
[IL PERSONAGGIO] L’attaccante in prestito dal Napoli è diventato elemento fondamentale nel Frosinone e si candida ad essere decisivo nel volatone finale. La gara di Modena ha confermato la sua crescita. L’importanza dell’Under 21 e del sogno europeo. Tutti i numeri ed i segreti del talento di Procida
Le critiche giuste o ingenerose le ha sempre accettate. E probabilmente lo hanno caricato. D’altronde Giuseppe Ambrosino è una “capa tosta” per dirla con un’espressione tipica della sua terra, Procida, incantevole isola del golfo di Napoli. Umile ed avvezzo ai sacrifici da quando era un ragazzino e tutti i giorni si sobbarcava il viaggio in traghetto Procida-Napoli andata e ritorno per allenarsi con gli azzurri. Oppure quando per irrobustirsi si è allenato da solo un’estate intera nella sua Procida con un preparatore personale e col papà Domenico (ex calciatore).
Ambrosino, sbarcato in prestito dal Napoli, ormai si è preso il Frosinone a suon di partite di spessore alla faccia delle critiche lo hanno accompagnato sin dall’avvio di una stagione molto molto difficile. Non segna, non incide, è discontinuo: era la vulgata. Giudizi forse affrettati perché alla lunga Ambrosino ha convinto i più scettici. La partita di Modena ha suggellato una crescita esponenziale sotto tutti i punti vista. Diventando elemento imprescindibile nel Frosinone di Greco.
Numeri pesanti e personalità

Ambrosino finora ha totalizzato 21 presenze (15 dal 1’), firmando 3 reti ed altrettanti assist. Eguagliato il record personale messo a segno col Catanzaro, capocannoniere dei giallazzurri. Prodezze mai banali che hanno pagato moneta preziosa con 8 punti, più di un terzo dell’intero bottino. Insomma in una parola: decisivo. A questi dati bisogna aggiungere i 5 pali colpiti ed i 2 rigori procurati. Tra l’altro è l’unico giocatore del campionato ad avere timbrato almeno 2 legni in più gare differenti: 2 nella sfida contro il Cosenza, a dicembre, e 2 contro la Reggiana lo scorso ottobre.
Numeri a parte, Ambrosino è cresciuto tantissimo sul piano del carattere e della personalità. Oltre all’assist per Darboe ed a giocate di fino, a Modena si è caricato il reparto avanzato sulle spalle creando spazi, pressando e difendendo nei momenti di sofferenza della squadra. Un grande senso di responsabilità per un giovane che partito dalla scuola calcio di Procida è approdato al Napoli e si sta facendo le ossa in “B”, serbatoio inesauribile dei talenti del nostro calcio.
Punto di riferimento per la salvezza

Ambrosino è ormai diventato una pedina-chiave del Frosinone. Greco non rinuncia mai al suo apporto (8 gare da titolare) e sarà fondamentale nella corsa-salvezza. Per i gol, gli assist ma soprattutto per il suo gioco in fase d’attacco. Prima o seconda punta, garantisce diverse soluzioni grazie alla qualità tecnica e alla resistenza sul piano fisico.
Senza dimenticare l’indispensabile lavoro sporco e il movimento senza palla che mette in campo ogni volta. Già a partire da sabato prossimo nella sfida-salvezza contro il Sudtirol i tifosi s’aspettano i gol di Ambrosino.
L’Under 21 e l’Europeo
Che il valore di Ambrosino fosse indiscusso lo dimostra la fiducia mostrata dal ct dell’Under 21 Carmine Nunziata che lo ha sempre convocato (5 presenze ed 1 gol) anche nei periodi più difficili della stagione. E salvo imprevisti dovrebbe far parte della spedizione azzurra ai prossimi Europei in programma dall’11 al 25 giugno in Slovacchia.

Partito forte con il gol alla Sampdoria nella gara d’esordio, ha patito le difficoltà incontrate dalla squadra con la gestione-Vivarini che tra l’altro lo aveva allenato a Catanzaro e voluto a Frosinone. Ma Nunziata ha sempre creduto nell’attaccante campano. Molto probabilmente la Nazionale gli è servita come valvola di sfogo e soprattutto come iniezione di fiducia fondamentale per trascinare il Frosinone.