiano: esponenti storici della destra moderata, già fedelissimi di Mario Abbruzzese fino alle scorse elezioni comunali di Cassino. Tra le new entry in FdI anche il noto commercialista di Cassino Giuseppe Tedesco, già Direttore dell’Ater provinciale. E tutti hanno fatto tessere. Con uno scopo: scalare il Partito. (Leggi qui: Fdi verso il congresso: nel Partito entrano anche Mignanelli e Langiano).

Stanno facendo massa critica con l’avvocato Gabriele Picano, da poco entrato nell’ordita del governatore Francesco Rocca. In città è scattata la manovra contro l’attuale gruppo dirigente provinciale: come mette in chiaro la cena alla quale tutti hanno partecipato ieri sera a Cassino. Tutti tranne l’area del Coordinatore provinciale Massimo Ruspandini.

Puntano a candidare alla Segreteria l’avvocato Alberto Borrea. Contraponendolo all’altra ala del Partito: quella che che sta con Silvestro Golini Petrarcone che invece punta su Chiara Trotta. Prova a mediare il diriegente provinciale Antonio Cardillo che ha Cassino ha i suoi numeri.

AREA DI VEROLI
Cristiano Papetti

A Veroli ha realizzato un ottimo tesseramento Cristiano Papetti con le sue 200 tessere. Altre 150 le ha portate la candidata sindaco Patrizia Viglianti che ha aderito dopo il Ko elettorale. Altre 200 le ha sottoscritte Emanuele Fiorini (eletto nella civica insieme per Veroli e vicino a fabio De Angelis).

Invece a Fiuggi c’è stata l’adesione del sindaco Alioska Baccarini con il suo Gruppo.

Nessuno squilibrio

Massimo Ruspandini

Il tesseramento non avrà conseguenze sugli attuali equilibri provinciali, cristallizzati dal Congresso di un anno fa che ha acclamato Coordinatore Provinciale Massimo Ruspandini. Non li avrà perchè questo tesseramento è propedeutico ai congressi di Circolo e costruire le nuove governance territoriali.

E se anche per una qualsiasi ragione si decidesse di tenere un Congresso domani mattina, Massimo Ruspandini e l’ala storica dei fondatori di Fratelli d’Italia ha nei circoli provinciali una percentuale tra il 70% e l’80% del voto.

L’abilità starà nella capacità di creare un Partito collegiale: che per FdI rappresenta una novità. La vera sfida.