
Il sindaco di Cassino sta provando a riallacciare i fili tra Sara Battisti e Francesco De Angelis. Ecco spiegato il silenzio assoluto di questi giorni. Per raffreddare la tensione
In silenzio e senza clamori. La riservatezza in questo caso è fondamentale. Un’indiscrezione di troppo sarebbe in grado di far saltare l’intera missione. A portarla avanti nella massima discrezione è il sindaco di Cassino di Cassino Enzo Salera. È lui che sta provando a riallacciare i nodi del dialogo spezzato tra Francesco De Angelis e Sara Battisti, i due leader del Partito Democratico protagonisti di una clamorosa spaccatura alla vigilia delle scorse elezioni Europee.
Una rottura culminata con una dolorosa scissione. Francesco De Angelis aveva lasciato la componente Rete Democratica di Claudio Mancini per spostarsi in Area Dem di Daniele Leodori e Dario Franceschini. E subito si erano innescate le conseguenze: la rottura dell’asse che aveva portato all’elezione di Luca Fantini come Segretario provinciale, la spaccatura lungo la strada per il Congresso, lo stallo che ora è sub judice in attesa che la Commissione Nazionale di garanzia lo esamini.
Una rottura profonda. Che sta avendo conseguenze su tutti i fronti: la stabilità del Partito a Frosinone, la tenuta del gruppo consiliare nel capoluogo, le alleanze da costruire per le prossime Comunali a Ceccano e Frosinone. E soprattutto alle Provinciali dove scenderà nuovamente in campo il presidente uscente Luca Di Stefano.
Missione Salera

A tentare di riallacciare i fili del dialogo da ieri è sceso in campo Enzo Salera. Sta in Area Dem ma conosce tutti i protagonisti della rottura.
Le indiscrezioni dicono di un lungo confronto con la consigliera regionale Sara Battisti, nel quale tentare di comprendere quanti margini ci sono per una ricomposizione. Assoluto riserbo sui contenuti, al punto che qualcuno prova a negare l’incontro. Ma il segnale ricavato è che su quell’area non ci sono porte chiuse.
A preparare il terreno sono stati una decina di giorni di silenzio assoluto: da nessuno dei due fronti sono uscite dichiarazioni ed è stato fatto di tutto per lasciar raffreddare la temperatura. Creando così la condizione ideale per una missione diplomatica.
Se riesce nell’impresa, Salera può rinunciare a candidarsi alle Provinciali: lo chiamerebbero direttamente all’Onu.