
Si cominciano a serrare i ranghi in vista delle Comunali di maggio a Ceccano. Ci sono fronti che perdono di consistenza ed altri che si rafforzano. In attesa di arrivare ad una sintesi
Gli avvoltoi hanno cominciato a compiere giri sempre più stretti sopra a La Borgata di Ceccano: hanno fiutato l’odore del sangue politico. Colpa di una discussione appassionata tra il Segretario cittadino del Partito Democratico Giulio Conti ed il suo candidato sindaco Andrea Querqui. Verso le dieci del mattino chi stava andando in Tabaccheria è certo che stessero litigando e Conti fosse scuro in viso.
A stretto giro, un paio di orette dopo quell’avvistamento, Segretario e Candidato sono al cospetto del presidente Pd de Lazio Francesco De Angelis. Tracce di litigi tra di loro non ce ne sono e anzi, a chi ha domandato conto di quella discussione, Giulio Conti ha dato del matto dritto per dritto. Le evidenze dicono che se hanno discusso è stata la passione dell’argomento a far alzare la voce: non una rottura tra i due e nemmeno una piccola crepa.
Il messaggio di Piroli

Chi ha origliato, dice che si stessero confontando sulla risposta da dare ad Emanuela Piroli. L’ex Segretario cittadino del Pd renziano silurata alcuni anni fa proprio da Giulio Conti che lei avrebbe voluto rottamare, ieri ha mandato un messaggio dire coram populo ad Andrea Querqui (Area Dem). Dicendogli nella sostanza che se vuole arrivare ad una candiatura unitaria e condivisa da tutto il centrosinistra alle prossime Comunali che si terranno a maggio a Ceccano deve fare una cosa semplice. Deve ritirare la propria candidatura a sindaco fatta senza aspettare il benestare dell’area che fa riferimento al Segretario Nazionale Elly Schlein. E rimettere tutto in discussione.
Andrea Querqui non ci pensa proprio. Sospetta che possa nascere un asse tra l’ex Segretario Emanuela Piroli e l’altra consigliera comunale uscente Mariangela De Santis. Che non è di Area Dem a differenza di Querqui, non è di dell’area Schlein a differenza di Piroli, non è nemmeno del Partito Democratico. Un asse che potenzialmente lo metterebbe in difficoltà.

Nel dubbio si sono visti da Francesco De Angelis. Per il quale è indispensabile lavorare per unire il campo, aggregando l’intero centrosinistra evitando di andare alle urne divisi fra 3 candidati della stessa area politic. Per il presidente Pd del Lazio bisogna evitare di trasformare il primo turno in un’elezione Primaria di fatto. Una posizione condivisa con il Segretario Giulio Conti e con il dottor Andrea Querqui.
La tesi di Gaspare ed il palloncino di Americo
Protagoniste al femminile della prima tornata, in un modo o nell’altro, saranno Emanuela Piroli, Mariangela De Santis e l’ex sindaca Manuela Maliziola che venne affondata dalle diatribe tra Pd e Socialisti.
Marciare divise per colpire unite è un po’ la tesi di Gaspare Ferri, ex cognato del sindaco socialista Antonio Ciotoli e guru della lista Nuova Vita che punta tutto su Mariangela De Santis: con l’appoggio del M5S e Ceccano 2030. Il resto è suggestione, il sogno è il tridente rosa De Santis, Piroli, Maliziola.

Nelle stesse ore si sgonfia il palloncino di Americo Giovannone: l’imprenditore farmaceuto l’altro giorno aveva organizzato un pranzo alla trattoria da Ester con cui tastare il polso all’ex assessore Stefano Gizzi (cacciato dalla giunta di centrodestra dopo avere appoggiato pubblicamente l’attacco russo all’Ucraina), l’ex consigliere Alessio Patriarca (cacciato per la sua lealtà a Gizzi più che al sindaco FdI Roberto Caligiore). E poi Mario Sodani, l’avvocato Filippo Misserville, l’ex vicesindaco Federica Aceto, l’ex presidente d’Aula Alessandro Savoni, l’ex capogruppo della civica Caligiore Diego Bruni. Intendeva sondare la possibilità di creare un cartello guidato dal fratello Fabio Giovannone.
Per una serie di incastri la candidatura di Fabio Giovannone sta perdendo di consistenza. Tutto nasce dal congresso di domenica con cui Fratelli d’Italia ha eletto in maniera unitaria Rino Libirdi. Presenti e votanti (anzi, acclamanti) Aceto, Savoni e Bruni. In pratica: stanno con FdI. Inoltre, in queste ore è stato riallacciato il filo del dialogo con Stefano Gizzi.
Avvisi ai naviganti

A Federica Aceto la capacità di visione e di prospettiva non manca. Ha capito bene il messaggio tra le righe lanciato durante il congresso dal coordinatore FdI del Lazio Paolo Trancassini. E cioè: c’è il rischio di uscire da FdI per finire in un progetto che al massimo può prendere un seggio o due. Ma col secondo che premierebbe la lista del sindaco e non quella composta da lei e Savoni.
Intanto prende tempo e tiene aperto il canale preferenziale con Gizzi, in attesa del tavolo provinciale del centrodestra che dovrà tentare di fare massa unitaria.
Contestualmente, mancando l’apporto di Aceto, Savoni e Bruni, si ridimensiona molto il respiro del progetto di Giovannone. È così che il grande elettore Tonino Aversa, dopo aver ipotizzato la candidatura del figlio Paolo con lui, lo dirotta verso Andrea Querqui. Fine dei Giochi.
Paolo sta con Andrea

Ed è qui l’altro motivo di confronto appassionato (non una lite) di questa mattina tra Andrea Querqui e Giulio Conti: il dialogo con Tonino Aversa ipotizzando una presenza di suo figlio Paolo Aversa come possibile candidato nella lista Civica di Andrea Querqui. Ma Aversa non ha preso impegni ed il dialogo rientra nella serie di incontri che sta facendo anche con gli altri fronti.
A sinistra non intende andare Antonella D’Annibale, componente del Direttivo Provinciale di Forza Italia che se da un lato vedeva bene la candidatura di Fabio Giovannone, dall’altro non è intenzionata a spingersi fino ad approdare da Querqui.

Nella stessa mattinata di oggi Daniele Massa è stato investito del ruolo di coordinatore della Grande Ceccano, la civica che ha espresso l’assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco. Sarebbe stato lui il candidato sindaco del centrodestra se non ci fosse stata l’inchiesta culminata con l’arresto del sindaco Roberto Caligiore (per tangenti sugli appalti cittadini finanziati con fondi Europei).
Massa non sarà candidato al Consiglio comunale per motivi lavorativi, né ha velleità sulla futura Giunta, in caso di vittoria del Centrodestra fa sapere. «Lavorerò come se fossi in prima linea, anzi di più. È un onore per me coordinare una lista che ha rappresentato una delle migliori espressioni del Centrodestra. Abbiamo radici ben salde a destra, lo sguardo verso il futuro con un’apertura mentale a 360 gradi».