
Inedito attacco che la neo coordinatrice comunale di Forza Italia Maria Weisghizzi al capogruppo di Fratelli D’Italia Marco Di Vasta
Cosimino Mitrano da tre anni non è più il sindaco di Gaeta. Prima di andare ad accomodarsi sugli scranni della Regione Lazio ha plasmato l’amministrazione che gli è succeduta. Quella maggioranza che governa oggi la città numericamente può apparire ancora bulgara: ma politicamente non è più compatta come potrebbe apparire.
La conferma arrivata da un inedito attacco frontale che la coordinatrice comunale di Forza Italia Maria Weisghizzi ha portato domenica sera al capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Di Vasta. Un’autentica fatwa di cui non ci sono mai state tracce nel corso del doppio mandato amministrativo (iniziato nel 2012) di Mitrano .
Cosa dice (o non dice) Weisghizzi

La signora Weisghizzi non lo dice mai chiaramente ma tra le righe fa sapere a Di Vasta che se abbandonasse la maggioranza che governa Gaeta lei farebbe salti di gioia. Il che ha delle ripercussioni sul piano politico: perché a parlare è la Segretaria politica della città che esprime il Consigliere regionale di Forza Italia, attaccando il il capo della Segreteria del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Enrico Tiero.
E invece Di Vasta ha fatto sapere di voler rimanere laddove si trova ed al tempo stesso di voler continuare a dire quello che pensa. Come avvenuto l’altro giorno: ha criticato con durezza il Bilancio della maggioranza di cui fa parte. E questo, nonostante il giorno prima si fosse astenuto sulla votazione del conto consuntivo partecipando, di fatto, all’approvazione di un documento contabile dell’amministrazione gaetana.

Un falso gesto di buona volontà politica. Fatto nei giorni in cui Mitrano invitava al comune di Formia l’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini (FdI), gettando un ponte di dialogo tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Di Vasta ha motivato la sua astensione in questi termini: “Non possiamo condividere un bilancio che fotografa una città sempre più svuotata, senza prospettive né visione. Gaeta sta diventando un dormitorio estivo, dove si vive bene solo per poche settimane all’anno, mentre per il resto del tempo le famiglie fuggono e i giovani non tornano più”.
La spina nel fianco Di Vasta

L’esponente di Fdi aveva parlato di una città, Gaeta, alle prese di “un vero e proprio spopolamento”. Di giovani coppie che “Scelgono di trasferirsi nei comuni limitrofi, dove i canoni di locazione sono più accessibili e dove è ancora possibile costruire un progetto di vita”. Puntando il dito contro “affitti arrivati alle stelle e di un’amministrazione incapace di proporre una sola misura concreta per contenere il caro-casa o incentivare la residenzialità”. Se non fosse stato il capogruppo di un Partito di maggioranza ma il ledaer dell’opposizione, sarebbe stato perfetto.
Di Vasta da mesi è diventati una spina nel fianco della Giunta Leccese. Aveva lamentato anche la trascuratezza del patrimonio pubblico abitativo, l’inesistenza di piani di recupero e di investimenti strutturali, l’inadeguatezza della scelta di puntare tutto su un turismo di breve durata, trascurando chi a Gaeta ci vive tutto l’anno.

Allo stato maggiore dell’amministrazione Mitrano-Leccese poi non è andata giù la critica-necessità di pensare ad una “Gaeta abbia una visione di lungo periodo perché, così facendo, rischia di perdere la propria anima e diventare un contenitore vuoto”.
Le censure mosse dalla neo coordinatrice comunale di Forza Italia non hanno fatto sconti a Di Vasta, accusato di “narcisismo politico”, di stare con un piede in maggioranza e con l’altro all’opposizione.
Senza peli sulla lingua
E, senza peli sulla lingua, Maria Weisghizzi biasima ancora “l’incongruenza del consigliere Di Vasta che vuole apparire come il don Chisciotte della politica nostrana, lanciando strali, infondati, contro l’Amministrazione comunale”.
L’esponente di Fdi è stato accusato con la “sua logorrroica invettiva” proprio in occasione del consiglio comunale del 30 aprile scorso di aver promosso la “sua ultima sceneggiata”.

