Fargiorgio aspetta il primo squillo del 2025: quello della Palazzo

Il sogno 'proibito' dell'ex sindaco Fargiorgio è quello di avere l'assessore regionale Elena Palazzo come candidata alle prossime Comunali di Itri. Che va alle urne in maniera anticipata per la terza volta di fila

“Mi rendo che l’assessore Elena Palazzo è gravata da mille impegni alla Regione Lazio ma non posso attendere all’infinito. Anche perché accettare eventualmente la candidatura a sindaco non è oggetto fortunatamente di una prescrizione medica”. L’avvocato Antonio Fargiorgio sperava (e tanto) che le festività natalizie fossero un’occasione per scambiarsi gli auguri ed avviare un confronto elettorale. Confronto che la prossima primavera coinciderà al comune di Itri con il voto amministrativo.

Per la terza volta consecutiva sarà voto anticipato. Ad Itri tre amministrazioni di fila sono cadute prima di raggiungere la data della loro scadenza naturale: un record difficilmente eguagliabile. Questa volta a riportare tutti alle urne è la sfiducia approvata la scorsa primavera nei confronti del quattro volte sindaco Giovanni Agresti.

Quando il previsionale non passò

Giovanni Agresti

Il Bilancio previsionale non passò. Ad accendere il semaforo rosso fu il voto contrario della lista di minoranza “Itri Facciamo Futuro” dell’ex sindaco Fargiorgio. Ma soprattutto fu il voto di Fratelli d’Italia. Clamoroso. Perché nel settembre 2023 aveva deciso di affiancare Forza Italia nella gestione di Itri a due anni soltanto dal successo elettorale di Giovanni Agresti.

L’arrivo per la terza volta di fila del commissario Prefettizio nel palazzo di piazza Umberto coincise con l’avvio di un feeling tra l’assessore regionale all’Ambiente Elena Palazzo e l’ex sindaco Fargiorgio. L’assessore di Francesco Rocca è il candidato naturale alla carica di sindaco, secondo molti: fa politica da sempre, accompagnava papà Giovanni ad aprire la sezione di Itri del Movimento Sociale Italiano frequentato da un giovanissimo Maurizio Gasparri; in quella Sezione andava l’allora federale” di Latina, il futuro consigliere regionale e sindaco del capoluogo pontino Vincenzo Zaccheo.

Intorno al nome di Elena Palazzo potrebbe prendere forma una coalizione civica. Ma al momento non c’è risposta dall’interessata.

Piange il telefono…

Elena Palazzo

Vuoi per i sempre più onerosi impegni amministrativi dell’assessore Palazzo nella Giunta Rocca – anche in vista dell’inizio dell’Anno Santo – l’avvocato Fargiorgio attende ancora che il suo telefonino squilli per sincerarsi della reale volontà della delegata al Turismo di beneficiare della sua investitura politica.

Natale è passato, Capodanno pure e le due rette sul piano della politica itrana continuano a viaggiare parallele e separate. “Nessuno mi ha chiamato” ha commentato l’avvocato Fargiorgio. “E’ giusto che sia anche così. Potrebbe essere altrettanto giusto che torni a tempo pieno alla mia professione.

L’avvocato Fargiorgio, al di là delle immancabili smentite di rito, non è rimasto a guardare. Ha tenuto acceso un canale con una parte del Partito Democratico, quella capitanata dalla coordinatrice comunale Paola Ruggieri e dall’ex assessore Luca Iudicone. Ma è consapevole che per essere competitivi alle urne non basterà l’apporto di poco meno della metà dell’elettorato Dem.

Un team affidabile

Donatella Del Bove tra il deputato Ue Salvatore De Meo ed il senatore Claudio Fazzone

L’ex sindaco di Itri poi ha letto un documento della coordinatrice comunale di Forza Italia Donatella Del Bove: interrompendo il silenzio mediatico iniziato all’indomani della sfiducia al sindaco Agresti ha deciso di promuovere un “dialogo programmatico per costruire insieme il futuro del paese”.

