E le opposizioni iniziarono a farsi la guerra da sole

La disputa tra i Consiglieri del centrodestra di Cassino e quelli del Terzo Polo è diventata una guerra sia morale che politica. La creazione della Commissione "Grandi opere" ha intensificato il conflitto, con accuse di esautorazione dei civici. I rapporti tra le minoranze sono deteriorati, compromettono il dialogo e la proposta di un'alternativa al centrosinistra.

Lorenzo Vita

Rerum Cognoscere C@usas

Molto più di una reciproca presa di distanza. Quella in atto tra i Consiglieri del centrodestra di Cassino – da non confondere con le Segreterie dei Partiti – ed i Consiglieri del Terzo Polo è una vera e propria guerra “morale”, oltre che politica. Dove ognuna delle due anime che contraddistinguono la minoranza vuole affermare un modello capace di fare da contraltare al sindaco Enzo Salera.

Da un lato c’è l’opposizione più oltranzista, quella più muscolare. È rappresentata dalla triade Giuseppe Sebastianelli, Franco Evangelista ed Arduino Incagnoli. Che non cede a compromessi di palazzo né  risparmia critiche e contromisure all’azione amministrativa portata avanti dalla maggioranza. Dall’altro lato c’è invece una minoranza più istituzionale, meno sperticata nei toni, spesso morbida e sdentata. Ma comunque ferma. 

A colpi di mortaio

Nora Noury

Tra le due anime, in questi giorni, il conflitto si è armato al punto da dare il via ai colpi di mortaio. L’una contro l’altra. A far scatenare i cannoni, la costituzione della Commissione “Grandi opere, la cui presidenza è stata attribuita a Nora Noury, di Fratelli d’Italia. Così come meloniano è anche l’altro componente dell’opposizione designato, Silvestro Petrarcone.

Per il Terzo Polo è l’ennesimo tentativo imbastito dalla maggioranza per esautorare i civici della minoranza all’interno delle Commissioni. Il tutto, secondo loro, con la reciproca accordanza del centrodestra.

Per i Consiglieri della coalizione che fa capo ad Arturo Buongiovanni, invece, si tratta di un riconoscimento che la maggioranza ha dato al loro stile di fare opposizione. Ne sono una prova le attestazioni avanzate da alcuni esponenti di maggioranza nell’ultima assise.

Crollati, dunque, tutti i ponti, già di per sé precari, che avrebbero potuto dare vita ad un dialogo tra le due anime della minoranza per costruire un’alternativa più competitiva al centrosinistra. 

Questione di numeri

Giuseppe Sebastianelli

Io metto in discussione proprio la Commissione. Questo perché il centrodestra non avrebbe potuto avere i numeri per eleggere due consiglieri all’interno della stessa“, attacca Giuseppe Sebastianelli. Che si chiede: “La domanda che bisogna farsi è questa: Che senso ha per una maggioranza consegnare la presidenza di una commissione che deve valutare le grandi opere alla minoranza? La proposta alternativa all’amministrazione Salera chi la deve fare se non l’opposizione? È come se Elly Schlein accettasse una carica offerta dal governo attuale e poi continuasse a proporre la sua alternativa“.   

E ancora: “Salera ha ragione quando sostiene che in Consiglio ci sono due minoranze. Per noi è importante non essere confusi con gli altri, che fanno un lavoro diverso dal nostro ed è legittimo. Ma a me pare strano che tutte e quattro le cariche che spettano all’opposizione nelle varie commissioni sono state date tutte al centrodestra. Per non parlare del fatto che è stato cambiato il sistema di voto“.

E pone il veto anche sulle trattative future:  “Fino a quando sarò in Consiglio comunale io avverserò il centrodestra. Con loro non ho nulla da spartire. Poi per quale ragione? Per consentire ad uno di loro di fare il sindaco? Non sono una persona che porta rancore, ma nemmeno una che dimentica“.  Il riferimento è alla vicenda delle Primarie con cui indicare il candidato sindaco da contrapporre ad Enzo Salera, quando il centrodestra si sfilò all’ultimo lasciando il cerino in mano ai civici che hanno deciso di portare avanti il progetto promosso proprio dai partiti. 

