Ecco il Coises pontino, ed ecco il patto tra Forza Italia e Pd

La Rivoluzione Copernicana ed "ibrida" per la futura gestione del welfare sul territorio meridionale della provincia di Latina

Chissà se sta ridendo sotto i baffi l’onorevole Massimo Ruspandini. Al Coordinatore dei Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone il suo Partito aveva chiesto delucidazioni. A Roma storcevano il naso nel sapere che gli iscritti a FdI erano andata alle elezioni Comunali di Veroli sostenendo un sindaco proveniente da Italia Viva appoggiato anche dal Pd. Stesso dicasi a Ferentino. In entrambi i casi la patente interamente civica dell’operazione e soprattutto il risultato di vittoria a mani basse ha posto fine ad ogni polemica.

Se non sta ridendo allora riesce a nascondere bene, osservando quello che sta succedendo in queste ore fuori dal suo perimetro provinciale e fuori dal recinto del suo Partito. Basta attendere quanto succederà venerdì mattina alle 11 presso l’Aula consiliare del comune di Gaeta: grazie ad un’intesa politica tra Forza Italia ed il Partito Democratico un notaio prenderà atto della costituzione del “Coises”.

La sede del Consorzio dei Servizi Sociali

Si tratta di un consorzio pubblico per i Servizi Sociali: uno simile è da anni una consolidata realtà operativa nel Cassinate. Il Coises sarà chiamato a prendere il posto del superato Distretto Socio Sanitario per gestire il welfare ed i servizi alla persona nei prossimi anni sul territorio del Golfo.

Vi faranno parte i nove comuni aderenti ora al Distretto Latina 5 dell’Asl ed un tempo dell’ex Usl Lt/6: Formia, Gaeta, Minturno, Itri, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Ponza e Ventotene e Spigno Saturnia. Per arrivare al Consorzio hanno dovuto superare non pochi dissidi di natura politica.

Le fortune di Cosimino

Marco Vento

Forza Italia può contare sui voti di gran parte dei Comuni aderenti al consorzio (Formia, Gaeta, Castelforte e Santi Cosma e Damiano). Alla distanza, ha fatto un sol boccone delle pretese degli altri Comuni minori e di Fratelli d’Italia: che è rappresentato dal solo sindaco di Spigno Saturnia Marco Vento e chiedeva di beneficiare di maggiori spazi in virtù dei “recenti risultati elettorali”.

Alla fine l’accordo l’hanno raggiunto i sindaci di Formia, Gaeta e Minturno: Gianluca Taddeo, Cristian Leccese e Gerardo Stefanelli, con la supervisione dell’ex sindaco gaetano e ora Consigliere Regionale di Forza Italia Cosimino Mitrano.
L’intesa prevede che la presidenza del Consorzio spetti al comune di Formia, la cui maggioranza di centrodestra ha avviato ed intensificato nelle ultime ore un serrato confronto interno per la scelta della futura guida. In base allo statuto, non potrà essere il sindaco e tantomeno un assessore.

Il vice presidente del “Coises” sarà espressione invece del comune di Minturno. Il nome più caldeggiato è quello dell’ex delegato alla Sanità Franco Esposito del Pd, considerato più di un’ombra del sindaco e presidente della provincia Gerardo Stefanelli.

Ma ad incassare di più è stato e sarà il comune di Gaeta.

Direttore a Gaeta, location a Formia

Gerardo Stefanelli

Gaeta ha rivendicato la scelta del futuro direttore consortile. Si tratta di una figura importante che scelta nei prossimi mesi attraverso un avviso pubblico. Sarà chiamata a definire assunzioni e prime scelte operative.

Un’altra clausola dell’accordo prevede l’ubicazione a Formia degli uffici del Consorzio. Sarà formalizzato un vero e proprio ritorno. Il Distretto Socio Sanitario del Sud Pontino ha avuto la ‘residenza’ sul territorio formiano sino all’autunno 2018: poi l’allora sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano mise all’angolo l’appena eletto sindaco di Formia Paola Villa.

La nascita del “Coises” è stata lunga. Perché, al di la del mancato accordo politico iniziale tra i tre principali Comuni del Golfo, ha dovuto far fronte alla “ribellione” dei Comuni più piccoli che chiedevano maggiore visibilità. Per questo, le parti hanno dovuto ritoccare lo Statuto: il Consiglio d’Amministrazione è stato elevato a sette componenti, due in più rispetto alla previsione iniziale.

