I consiglieri comunali di Latina si danno da fare ma sono sempre a grappoli, mai uno ad uno come le castagne
Ma come sta la maggioranza Celentano? Siamo al terzo bilancio, tra due finisce la partita. La maggioranza resta nei numeri coese, nelle cose va lenta. Latina è città silenziosa, sorniona, sottotraccia. A Latina nessuno verrà a brutto muso a dirti: mi oppongo, ma ricorderanno i passati liceali con te.
A Latina si mettono la mano sul cuore come fossero americani quando suona l’inno ma nessuno si ricorda del XX settembre e amano i Borbone senza colpo ferire. La giunta cerca di fare ma trova poco da poter fare perché ciascuno sa fare meglio. A Genova c’è il mugugno, brontolano sempre e questo gli basta per evitare di dover fare, tutto si diluisce e diventa “memoria dell’acqua”.
L’asfissia del Lago di Fogliano
Il lago di Fogliano muore per asfissia, dopo prese di posizione da ultima Thule non si è fatto nulla. La Banca d’Italia doveva risolvere il vuoto del centro, non se ne parla più, è dell’università e questo zittisce tutti. Il confronto sul centenario è una bella cosa, ma dal confronto si è passati al guardarsi allo specchio e trovarsi ciascuno bello.
Cosa servirebbe? Lo ha segnalato giorni fa il direttore di Latina oggi Toni Ortoleva: serve fare. Fare è una sfida stringente, fare cose normali, non fare gli intelligenti. I consiglieri comunali si danno da fare ma sono sempre a grappoli mai uno ad uno come le castagne. Se sei a grappoli ti chiudi, se sei a castagna puoi scaldare le mani quando fa freddo.
Il “fare” che deve fare la maggioranza
Come sta la maggioranza? A grappoli, come dovrebbe stare? A castagna. Che può fare? Provare a pensarsi capace di apprezzare il fare e mandare con somma urgenza una ruspa a salvare il lago di Fogliano. Per iniziare, poi chiamare il genio militare per rifare il ponte di foce verde. Insomma non stare a guardare come le stelle.
Come sta la maggioranza Celentano? Sta, e in mano non ha una scala reale.