La versione di Borrea

Alberto Borrea

Di diverso avviso è Alberto Borrea, da due settimane alla guida del circolo di Fratelli d’Italia. È lui, e non i consiglieri meloniani, a difendere la giustezza nell’azione del Partito nell’Assise civica: “Fratelli d’Italia non ha mai avallato – né apertamente né in forma surrettizia – alcuna forma di sostegno, dialogo organico o convergenza politica con l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Salera“, afferma nel tentativo si smentire Sebastianelli.

Le parole attribuite al nostro capogruppo in Consiglio comunale, Silvestro Petrarcone – che personalmente rispetto e di cui comprendo l’intento istituzionale – non vanno in alcun modo interpretate come segnale di cedimento politico, ma come affermazione di uno stile personale improntato al rispetto dell’aula e delle persone, che nulla toglie al ruolo di opposizione chiara e costruttiva che Fratelli d’Italia intende continuare a svolgere in questa consiliatura“.

Silvestro Petrarcone

Da qui, l’elezione di Noury alla presidenza della Commissione: “In tale cornice si colloca anche l’incarico conferito alla nostra consigliera Nora Noury quale presidente della commissione Grandi Opere, che non rappresenta affatto un gioco di sponda con l’amministrazione di centrosinistra, bensì la manifestazione concreta di un’opposizione matura, propositiva, mai becera, orientata alla partecipazione fattiva e responsabile ai processi di sviluppo della cittàAssumersi responsabilità non significa cedere alla logica della maggioranza, ma dimostrare, con i fatti, che Fratelli d’Italia sa interpretare il ruolo di opposizione con competenza e visione“.

E non manca di sferzare il Terzo Polo: “FdI a Cassino è e resta forza di opposizione alternativa e determinata, portatrice di valori, proposte e visioni profondamente diverse da quelle della maggioranza attuale. Non esiste alcun patto tacito: solo la solita, persistente necessità di qualcuno di raccontare scenari fantasiosi per celare evidenti difficoltà interne“. 

Senza importanza

Antonello Antonellis con Alessio D’Amato ed Arduino Incagnoli

E, a proposito dello scontro divampato nell’ultima assise, dice la sua anche il segretario provinciale di Azione Antonello Antonellis. Che non le manda a dire al sindaco Salera per aver appellato il consigliere calendiano Arduino Incagnoli quale persona senza importanza: “Ci sentiamo di dover manifestare il nostro dissenso dalla piega che sta prendendo il dibattito politico a Cassino, dove spesso a venir colpito è il nostro consigliere comunale di Azione Arduino Incagnoli. E con lui i colleghi di opposizione Sebastianelli, nostro candidato a sindaco sostenuto convintamente nelle passate elezioni comunali. Ed al consigliere Franco Evangelista, tra l’altro assente in aula nell’ultimo consiglio. Quando l’elenco delle offese comprendono l’ormai tristemente idiota, scomodando addirittura Oscar Wilde, o pagliacci, oppure lasciali stare, questi sono nessuno, pronunciate dai più importanti esponenti di governo e di maggioranza della città martire, cominciano a dare una visione distorta del ruolo che effettivamente dovrebbe avere l’assise Comunale“.

Antonello Antonellis (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

Ancora: “La frase ascoltata nell’ultimo Consiglio, pronunciata dal primo della classe, tradotta vai a dare importanza a chi non esiste, significa precisamente affermare che una persona è una nullità e, per la coscienza comune, è certamente offensivo, perché lesivo del decoro di una persona, ovvero della dignità fisica, sociale, ed intellettuale.  Continuare a denigrare il nostro consigliere di Azione il quale, tra l’altro, non mostra mai le stesse intemperanze di alcuni consiglieri di maggioranza, porta quasi a far apparire che lo si soffre o se ne ha paura“.