Di programma e della necessità di allestire una squadra di governo affidabile e credibile aveva sussurrato lo stesso assessore regionale Elena Palazzo alla ripresa dell’attività politica dopo la pausa estiva. “Le ritengo due priorità assolute prima ancora di individuare il miglior candidato a sindaco possibile -aveva detto l’assessore di Fratelli d’Italia –. Senza queste due opzioni si corre il rischio di avere per la quarta volta consecutiva il Commissario Prefettizio nel comune di Itri e vorrei evitare, sul piano politico e per il bene del mio paese, questa sciagurata ipotesi.

Un refrain che campeggia nel documento della professoressa Del Bove quando ribadisce la volontà di Forza Italia di “avviare un dialogo programmatico con le altre forze politiche, nell’interesse esclusivo di Itri e dei suoi cittadini. Riteniamo che il momento storico che stiamo vivendo richieda uno sforzo comune per superare le divisioni e individuare soluzioni condivise ai problemi più urgenti. Siamo aperti a ricevere inviti ufficiali, in assenza di comunicazioni da parte delle altre forze politiche allora ci si organizzerà di conseguenza. Forza Italia Itri ci tiene ad esporre pubblicamente il suo operato. Diciamo basta a rivalità e azioni subdole di parte”.

L’input di Fazzone e il dialogo

Claudio Fazzone

Gli azzurri itrani, su input del segretario regionale Claudio Fazzone, hanno deciso di recuperare ili dialogo con l’assessora regionale Palazzo e con Fratelli d’Italia nonostante il golpe patito dalla Giunta del sindaco Agresti? L’avvocato Fargiorgio non ha perplessità a sostenere come l’endorsement lanciato da Forza Italia nei confronti dell’ex alleato Fi al Comune sia stato partorito lontano da Itri.

E l’obiettivo è chiaro: Forza Italia, dopo la conclusione anticipata della Giunta Agresti, deve assolutamente recitare un ruolo di primo piano nella prossima consultazione amministrativa. Non ha (al momento) personale proprio da proporre alla carica di sindaco.

Tuttavia ha ancora i numeri – lo hanno dimostrato le ultime elezioni politiche, Regionali ed Europee – per essere protagonista alle amministrative della primavera 2025. La sfiducia del sindaco Agresti – alle Provinciali del dicembre 2021 aveva sfidato l’attuale presidente Gerardo Stefanelli per conto di Fratelli d’Italia – è stato un episodio isolato.

Del Bove ed i cinque target

Il municipio di Itri

E lo ribadisce la coordinatrice azzurra Del Bove: “La nostra iniziativa nasce dalla convinzione che il confronto tra idee diverse, basato sul rispetto reciproco e su una visione chiara delle priorità, possa generare proposte più forti e inclusive. Invitiamo quindi tutti i partiti a mettere da parte rivalità e interessi di parte per concentrarci su alcuni obiettivi fondamentali”.

Anche Forza Italia, come il Pd, sa di non essere autosufficiente per vincere le prossime elezioni amministrative. E dall’alto della sua onestà intellettuale la professoressa Del Bove lo ammette: “Crediamo fermamente che nessuna forza politica, da sola, possa affrontare efficacemente queste sfide. Per questo motivo, proponiamo l’avvio di un tavolo di confronto aperto, dove ciascun partito possa portare le proprie proposte e collaborare alla definizione di un’agenda comune“.

E ancora: “Facciamo appello alla responsabilità di tutte le forze politiche, auspicando che il dialogo possa essere condotto con spirito costruttivo e nell’interesse collettivo. Itri merita un confronto sincero e trasparente che metta al centro – ha concluso – le persone, le comunità e il futuro che vogliamo costruire insieme”.

La corsa del gatto e del topo

Forza Italia ribadisce il proprio impegno a lavorare con serietà e dedizione per il bene comune, pronto ad ascoltare e a contribuire con proposte concrete a un progetto condiviso di crescita e sviluppo. Forza Italia ha dichiarato di essere pronta ma questo buonista appello Natalizio è finito nel vuoto. L’auspicio conclusivo è di “creare le più funzionali collaborazioni affinché non si torni mai più ad affrontare vuoti amministrativi”.

Ma Elena Palazzo (e con lei Fratelli d’Italia) ha imparato benissimo il gioco della corsa del gatto al topo. Basta chiederlo all’avvocato Antonio Fargiorgio e a Forza Italia.