“Ha parlato di emergenza abitativa, di interventi sull’edilizia residenziale pubblica, di patrimonio pubblico immobiliare senza però offrire soluzioni o proposte concrete che, evidentemente non è in grado di formulare”. “L’emergenza abitativa, ad esempio, è un problema complesso che – ha rimarcato la coordinatrice comunale di Forza Italia – richiede un approccio integrato e la collaborazione di diverse figure: enti pubblici, enti privati, organizzazioni non governative, e la stessa comunità. Cosa fa invece il consigliere di Vasta? Si limita a puntare il dito sull’Amministrazione presieduta dal sindaco Cristian Leccese e poi si lava le mani”.
Immobiliare e sinergia
E i vertici amministrativi della Giunta Leccese hanno fatto sapere di aver avviato il Piano degli immobili pubblici. Nel giugno 2024 Il sindaco ha sottoscritto un accordo. Prevede una collaborazione istituzionale tra Comune di Gaeta e Agenzia del Demanio per l’individuazione, definizione e attuazione congiunta della destinazione ottimale degli immobili pubblici. Anche di interesse culturale o parzialmente utilizzati. Insomma si tratta di un piano che come obiettivo generale il “potenziamento” del patrimonio pubblico mediante iniziative mirate a definire processi di riqualificazione urbana, utili al contenimento della spesa pubblica, alla razionalizzazione e alla valorizzazione dei beni in esso inseriti.

Già nel corso del consiglio comunale del 30 aprile lo stesso Di Vasta era stato accusato da frange della maggioranza (l’ex presidente del consiglio Pina Rosato e l’ex sindaco Massimo Magliozzi) di continuare a disertare le riunioni della coalizione: “Forse dovrebbe capire che questo piano di recupero punterà a mettere a sistema gli immobili pubblici disponibili rendendo fruibili alla cittadinanza i beni e individuando le forme di valorizzazione più idonee”.
“In ballo c’è l’Ater”
Per Maria Weisghizzi Marco Di Vasta ha commesso un altro autogol politico sul tema dell’housing social. “Lui che da più mesi frequenta le stanze del Consiglio regionale del Lazio, dovrebbe sapere che l’edilizia residenziale pubblica è gestita dall’Ater, (l’Agenzia Territoriale per Edilizia Residenziale) della Regione Lazio, che ne assegna gli alloggi attraverso appositi bandi”.
“D’altronde, se l’Amministrazione stesse davvero fallendo, come lui sostiene, anche lui sarebbe complice di questo presunto fallimento essendo, pur se con un solo piede, anche lui parte della maggioranza di governo”.
Forza Italia non ha mancato, per una questione di mera diplomazia politica, di invitare Di Vasta a tornare nei ranghi e di farlo “in sintonia con la maggioranza” di governo.
Tuttavia la coordinatrice comunale degli azzurri sa, per prima, che questo nuovo invito è caduto nel vuoto: “Il consigliere di Fdi sinora ha interpretato in consiglio politicamente il dramma shakespeariano giocato solo sull’uso delle parole: molto rumore, molte parole, per non dire nulla”.
I dipartimenti tematici
Che l’amministrazione comunale debba sintonizzarsi meglio sulle frequenze della forze politiche che la compongono, alla fine è il monito della coordinatrice di Forza Italia dopo l’esito del congresso cittadino. Annuncia la creazione nel partito di dipartimenti tematici.
“Abbiamo iniziato – ha spiegato concludendo Weisghizzi – a mettere insieme capacità e competenze, affinché Forza Italia, che a Gaeta è il partito di maggioranza, contribuisca, con progetti e iniziative, a stimolare il dibattito politico“.
“Ed a spronare l’Amministrazione comunale a valutare l’adozione di provvedimenti che si rendano necessari per la crescita e lo sviluppo sostenibile della nostra comunità”. Il fil rouge del sempre contestato capogruppo di Fratelli d’Italia.