
Venerdì Armando Cusani annuncia il suo ingresso nella Lega. Cosa c'è dietro. Come ci si è arrivati. E dove vuole arrivare l'ex enfant prodige della politica pontina, due volte presidente della Provincia e più volte sindaco di Sperlonga
Avanti adagio anche contro la cabala e la scaramanzia. Ha sorriso quando l’ex sindaco di Fondi Luigi Parisella gliel’ho ha fatto rilevare: “Ma l’hai vista la data? È il 17 gennaio! E dai su!!”. A pareggiare la tonnellata di scaramanzia è stato al telefono il Vice Segretario nazionale e sottosegretario al Mef Claudio Durigon: ha messo sul piatto un’enormità di cinico razionalismo “Tanto un giorno, anche se di venerdì, vale l’altro”. Se poi vogliamo buttarla tra sacro e profano, il luogo scelto è un’antichissima chiesa, un tempo dedicata all’Assunta ed ora sconsacrata: trasformata dal Comune in un piccolo ma accogliente auditorium nel centro storico di Sperlonga.
Lì venerdì 17 gennaio ci sarà l’evento: l’ex (due volte) presidente della Provincia di Latina (quando lo sceglievano e votavano i cittadini) Armando Cusani torna in prima linea. E lo fa impugnando la bandiera della Lega. Non è una scelta di amarcord non è una mossa spinta dalla nostalgia: che qualcosa di importante stia avvenendo “sul territorio del Basso Lazio” l’ha scritto sul suo canale Whattsapp anche l’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace.
La nuova terra promessa

Fermo da tempo ai box della politica che conta, l’apolide Armando Cusani sta per approdare nella sua nuova terra promessa: quella ispirata da Alberto da Giussano. Nessuno pensi che il tre volte sindaco di Sperlonga si sia convertito alla supremazia della Padania: Cusani è tra i pochi a sapere che la Lega non nacque a Pontida ma nel 1159 ad Anagni e per la precisione il 9 agosto di quell’anno quando Adriano IV innanzi ai legati di Milano, Cremona, Brescia e Piacenza avviò le trattative per preparare la glorioisa Lega Lombarda sotto la regia del cardinale anagnino Giovanni Conti, abile statista e diplomatico.
Non è una scelta improvvisa. Al contrario. Armando Cusani ha dovuto attendere oltre due mesi per organizzare a casa sua la conferenza stampa per l’annuncio. Con la quale spiegare le ragioni del primo grande colpo di mercato sullo scenario politico nel 2025. Era stato lo stesso sindaco a metà novembre a confermare l’esistenza di un’interlocuzione politica in direzione del ‘Carroccio’. “Stiamo lavorando – aveva detto – anche se non c’è fretta… per adesso”. I tempi ora sono maturi.
Pallottoliere alla mano, l’operazione Cusani permette alla Lega di avere in provincia di Latina un secondo sindaco dopo Franco Ambrosino a Ponza.
Il trofeo di Abbruzzese

È un’operazione che porta la firma di Claudio Durigon e soprattutto di Mario Abbruzzese che è responsabile Organizzazione della Lega nel Lazio. Conosce Armando Cusani da sempre, militavano tutt’e due in Forza Italia e se ne sono andati tutt’è e due per la stessa insoddisfazione. Volevano un Partito nel quale poter portare idee, rinnovare, attribuire un ruolo ai sindaci ed agli amministratori: avevano scoperto che nel Partito – Azienda l’amministratore delegato era anche il proprietario e non aveva interesse a rendere scalabile la sua creatura politica. (Leggi qui: Forza Italia si spacca, Cusani molla e se ne va «Smetto di essere schiavo»).
Ci lavorava da mesi Mario Abbruzzese. La passione per la prima linea l’ha ricostruita poco alla volta: la scorsa estate, Cusani ha sostenuto pubblicamente in provincia di Latina la corsa di Abbruzzese al Parlamento Europeo.
Un avvicinamento che è stato benedetto dal Vice Presidente nazionale Claudio Durigon: accendendo il semaforo verde e suggerendo per la mediazione i nomi di esponenti della Lega di Fondi molto vicini sul piano personale e politico all’ex presidente della Provincia; i consiglieri comunali (ed ex sindaco) Luigi Parisella e Franco Cardinale.
Il pranzo per suggellare l’accordo

È stato un pranzo a suggellare l’accordo: due mesi fa, a metà strada, in un ristorante nella zona di Molo Azzurra a Formia, quello del porto passeggeri per le isole di Ponza e Ventotene.
Cosa frenava Armando Cusani? Proprio la delusione che aveva registrato all’epoca di Forza Italia. Per tornare in un Partito organizzato, l’ex enfant prodige della politica di Latina chiedeva l’assicurazione di poter incidere nelle scelte interne e non dover tornare ad essere un semplice portatore di preferenze.
Cosa l’ha portato a mollare gli ormeggi? La constatazione che in provincia di Latina l’asse della Lega con Fratelli d’Italia ha rivoluzionato quelli che erano i fortini di Forza Italia. E cioè le governance della Asl e di Acqualatina. Della società per la gestione del servizio idrico in provincia Armando Cusani è considerato il “papà” politico: ne favorì la nascita parallelamente a quanto stava facendo in Ciociaria il suo amico Francesco Scalia. Alla fine scelsero assetti differenti: società mista Pubblico – Privato a Latina, società interamente Privata a Frosinone con controllo all’assemblea dei sindaci.
Mario che irrita gli azzurri

La presenza di Abbruzzese sul territorio pontino da mesi sta irritando i vertici provinciali e regionali di Forza Italia con cui i rapporti personali e politici in alcuni casi sono sotto lo zero. Mario Abbruzzese viene da lì ed i suoi rapporti con il senatore Claudio Fazzone sono sempre stati complessi come avviene tra numeri primi. Non si adorano, si rispettano, non si temono: e se possono allungarsi qualche gomitata lo fanno con reciproco piacere. Come avvenuto durante la scorsa campagna elettorale per le Europee.
Non furono gradite al Senatore di Fondi le incursioni elettorali di Abbruzzese sul territorio del Golfo. Lo irritò la partecipazione dell’attuale vice sindaco di Gaeta (quasi un monocolore azzurro) Gianna Conte alle iniziative tenute ad Itri e Terracina dell’allora candidato della Lega. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti di venerdì 17 maggio 2024).
Conte fuori dalla giunta
Quelle presenze crearono anche qualche elemento di disappunto e di imbarazzo nella maggioranza del sindaco Leccese. In molti (sottovoce) chiesero l’esclusione dalla Giunta della professoressa Conte che, nonostante gli ottimi rapporti personali del marito imprenditore Marco Crocco con l’esponente ciociaro della Lega, è rimasta al suo posto ed è potenzialmente (e più di prima) la principale alternativa al sindaco in carica Christian Leccese.

Con la casacca azzurra di Forza Italia o quella verde della Lega salviniana? Mario Abbruzzese non avrebbe problemi a rispondere a questo interrogativo. Quello più importante, sotto ogni profilo, è un altro.
Vedere tra meno di un anno Armando Cusani a guidare di nuovo, dopo il quadriennio di Gerardo Stefanelli (grazie all’asse Forza Italia-Pd), l’amministrazione provinciale di Latina. Mica poco.