E’ stato raggiunto l’accordo in base al quale sarà effettuata una turnazione per due nomine: quelle spettanti ai comuni isolani di Ponza e Ventotene da una parte e di Itri e Spigno Saturnia dall’altra.

Disimpegno e rotazione

Il sindaco di Gaeta Cristian Leccese

Questa forma consortile dovrebbe disimpegnare i Comuni dalla gestione diretta dei servizi sociali. Sia sotto il profilo economico-finanziario che per quanto riguarda l’utilizzo di propri dipendenti. Dopo una prima fase sperimentale, il personale tornerà a tempo pieno nei rispettivi organici. Nasce una struttura che, nonostante il suo carattere interamente pubblico, avrà una propria autonomia operativa rispetto ai comuni aderenti.

Che stia per iniziare un rivoluzione per la futura gestione del welfare sul territorio meridionale della provincia di Latina lo chiarisce il sindaco di Gaeta Cristian Leccese. A suo dire il Coises “non sarà semplicemente un nuovo strumento per gestire in maniera più capillare ed efficace i servizi sociali di livello distrettuale sul territorio di riferimento. Ma rappresenterà anche un modello di gestione associata di servizi a livello comprensoriale che la politica comprensoriale ha saputo tradurre in realtà”.

Leccese ottimisticamente smentisce che la gestazione politica sia avvenuta in maniera tormentata: “La discussione si è svolta nella massima responsabilità, puntando a definire un modello organizzativo efficiente e che possa diventare un punto di riferimento a livello regionale. Tutti i colleghi sindaci hanno avuto modo di confrontarsi per garantire non solo rappresentanza al territorio ma anche operatività ed efficacia. Il modello dello statuto del nuovo consorzio prevede un sistema annuale”.

I solleciti a correre

Massimiliano Maselli

A chiedere di fare presto sono stati in tanti. Tra cui la neo Direttrice generale dell’Asl Sabrina Cenciarelli, l’assessore regionale al Welfare Massimiliano Maselli.

Per contro, a non credere all’applicazione dell’intesa tra Forza Italia ed il Pd (attraverso il sindaco di Italia Viva di Minturno Stefanelli) sono gli stessi circoli Dem del sud pontino.

Hanno inviato giovedì mattina un duro documento congiunto ai sindaci aderenti al Coises. Con un prioritario obiettivo: il Consorzio rappresenti “un momento di svolta, un passo concreto verso una gestione innovativa e inclusiva che rimetta al centro le fragilità del nostro territorio. Non c’è più spazio per compromessi o decisioni al ribasso. È il momento di un progetto ambizioso che restituisca dignità e centralità alle politiche sociali”.

I circoli del Pd lanciano, inoltre, un appello alla vigilia della costituzione del Consorzio venerdì mattina: “Le prime scelte saranno decisive. La composizione del Consiglio di Amministrazione e la nomina del presidente dovranno basarsi su criteri di trasparenza e alta competenza, alla ricerca di un alto profilo che sia all’altezza delle sfide sociali che ci attendono”.

“Tuttavia, c’è un rischio concreto: che questa trasformazione venga strumentalizzata, diventando l’ennesima occasione per logiche spartitorie e clientelari, lontane anni luce dalle reali necessità del nostro territorio.”

Qualche critica random

Il Pd non esenta dalle critiche la recente gestione del Distretto Socio Sanitario del Sud Pontino: ”Troppo spesso i servizi sociali sono stati relegati in fondo all’agenda politica dalle amministrazioni di centrodestra, che hanno dimostrato scarsa attenzione verso le fragilità della nostra comunità. Il distretto, finora, si è limitato a gestire l’ordinario”.

Questo “rivelandosi spesso una struttura inefficace e opaca, incapace di rispondere alle vere esigenze sociali del territorio. Ritardi nell’erogazione dei pagamenti, precarietà delle cooperative vincitrici degli appalti e l’assenza di una pianificazione complessiva sono solo alcuni esempi delle criticità emerse negli ultimi anni”.

Ma venerdì si cambia. O si dovrebbe.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com).