Daniele nella fossa dei leoni ad Anagni: ma ci andrà da domatore

Parola d'ordine: ripristinare gli equilibri di una coalizione che oggi ha più noie al suo interno che innescate dalla minoranza

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Quello che era nato come un normale tagliando di controllo, da effettuare in vista della ripartenza dell’attività amministrativa dopo la pausa estiva, sta diventando all’interno dell’amministrazione comunale di Anagni sempre più un appuntamento sollecitato. Ed atteso da molti in maggioranza: per cercare di mettere un po’ i puntini sulle i e per ripristinare in tal modo gli equilibri della coalizione. Anche per evitare che eccessivi sconfinamenti e conflitti di competenze possano creare problemi per il prosieguo della consiliatura. 

Una riunione di coalizione presieduta dal sindaco Daniele Natalia è sempre più sollecitata da diversi esponenti della maggioranza: per rimettere a posto le cose in un gruppone nato in un modo e diventato presto altro e per questo rischia di incartarsi da solo, complice l’assenza di fatto di una vera e propria opposizione.

Perché alla base di piccoli malumori, qualche incomprensione e primi sgomitamenti ci sono due circostanze: la prima è che alla coalizione vincitrice delle elezioni Comunali s’è aggiunta presto quasi tutta la minoranza di centrodestra che aveva pensato di presentarsi come alternativa al sindaco Daniele Natalia. La seconda: senza un’opposizione che possa impensierire i problemi ci se li crea da soli.

Se non il sereno almeno una tregua

Il palio che spetta ai vincitori (Foto: Massimo Iachetta e Giancarlo Morini)

Le questioni che hanno agitato l’estate anagnina hanno infatti avuto come conseguenza quella di inasprire alcune tensioni all’interno della maggioranza. Ed in questi casi, come già accaduto in altre circostanze, l’attesa da parte di tutti è quella dell’intervento del primo cittadino che possa riportare, se non il sereno, almeno una normale ed onesta convivenza. (Leggi qui: Stadio e palio: due nodi per il Comune di Anagni che forse sono uno solo).

I casi dello stadio e del Palio dell’anello hanno iniziato a lasciare qualche segno. Soprattutto perché hanno messo in luce l’atteggiamento che qualcuno nella coalizione porta avanti: la tendenza a esondare rispetto ai propri settori di competenza, per invadere i settori altrui.

Un atteggiamento che, soprattutto in ambiti delicati come quello di Lavori Pubblici, (solo per fare un esempio) può finire per creare qualche tensione di troppo.

Mezzo centrodestra vs “riflettori”

Daniele Natalia

Il ragionamento che si fa è: va bene che la seconda consiliatura deve essere (anche) un modo per stabilire chi sarà indicato come successore di Natalia. Ma questo non deve diventare una gara a chi è più bravo. Perché la conseguenza di questa impostazione sarebbe (come in effetti a volte è accaduto) che c’è chi cerca di attirare su di sé la luce dei riflettori. Con tutte le conseguenze del caso.

Molto difficile andare avanti in questo modo, fanno sapere alcuni degli esponenti del centrodestra locale. Di qui la necessità che il sindaco si esponga in prima persona. Per ristabilire, stavolta in modo più chiaro, la rotta; e per riassegnare tutte le consegne del caso. (Leggi qui: Natalia fa il padre saggio della maggioranza e convoca un summit).