E Foglietta accorre al fianco dei Fratelli di Ceccano

Alessandro Foglietta si offre per la guida del Congresso FdI di Ceccano. "Il Partito non è sfiorato da nessun sospetto”. La proposta di Del Brocco, la risposta dell'ex parlamentare Ue, il benestare di Ruspandini. In città intanto si cerca di ricostruire. Attendendo prima la conclusione delle indagini

«Sono pronto a presiedere il Congresso di Ceccano. Ho l’età e la militanza per poter essere al di sopra di ogni sospetto politico: spesso sono stato polemico con le posizioni della Segreteria provinciale del nostro Partito. Proprio per questo sono pronto a guidare quel dibattito in quella città: per rimarcare l’estraneità dei Fratelli d’Italia a qualsiasi pratica poco limpida o addirittura illegale. La centralità e la sacralità del Partito non è in discussione a Ceccano e questo deve essere chiaro».

Alessandro Foglietta viene da lontano. Si è iscritto al Movimento Sociale Italiano nei tempi in cui in Italia si sparava e le Sezioni venivano incendiate. Ha partecipato alla svolta di Fiuggi ed allo sdoganamento della Destra che si evolveva in Alleanza Nazionale. È stato Consigliere regionale, Parlamentare Europeo, sindaco di Supino. Ha contribuito alla nascita dei Fratelli d’Italia.

Massimo Ruspandini

Con il Coordinatore provinciale Massimo Ruspandini ci sono state spesso scintille: fisiologico tra due soggetti politicamente passionali. Ma proprio per questo la disponibilità data l’altra sera dal vecchio leader è un segnale politico forte. Sa che a Ceccano non è in discussione Ruspandini: mai viene nominato nelle 5mila pagine d’inchiesta che hanno condotto all’arresto del sindaco di Fratelli d’Italia Roberto Caligiore con l’accusa di avere preso tangenti per pilotare gli appalti comunali finanziati con fondi Ue. Alessandro Foglietta ha ben chiaro che in questo momento rischia di essere messo in discussione il partito con il suo intero progetto politico.

Per questo ha dato la sua disponibilità a guidare quel Congresso: in una città nella quale tutta la destra si sente colpevole, quantomeno sul piano morale; per avere lasciato che un luogotenente dei carabinieri con 5 medaglie sul petto ed una fascia da sindaco potesse finire al centro di quelle accuse.

Il segnale di Del Brocco

Riccardo Del Brocco

Era stato l’assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco a sollevare il tema durante il suo intervento lunedì sera al Direttivo Provinciale. Ha chiesto al Partito di dare un segnale forte: tanto a Ceccano e tanto in tutta la provincia. Perché nella bruttissima storia che ha portato alla caduta della nostra amministrazione non c’è un solo sospetto sul Partito, un solo centesimo che si ipotizza sia andato a Fratelli d’Italia”. Ha chiesto di andare su Ceccano con un Congresso unitario per dire con forza che Fratelli d’Italia non è divisa. Ed ha chiesto Congressi unitari ovunque possibile in provincia proprio per superare la fase attuale. 

La disponibilità data immediatamente da Alessandro Foglietta è un segnale. Tanto quanto lo è stata la risposta data dal Coordinatore provinciale Massimo Ruspandini: ha dato il suo apprezzamento ed il suo via libera.

C’è anche un altro segnale interno molto eloquente. Al di là dei tecnicismi, della data in cui si terrà il Congresso, del luogo nel qule verrà organizzato, chi entrerà in Segreteria a Ceccano tutti i Consiglieri e gli assessori di Fratelli d’Italia hanno rinnovato la tessera. Lo hanno fatto proprio nei giorni della tempesta, mentre le luci dei lampeggianti blu ancora saettavano sui muri di palazzo Antonelli e tutta la stampa nazionale parlava di Roberto Caligiore e del sistema con il quale è accusato di creare tangenti.

Attendere e voltare pagina

Roberto Caligiore (Foto © Stefano Strani)

Cosa farà Fratelli d’Italia a Ceccano? La rotta tracciata è elementare. Primo punto fermo: nessun commento sul caso Caligiore affinché non ci sia anche il minimo sospetto di voler condizionare le indagini che sono ancora in corso. Secondo punto fermo: attendere con pazienza che le indagini vengano concluse e dimostrino che se qualcuno ha rubato non lo ha fatto per Fratelli d’Italia. Terzo: ripartire. E lo si può fare solo dalla politica.

La parola d’ordine che emerge dai vari incontri è serrare i ranghi e aspettare la fine delle indagini. Nel frattempo però bisogna voltare pagina: si riparte dalla base, che oggi conta oltre 120 sottoscrizioni, in un clima particolare. Ma sopratutto senza conte all’orizzonte a gonfiare i numeri del tesseramento.

Per questo l’idea di iniziare proprio da Ceccano la stagione dei Congressi cittadini, può avere una valenza doppia e suggestiva. Che Ruspandini sta valutando seriamente. Soprattutto dopo la disponibilità data da Foglietta.