Farmacia ok, passi carrabili ko: Cassino tra sentenze e mozioni

Il Tar del Lazio ha convalidato la procedura di vendita della farmacia comunale di Cassino, imponendo l'annullamento dell'esclusione per chi ha contenziosi con il Comune. I consiglieri del "Terzo Polo" richiedono la revisione di un regolamento sui passi carrabili, denunciando confusione e irregolarità.

Lorenzo Vita

Rerum Cognoscere C@usas

La procedura seguita dal Comune di Cassino per la vendita della farmacia comunale in località San Bartolomeo è legittima, lo ha stabilito il Tar del Lazio con la sentenza pubblicata in queste ore. L’amministrazione comunale può dunque dare corso al bando pubblico per la vendita. Una sola condizione viene posta dai magistrati amministrativi: l’annullamento della clausola in cui si stabilisce l’esclusione di chi ha liti pendenti con il Comune. Il Tar ha condannato il ricorrente (l’attuale gestore) al pagamento di due terzi delle spese di giudizio.

La storia della farmacia

La farmacia comunale San Bartolomeo

La storia della farmacia parte nel luglio 2001, quando il Comune assumeva la gestione della IX sede farmaceutica nel suo territorio. Solo nel 2003 ne veniva assegnata la gestione alla Ge.S.Com che indiceva una procedura aperta con affidamento in proprio favore. Seguirono una serie di ricorsi e contenziosi, definiti infine dal Consiglio di Stato: dal 10 maggio 2010, il Comune stipulava con la “Farmacia comunale San Bartolomeo” il contratto di affidamento per sei anni, sino al 2 febbraio 2016.

Decorso quel termine, nel maggio 2016, per non interrompere il servizio pubblico, il Comune ne disponeva la prorogafino al completamento delle procedure del nuovo modello di gestione, sia esso di cessione completa o di gestione compartecipata pubblico-privato”.

Si arriva così al marzo del 2023 quando l’amministrazione avvia l’iter per la vendita. Una perizia fissò il valore dell’avviamento stimato in poco più di 1,5 milioni mentre la quota di avviamento per il gestore uscente era di poco superiore ai 300mila euro. La procedura prevede che il ricavato venga destinato interamente alla riqualificazione del quartiere San Bartolomeo.

Il 29 gennaio 2024 il Consiglio comunale approva. Partono però i ricorsi al Tar e tutto rimane fermo in attesa della sentenza. Pubblicata oggi.

Scontro sui regolamenti

Arduino Incagnoli, Franco Evangelista e Giuseppe Sebastianelli

A caratterizzare la giornata è stato anche lo scontro a suon di… regolamenti e divieti di sosta. Lo avevano annunciato nel corso dell’ultima assise civica: e adesso quello che prima era solo un affondo verbale, diventa nuovo motivo di contesa tra maggioranza e opposizione.

I consiglieri comunali del “Terzo Polo” Giuseppe Sebastianelli, Francesco Evangelista ed Arduino Incagnoli hanno depositato una mozione ufficiale indirizzata al presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo ed al sindaco Enzo Salera. L’obiettivo? Chiedere la revisione urgente della delibera commissariale del 2019 in materia di passi carrabili. Secondo il tridente della minoranza, il regolamento comunale e le tariffe di pagamento sono improprie e per nulla omogenee

La delibera, venne adottata dal Commissario Straordinario con i poteri della Giunta. Introdusse una nuova disciplina per il rilascio e il mantenimento dei passi carrabili, imponendo la decadenza automatica dei titoli rilasciati prima del 10 gennaio 2019. Nei fatti, obbligava cittadini e attività commerciali alla presentazione di nuove richieste e al pagamento del relativo canone. Secondo i tre Consiglieri firmatari, la delibera ha creato “forte confusione e disparità di trattamento“, soprattutto a causa della mancata informazione ai cittadini e dell’applicazione irregolare delle norme da parte degli uffici comunali. 

Le segnalazioni

Le segnalazioni ricevute da numerosi cittadini e professionisti del settore evidenziano infatti criticità operative, come: richieste di versamenti retroattivi e sanzioni sproporzionate; dubbi interpretativi su accessi non delimitati da marciapiedi o cigli stradali; mancata istruttoria su procedimenti già avviati; trattamenti disomogenei tra casi simili“. Sottolineano ancora: “I cittadini non possono essere messi di fronte a obblighi non chiaramente comunicati o a sanzioni senza aver avuto la possibilità di mettersi in regola con buon senso e correttezza“.

Nella mozione si chiede “la sospensione temporanea degli effetti della delibera, con riferimento alla decadenza dei titoli esistenti; l’avvio di un censimento tecnico e giuridico dei passi carrabili realmente esistenti nel territorio comunale; l’istituzione di un tavolo tecnico con consiglieri e uffici competenti per una revisione completa della normativa comunale in materia. Infine una nuova fase di comunicazione e regolarizzazione chiara e accessibile, senza sanzioni retroattive, per garantire trasparenza e parità di trattamento“. 

È necessario – concludono i proponenti – ristabilire un principio di equità amministrativa e riportare al centro la fiducia tra cittadini e istituzioni. La regolamentazione dei passi carrabili non può trasformarsi in un onere ingiustificato o in un labirinto burocratico“.