E Fargiorgio tenta di creare lo scompiglio tra Fdi e Fi

La scaltrezza di un ex sindaco che lancia se stesso solo dopo aver saputo del summit decisivo di lunedì per individuare un nome giusto

E se tra i due litiganti godesse il terzo? La definizione degli schieramenti in vista delle elezioni Comunali di Itri è arrivata ad un punto di svolta. Questo nel momento in cui il dialogo tra Fratelli d’Italia e Forza Italia è al punto di migliore sintonia da un anno a questa parte: tra mille difficoltà i due Partiti stanno disinnescando le ruggini ereditate dallo scioglimento anticipato del Consiglio comunale lo scorso 24 marzo,

Le distanze sono ridotte al punto minimo. Addirittura è in programma lunedì sera un confronto fondamentale alla presenza dell’assessora regionale al Turismo Elena Palazzo (FdI), del portavoce cittadino di Fdi Simone Di Mascolo e della delegazione di Forza Italia guidata dalla coordinatrice Donatella Del Bove.

Due gambe, una direzione

Il Municipio di Itri

Le due principali gambe del centrodestra hanno deciso di camminare insieme verso le Comunali del prossimo maggio: a fatica e tra non pochi mal di pancia interni. Lo scopo è quello di farlo con le stesse velocità ed intensità ma per ora non riescono a sciogliere il nodo più complicato sul tappeto: il nome del candidato sindaco.

Fratelli d’Italia ha deciso di puntare sul nome dell’avvocato Salvatore Ciccone, ex assessore ai Lavori Pubblici ed ex presidente del Consiglio comunale di Itri. Che dell’assessora Palazzo è il fidatissimo responsabile della Segreteria particolare alla Regione. Ciccone – suo padre è stato sindaco socialista – è entrato a far parte del direttivo comunale di Fdi rinnovato con l’elezione dell’ingegner Di Mascolo.

Forza Italia ha raggiunto una sintesi interna che tenta di privilegiare il miglior usato sicuro: si tratta dell’architetto Andrea Di Biase, più volte consigliere comunale e assessore al comune, funzionario in predicato di diventare direttore dell’ente parco Riviera di Ulisse.

La scaltrezza di un ex sindaco

Due nomi di bandiera, appetibili dai proponenti ma osteggiati – com’era normale che fosse – dalla forza politica alleata. Questa intera situazione è stata monitorata “minuto per minuto” dal penultimo sindaco di Itri, l’avvocato Antonio Fargiorgio. Che, in vista del (risolutore) incontro di lunedì sera tra Fdi e Forza Italia, ha deciso di rompere un silenzio che ha avuto soltanto un elemento comune denominatore.

Cioè attendere, con una buona dose di scaltrezza e di tatticismo politico, gli eventi. E così che l’avvocato Fargiorgio nella mattina di lunedì sulla pagina social della lista civica “Itri Facciamo Futuro” (con cui aveva vinto le elezioni nel 2016) ha rotto gli indugi e ha annunciato “urbi et orbi” “la propria disponibilità a ricandidarsi a Sindaco di Itri”.

È pronta ad affiancarlo anche la “componente moderata e cattolica già presente nell’esperienza culminata con la presentazione e partecipazione della lista Itri Facciamo Futuro alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021.

Avances a Forza Italia

Il palazzo municipale di Itri

Chiare e senza giri di parole le avances che Fargiorgio ha avanzato a Forza Italia e, soprattutto, a Fratelli d’Italia: se non riuscite a mettervi d’accordo sul nome, sapete dove trovarmi. E Fargiorgio ha fatto intedere alla sua formazione civica di essere in possesso di quelle caratteristiche – “credibilità, coerenza, competenze” – che intende mettere in campo.

Questo qualora Fdi e Fi gli riconoscessero un necessario credito politico, “per affrontare le difficili sfide e le scelte che Itri ed i suoi abitanti saranno chiamati ad affrontare nel prossimo futuro”.

Con un dettaglio non proprio secondario. Antonio Fargiorgio è stato decisivo un anno fa per determinare la caduta dell’amministrazione di Giovanni Agresti. Della quale hanno fatto parte sia Forza Italia che Fdi anche se quest’ultima ne è uscita ed insieme a Fargiorgio ha portato la maggioranza al collasso politico ed al voto anticipato. L’ex sindaco ricorda questo ‘peccato originale’: non lo fa a caso, potrebbe essere un’arma da utilizzare nel corso dell’imminente campagna elettorale

Verginità da incentivare

Giovanni Agresti

Fratelli d’Italia e Forza Italia non possono presentarsi all’elettorato – è il ragionamento di Fargiorgo – vantando una verginità politica. Per questo motivo hanno bisogno di un candidato sindaco che li metta al riparo da sospetti. E il leader di “Itri Facciamo Futuro” glielo ricorda.

“Come ampiamente dimostrato nell’ultima esperienza amministrativa la nostra lista si è contraddistinta per essere stata in Consiglio la sola, vera forza di opposizione. E’ stata l’unica voce di dissenso nei riguardi di una maggioranza ondivaga, a tratti camaleontica, che ha portato il paese ad un punto di non ritorno, come è sotto gli occhi di tutti.”

No comment dalle due segreterie

Antonio Fargiorgio © Enrico Duratorre

Fratelli d’Italia e Forza Italia non hanno voluto commentare la disponibilità di Fargiorgio per “mettersi a disposizione”. La prima occasione utile potrebbe essere giovedì 27 febbraio, alle 18.30, presso il Palazzo Saranieri di Itri l’inaugurazione di “Agorà”, la scuola di formazione politica promossa dai Giovanni di Forza Italia.

Formazione che, alla presenza dei vertici provinciale e regionale degli azzurri , sarà intitolata al compianto Alessio Mancini, il giovane dirigente di Forza Italia giovani tragicamente deceduto lo scorso settembre in seguito ad un incidente stradale.